Le "Confessioni" di Jean-Jacques Rousseau Stampa E-mail

Jean-Jacques Rousseau

Le confessioni

Garzanti Libri, pagg.XX-688, € 16,00

 

rousseau_confessioni  IL LIBRO – «Ecco il solo ritratto d'uomo, dipinto esattamente al naturale e assolutamente fedele al vero, che esiste e che mai probabilmente esisterà». Così Rousseau inizia la sua ricca autobiografia, che ripercorre attraverso un lucido esame di coscienza gli anni della formazione, l'amicizia con gli altri illuministi, la riflessione filosofica e letteraria, le fughe e i contrasti che sempre caratterizzarono la sua vita. Preziosa testimonianza di un periodo storico fra i più significativi, le Confessioni sono anche l'appassionata analisi di uno spirito critico che riflette su se stesso, alternando l'impietoso esercizio della ragione con un intenso intimismo, che si profonde nel vivo senso della natura, negli intenerimenti della memoria e nel commosso rimpianto per le illusioni perdute.

  DAL TESTO – “Ho trascorso così la mia vita a bramare e a tacere accanto alle persone che più amavo. Non osando mai confessare il mio gusto, lo accarezzavo se non altro con rapporti che me ne conservavano l'idea. Essere alle ginocchia di un'amante imperiosa, obbedire ai suoi ordini, doverle chiedere perdono, erano per me gioie dolcissime, e più la mia vivace immaginazione m'infuocava il sangue, più assumevo l'aria di un amante intimidito. Si capisce che un modo simile di fare all'amore non porta a progressi rapidissimi, e non risulta troppo pericoloso per la virtù di quelle donne che ne costituiscono l'oggetto. Ho dunque posseduto pochissime donne, ma non ho mancato di godere molto, a modo mio, vale a dire con l'immaginazione. Ecco come i miei sensi, in accordo con la mia indole timida e con il mio spirito romanzesco, mi hanno conservato sentimenti puri e costumi onesti, malgrado quei gusti che forse, con una maggiore sfrontatezza, mi avrebbero tuffato nelle più brutali pratiche voluttuose.
  “Ho fatto il primo e più penoso passo nel labirinto oscuro e fangoso delle mie confessioni. Non costa di più a dirsi ciò che è delittuoso, ma quanto appare ridicolo e vergognoso. D'ora in poi mi sento sicuro di me: dopo quanto ho osato dire, nulla può più fermarmi. Si giudicherà quanto mi siano costate simili confessioni considerando che, durante tutta la mia vita, travolto talora accanto alle donne che amavo dai furori di una passione che mi toglieva la facoltà di vedere, di udire, fuori di me e preda d'un tremito convulso in tutto il corpo, mai ho potuto risolvermi a dichiarare la mia follia e ad implorare da loro nella più confidente intimità, il solo favore che mancasse agli altri. Questo mi accadde una sola volta nell'infanzia, con una fanciulla della mia età; e fu lei ad avanzarmi la prima proposta.”

  L’AUTORE – Jean-Jacques Rousseau (Ginevra, 1712 - Ermenonville, 1778) fu un ingegno multiforme (attivo come scrittore, filosofo e musicista), esponente di spicco, anche se dai tratti originalissimi, dell’illuminismo. Ebbe un forte ascendente ideale sulla Rivoluzione francese, finendo poi con influenzare anche, in maniera profonda, il nascente romanticismo. Fra le sue opere ricordiamo il Contratto sociale (1761), Emilio o dell’educazione (1762) e le Confessioni (pubblicate dopo la sua morte nel 1782).

   INDICE DELL’OPERA – Jean-Jacques Rousseau: la vita; profilo storico-critico dell'autore e ell'opera; guida bibliografica, di Giorgio Cesarano - Le confessioni - Parte prima - Libro primo - Libro secondo - Libro terzo - Libro quarto - Libro quinto - Libro sesto - Parte seconda - Libro settimo - Libro ottavo - Libro nono - Libro decimo - Libro undicesimo - Libro dodicesimo