"Scritti minori" di Max Stirner Stampa E-mail

Max Stirner

Scritti minori
con l'aggiunta degli ultimi ritrovamenti


Edizioni Anarchismo, pagg.280, € 10,00

stirner scrittiminori  IL LIBRO – Questa raccolta viene pubblicata seguendo un criterio diverso da quello che John Henry Mackay applicò nella sua seconda edizione, quella del 1914. Ciò significa che essa si presenta in modo diverso anche dalla traduzione di Angelo Treves che segue strettamente l'ordine fissato da Mackay. In effetti quest'ordine aveva delle pecche considerevoli mettendo insieme scritti di grande importanza, frutto della riflessione filosofica di Stirner, con note redazionali e piccole cronache quotidiane che fanno parte del suo lavoro giornalistico. Eppure, anche in questi "pezzi" di scarso significato e di improbabile lettura si trovano importanti spunti – sparsi qua e là – riguardanti i problemi della scuola, della censura, la questione ebraica, ecc.

  DAL TESTO – "Della libertà di stampa si mette in rilievo soltanto un lato, quello che essa è la libertà di parola, e si trascura completamente l'altro, quello cioè che per mezzo di tale libertà viene assicurata la altrettanto inalienabile libertà di ascoltare. La censura non si limita a imporre il giogo alla libertà di parlare, ma sopprime anche la libertà di dire. Sicuro, essa mentre sopprimendo la libertà di parola non toglie la loro libertà a tutti i parlatori, ma specialmente ai governanti permette di dire ciò che essi vogliono dire, invece come padrona della libertà di udire esercita una inesorabile violenza contro i principi stessi. Il principe non ha la libertà di udire quello che vuole, ma solo quel poco che il censore e i suoi superiori consentono.
  "Forse però si obietterà che il principe vuole appunto non udire la tal cosa e la tal altra, che è sua volontà che certe cose non giungano al suo orecchio. Benissimo! Così per esempio egli vieta tutte le cose "indecenti" e impone al censore di cancellarle. La volontà del principe consiste nel voler udire cose "decenti". Ma un censore cancella mille cose decenti, perché a lui non sembrano decenti. Il censore decide la quantità di cose decenti che il principe deve ammettere ogni anno. In compenso il principe non vuol udire nulla di "malevole"; il suo orecchio è aperto a tutte le cose lusinghiere. Ma egli può lasciare il suo orecchio aperto quanto vuole, tutte le parole benevole e bene intenzionate che il Censore non vuol lasciar entrare in quell'orecchio aperto non vi entreranno. Forse una parola benevola offende l'orecchio del censore, o quello di una rispettabile persona degna di riguardo: motivo sufficiente per sottrarla anche all'orecchio del principe. Egli, il censore, l'ha udita; che bisogno c'è che la odano anche gli altri? Quindi un principe per mezzo della censura può bensì far in modo di non udire quello che egli non vuol udire; almeno lo può nel maggior numero dei casi; ma non ottiene mai dal censore il permesso di udire tutto ciò che vorrebbe udire. No, l'uditore è sotto tutela del censore tanto quanto il parlatore, ad entrambi il censore paga ogni anno del loro immenso capitale, gli interessi soltanto in quella misura in cui non preferisce serbarli per sé. Perciò non si andrà meglio in fatto di libertà di stampa fin quando soltanto i parlatori avvertiranno il disdoro di quella tutela."

  L'AUTORE – Max Stirner (pseudonimo di Johann Caspar Schmidt) nasce a Bayreuth nel 1806. Studia a Berlino, ascoltando corsi di Hegel, Schleiermacher, Michelet. Dal 1839 insegna in una scuola privata di Berlino per fanciulle di buona famiglia. Dal 1842 si fa vedere nel gruppo dei Liberi, che raccoglieva i più noti radicali di sinistra, e comincia a collaborare con giornali e riviste, fra cui la «Rheinische Zeitung», di cui Marx diventerà redattore. Dopo la pubblicazione dell'Unico, si dedica a tradurre Adam Smith e J.-B. Say, esegue lavori di compilazione, finisce due volte in prigione per debiti e infine muore, oscuramente, nel 1856.

