Invece della catastrofe Stampa E-mail

Giulietto Chiesa

Invece della catastrofe
Perché costruire un'alternativa è ormai indispensabile


Piemme, pagg.294, € 17,50

 

chiesa invece  IL LIBRO – Nella vita quotidiana di ognuno di noi la crisi ha assunto i tratti di un personaggio da tragedia antica: il fato, il convitato di pietra, una presenza immanente e ostile, eppure inafferrabile. Conseguenza inevitabile quando gli effetti di una congiuntura globale sono ormai alle porte delle nostre case, colpiscono le nostre vite, corrodono la speranza di un futuro per i nostri figli e sgretolano ciò che davamo per scontato: stile di vita, lavoro, salute, istruzione. C'è la sensazione diffusa che tutto ciò sia solo la punta di un iceberg, che queste perdite siano in realtà le estreme propaggini di un enorme buco nero in espansione. Ma mancano le prove, perché nessuno dice veramente come stanno le cose. C'è un silenzio colpevole perché interessato da parte dei pochi che sanno.
  Invece della catastrofe vuole svelare le tremende verità che ci vengono nascoste e lanciare un drammatico appello alle coscienze. La crisi economica è solo un aspetto del problema. Crisi climatica, ambientale, energetica, demografica, crisi dei rifiuti, crisi dell'acqua sono tutte strettamente connesse. L'illusione degli ultimi tre secoli che in un sistema finito di risorse fosse possibile una crescita infinita si è definitivamente infranta. L'umanità sta andando a marce forzate verso la catastrofe, una catastrofe immane rispetto alla quale le due guerre mondiali che abbiamo vissuto saranno rappresentazioni secondarie e minori.
  Un cambiamento di rotta è ancora possibile, ma i tempi per questa trasformazione sono ormai strettissimi. La posta in gioco è enorme e il tempo a disposizione breve. Non ci resta che lottare. Perché il solo modo di non restare sotto le macerie è avviare una transizione verso un'altra organizzazione sociale, una nuova strategia del genere umano.

  DAL TESTO – "Noi europei, noi italiani, dobbiamo uscire subito dalla NATO. Prevengo le numerose obiezioni delle persone oneste e preoccupate (non quelle - che saranno certamente furibonde - dei sostenitori dell'attuale, mortifero sistema). Una di queste è: come si può restare fuori da un conflitto che "oscurerà il mondo"? Banalmente: ho già sottolineato che una guerra di queste proporzioni non lascerà da parte nessuno. Esattamente come il cambiamento climatico non farà sconti nemmeno al più virtuoso dei paesi e dei popoli della Terra. Vero, verissimo. Ma un conto è essere il bersaglio, un altro conto è correre il pericolo di essere colpiti dalle schegge. Un conto è giungere impreparati all'esecuzione sacrificale, un altro è predisporre tutte le possibili misure di difesa nella situazione data. Propongo insomma di ridurre la probabilità del danno.
  "Altra obiezione: quale sarà la sorte dei "neutrali" che, non avendo partecipato, saranno totalmente soggetti al volere del vincitore e non potranno invocare la sua gratitudine? Rispondo che siamo già soggetti al volere di uno dei contendenti, che mostra di non avere per noi né solidarietà né considerazione. In ogni caso, dopo la carneficina il vincitore si prenderà tutto comunque, che sia l'attuale Impero declinante o i suoi avversari. Ai minori, quali noi siamo, toccherà servire, poiché le risorse - la cui scarsezza ha prodotto la guerra - saranno comunque indisponibili per tutti. E ciò che resterà in piedi sarà in condizioni tali da non poter garantire una vita nemmeno lontanamente paragonabile a quella cui siamo abituati. Dobbiamo sapere che, con ogni probabilità, sarà una lotta all'ultimo sangue tra contendenti non virtuosi, ciascuno del quali cercherà di accaparrarsi il miglior livello di consumi possibile eliminando il concorrente. In un tale scontro selvaggio non vi sarà alleanza possibile. La neutralità è dunque un obbligo pratico, oltre che politico e morale."

  L'AUTORE – Giulietto Chiesa è uno dei più noti giornalisti italiani. Esperto di politica internazionale, studioso della comunicazione, nel 2010 ha fondato il laboratorio politico Alternativa, di cui è presidente. Per Piemme ha pubblicato i bestseller "Zero" e "Zero2".

  INDICE DELL'OPERA – 1. Avviso ai lettori - 2. Note preliminari per una teoria della sopravvivenza - 3. La convergenza dei punti critici (Il fallimento della sinistra mondiale - «Come un ladro nella notte» - Singolarità - Convergenza delle criticità) - 4. Le guerre prossime venture (Perché (quasi) nessuno parla di guerra? - Le "mosse del cavallo" - Guerra di sterminio - Fuori dalla NATO - Dichiarazione preventiva di non belligeranza - Fine del mondo unipolare - Le dimensioni del caos - Quale Europa?) - 5. Matrix (Intellettuali e comunicazione - Pizarro contro Atahualpa - Una nuova arma - Lo spettacolo - Spettacolo e lotta di classe - Villaggio globale - La transizione che non ci fu - Camminare con il passo dell'Uomo - Un immenso esercito di gatekeepers - La Grande Fabbrica dei Sogni e delle Menzogne - Homo videns) - 6. Non cadere nella Rete - 7. Il collasso della finanza mondiale (Fermare la follia - Creazione di denaro - L'atto culminante della globalizzazione - La finanza creativa) - 8. La crisi dell'Europa (Uscire dall'Europa? - Uscire dall'euro? - C'è, e da dove viene, l'offensiva contro l'euro? - Unica strada: il controllo pubblico dei mercati finanziari - Quale sovranità nazionale?) - 9. Appunti sulla fenomenologia della "Nuova Classe" - 10. Il debito che non si può (più) pagare (Il debito americano - Il debito italiano - Stati senza territorio) - 11. Apprendisti stregoni (Le tecnologie? Un pericolo in più, non una salvezza – Il fattore "esterno" Uomo - Interferenze umane nei processi naturali - Turbare l'universo - La vertigine dell'intelligenza parallela - L'irresistibile nano-incontrollabilità) - 12. Quale democrazia? (I paletti fondativi - "Masse solitarie"? - Rappresentanza, masse, élite - Come stanno cancellando la democrazia liberale - La difesa dei territori) - 13. Decrescita e transizione (Una premessa - Un discorso che non sta in piedi - Impossibilità della "transizione in un paese solo - La minaccia che pesa sul lavoro - Benessere senza consumo)