Uccidete il “Grande Diavolo” Stampa E-mail

Filippo Giannini

Uccidete il "Grande Diavolo"
Il carteggio segreto, i documenti


Greco & Greco Editori, pagg.246, € 12,00

giannini grandediavolo  IL LIBRO – La guerra con le dolorose vicende che inevitabilmente accompagna la genesi umana, stravolge a volte la realtà, di conseguenza per coloro che desiderano incamminarsi sulla strada del realmente accaduto, costringe il ricercatore a citare la documentazione, anche quella che, a prima impressione, può sembrare di poco conto. È il caso di quanto viene riportato in questo libro. Si tratta di una serie di telegrammi spediti e indirizzati a personaggi che hanno fatto la storia.

  DAL TESTO – "Di quali misteri era a conoscenza il Duce? È più che probabile che detti misteri facessero parte (come più avanti avremo modo di approfondire) del discusso carteggio Mussolini-Churchill. È accertato che i documenti che con tanta cura Mussolini portava con sé e ai quali gli agenti inglesi davano la caccia con tenacia, finirono negli archivi di Mosca, di Londra, di Washington e, certamente trovarono posto negli uffici del Partito Comunista italiano a Via delle Botteghe Oscure e in Vaticano a Roma. Anche se il movente per la caccia al Duce e ai suoi fedeli non va ricercato solo per il valore dei documenti, tuttavia il valore storico di questi dovrebbe indurre i vari governi che si sono succeduti a metter mano, finalmente, a una revisione minuziosa, accurata e scientifica degli avvenimenti internazionali del secolo scorso. I documenti di cui accenniamo non riguardano solo quelle famose carte che Mussolini portava con sé e che gli furono sottratte a Dongo, ma ci riferiamo anche a quei documenti rinchiusi in centinaia di casse e che giacciono nelle cantine di vari Ministeri italiani."
  "Churchill contava moltissimo su Roosevelt per raggiungere la vittoria, ma il Presidente Usa aveva dichiarato che non poteva intervenire per non compromettere la sua rielezione, e Churchill, data la situazione militare del momento, cioè la non disponibilità americana nell'intervenire e constatato inoltre che l'Unione Sovietica era, in pratica, alleata di Hitler, da grande statista che era, comprese che le possibilità di vittoria delle proprie forze apparivano lontane, si preparò quindi a salvaguardare il proprio Paese per via politica. Come più avanti documenteremo, si giunse a un Patto anglo-italiano che fu ampiamente rispettato da Mussolini [...]"

  L'AUTORE – Filippo Giannini è nato a Roma nel 1931. Architetto, ha lavorato oltre che in Italia, in Libia e in Australia. È collaboratore di numerosi quotidiani e periodici. Ha pubblicato una serie di opere dedicate a "Benito Mussolini. L'uomo della pace", composta da: "Da Versailles al 10 giugno 1940" (con Guido Mussolini), Greco & Greco, Milano 1997; "Dalla Marcia su Roma all'assalto al Latifondo" (con Guido Mussolini), Greco & Greco, Milano 1999; "Il Sangue e l'Oro" (con Guido Mussolini), Settimo Sigillo, Roma 2002; "Dal 25 luglio 1943 a Piazzale Loreto", Settimo Sigillo, Roma 2004; "Lo scudo Protettore", Nuove Idee, Roma 2006; "Gli Ebrei nel Ventennio Fascista", Pagine, Roma 2008; Le "guerre di Mussolini"?, Greco & Greco, Milano 2013.

  INDICE DELL'OPERA – Osservazioni iniziali – Introduzione. I motivi della scelta del Colonnello Ernesto Botto - Capitolo I. Uccidete il "Grande Diavolo" - Capitolo II. Un passo indietro per capire - Capitolo III. La Repubblica Sociale Italiana - Capitolo IV. Bellum omnium contra omnes - Capitolo V. Le ultime ore di Benito Mussolini - Capitolo VI. La strage al muretto di Dongo - Capitolo VII. Il "Grande Diavolo" deve morire - Capitolo VIII. Come la Perfida Albione di Churchill avrebbe giocato l'Italia di Mussolini - Capitolo IX. Il lungo viaggio del carteggio - Capitolo X. Perché fu ucciso il "Grande Diavolo"? - Capitolo XI. Osservazioni finali – Allegati - Indice dei nomi - Indice dei testi citati