  INDICE DELL'OPERA – Nota editoriale - I. Scritti sull'educazione e sulla scuola (1. Il falso principio della nostra educazione o l'umanesimo e il realismo - 2. [Educazione fisica] - 3. [Friedrich Karl von Savigny] - 4. [Il titolo di dottore] - 5. [Un maestro di scuola] - 6. [Friedrich Karl von Savigny] - 7. [Johann Karl Friedrich] Rosenkranz sulla libertà d'insegnamento - 8. [Friedrich Karl von Savigny] - 9. [In merito alla destituzione degli ecclesiastici e dei maestri di scuola in Prussia] - 10. Da dove e dove? - 11. [Addestramento prussiano] - 12. [Una preghiera prima delle lezioni] - 13. Le leggi della Scuola) - II. Arte e religione - III. Scritti su Königsberg (1. Königsberg Skizzen di Karl Rosenkranz. Prossima pubblicazione - 2. Königsberg Skizzen di Karl Rosenkranz. La recensione - 3. [Glossen und Randzeichnungen zu Texten unserer Zeit (Glosse e note marginali a lesi del nostro tempo) di Ludwig Walesrode. Una recensione] - 4. [Ancora su Königsberg Skizzen di Karl Rosenkranz]) - IV. Alcune cose provvisorie sullo Stato fondato sull'amore - V. Recensione a Les mystères de Paris di Eugène Sue - VI. Risposte alle critiche mosse a L'unico e la sua proprietà (Introduzione alle Risposte di John Henry Mackay - 1. Annotazione preventiva - 2. Szeliga - 3. Feuerbach - 4. Hess) - VII. I reazionari filosofici. Risposta a I sofisti moderni di Kuno Fischer - VIII. Scritti su Bruno Bauer (1. A proposito de Die Posaune des jüngsten Gerichts über Hegel des Atheisten und Antichristen [1841]. [La tromba del Giudizio universale su Hegel ateo e anticristo] di Bruno Bauer - 2. Sull' impiego dei teologi nelle università tedesche. Voto teologico - 3. [Il voto di Philipp Konrand Marheineke] - 4. [Dalla Francia] - 5. [Nell'università di Copenhagen] - 6. [Un voto teologico riguardo l'impiego dei teologi nelle università tedesche] - 7. [Le mura di Gerico] - 8. Il voto separato di Marheineke - 9. [Il Sinodo] - 10. I felici di vivere - 11. Arte e scienza) - IX. Risposta di un membro della comunità berlinese alla lettera dei cinquantasette ecclesiastici intitolata La festività domenicale. Parola d'amore ai nostri parrocchiani) - X. Il problema ebraico (1. [La corporazione degli Iloti] - 2. [Sulla questione degli Ebrei] - 3. [Il rafforzamento della morale] - 4. [Le leggi contro gli Ebrei e la sventura]) - XI. Scritti sulla censura (1. [Una legge sulla stampa] - 2. La libertà di udire - 3. [La missione della stampa] - 4. Il processo del dottor Jacoby - 5. [Diana di Efeso] - 6. Difesa del dottor Jacoby) - XII. I Liberi (1. [A proposito della lega dei Liberi] - 2. I "Liberi") - XIII. Scritti vari (1. [Cambiamenti nel Ministero] - 2. [Calunnia] - 3. [La "Literarischen Zeitung"] - 4. [La "Vossische Zeitung"] - 5. [Il "Corriere tedesco"] - 6. [La Russia] - 7. [La "Foreign Quaterly Review"] - 8. Il costume è meglio della legge - 9. "Il patriota". [Problemi interni] - 10. [Problemi linguistici] - 11. [Il Michele tedesco] - 12. [L'"Annunciatore della Borsa del Mar Baltico"] - 13. [Letteratura nazionale dei Tedeschi] - 14. [I commercianti di Königsberg] - 15. [Elezioni per la Dieta del distretto dell'Hanel occidentale] - 16. [I commercianti di Königsberg] - 17. [Sanssouci] - 18. [Importanza degli Stati provinciali in Prussia] - 19. [L'"Athenaeum"'] - 20. Arte e scienza - 21. [Sul divorzio] - 22. [Elezione del rabbino capo] - 23. I Tedeschi della Germania orientale - 24. La benedizione dei bambini - 25. La marina [tedesca] - 26. Il mandato revocabile - 27. Impero e Stato - 28. Manchevolezze del sistema industriale - 29. Marina da guerra tedesca - 30. Borsa merci) - XIV. Ultimi ritrovamenti (1) Recensione a Theodor Rohmer, Deutschlands Beruf in der Gegenwart, Zürich und Winterthur 1841 - 2) Poesie - 3) Sull'impegno del cittadino e su di un certo impegno religioso - 4) Corrispondenza - 5) Sabato e Domenica o la festività cristiana - 6) Cristianesimo e anticristianesimo)