Il grande fratello. Strategie del dominio Stampa E-mail

Gianni Lannes

Il grande fratello
Strategie del dominio


Draco Edizioni, pagg.341, € 15,00

 

lannes grandefratello  IL LIBRO – La fantascienza ha intuito che l'essenza dei totalitarismi è il controllo tecnologico delle informazioni personali. La realtà si è spinta oltre. Viviamo in un'epoca in cui all'eccesso di informazione corrisponde un difetto di sapere: sovente l'extra occulta. Ma basta scalfire le apparenze per comprendere la realtà. E il lavoro di ricerca sul campo che un giornalista freelance, di chiara fama, come Gianni Lannes ha condotto in prima linea. Il testo spazia, prove alla mano, dall'attività di spionaggio Echelon sulla popolazione italiana e occidentale, alla democrazia totalitaria che ormai imperversa nel Belpaese, solcando in mare le bombe amare e la terapia bellica che oscura i cieli. Il futuro sembra militare, mentre la democrazia si restringe sempre più. Ci sarà un'altra guerra mondiale? Consumatori sempre più imbalsamati, telespettatori lobotomizzati e utenti imbambolati, avanti, fate il nostro gioco. Trivellano il cuore della Terra, oscurano il Sole, mentre la Luna l'hanno già bombardata. E noi?

  DAL TESTO – "Oggi l'Italia è il paese europeo meno competitivo e che ha più aziende in mani estere. Il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Centrale Europea stanno col fiato sul collo per controllare i pagamenti del debito, ignorando il livello di benessere o di povertà materiale dei cittadini italiani. Infatti, pur di esigere i pagamenti, il FMI non esita a chiedere tagli alla spesa pubblica (sanità, scuola, amministrazione e ulteriori privatizzazioni). Lo scopo principale del FMI (un istituto finanziario controllato dai banchieri anglo-americani) è quello di impoverire i cittadini italiani, in armonia con ciò che già nel 1998 svelava Zbigniew Brzezinski, nel suo libro La grande scacchiera: Il primato americano e i suoi imperativi geostrategici. L'eccessivo benessere dei paesi dell'Europa occidentale, secondo Brzezinski, era un grave ostacolo, poiché tale livello di ricchezza era più elevato rispetto a quello della media dei cittadini americani, ed essendo l'Europa considerata un protettorato americano, ciò risultava inammissibile: «L'Europa ha una posizione fondamentale di fortezza geostrategica per l'America. L'Alleanza Atlantica autorizza l'America ad avere influenza politica e peso militare sul continente (...) L'Europa Occidentale è in larga misura un Protettorato americano e i suoi Stati ricordano i vassalli e i pagatori di tributi dei vecchi imperi».
  "L'Europa doveva essere indebitata e impoverita affinché il dominio statunitense potesse imporsi su tutta l'Eurasia. Occorreva con urgenza impoverire i ceti medi. Le campagne mediatiche fanno credere che il FMI e la BCE tengano alla stabilità del paese, o alla competitività delle aziende italiane, mentre è l'esatto opposto: vogliono tenere in scacco l'intera economia del paese, strozzandola con il debito e rendendola poco competitiva attraverso varie strategie. Un paese risulta soggetto al dominio coloniale quando non è padrone del proprio territorio e non sceglie liberamente la propria organizzazione politica ed economica. I diritti degli indigeni coloniali sono subordinati agli interessi della potenza dominante, che si erge al di sopra delle leggi. Le autorità dei paesi coloniali esigono ingenti pagamenti, come accade con le banche titolari del nostro debito, che impongono alle nostre autorità di elaborare una finanziaria annuale per pagare il debito. Il debito è in realtà una forma di tassazione imposta dalle banche, architettata in modo tale che i cittadini credano di aver ricevuto qualcosa da dover pagare, mentre invece si tratta di una tassazione di tipo coloniale, cioè creata per impoverire i cittadini e arricchire il sistema di potere. Il debito imposto all'Italia è talmente alto che nel 2002 equivaleva a un terzo del debito pubblico complessivo di tutti i paesi dell'Unione Europea (che era di 4.707,7 miliardi di euro). Nonostante le manovre finanziarie che hanno dissanguato il paese, nel gennaio 2007 il debito era ancora di 1.605,4 miliardi, e aumenta sempre più; ed ora gonfiato artificiosamente, ha sfondato il tetto dei 2 mila miliardi di euro. Non sarà mai estinto, affinché l'Italia possa rimanere in eterno assoggettata all'élite economica."

  L'AUTORE – Gianni Lannes dal 1987 svolge in Italia e all'estero il mestiere di giornalista e fotografo freelance. Ha lavorato nei settimanali "Avvenimenti", "L'Espresso", "Panorama", "Famiglia Cristiana", "Io Donna", "D – la Repubblica delle Donne", "Il Venerdì di Repubblica", "Diario". Ha scritto inoltre per i mensili "Airone", "La Nuova Ecologia", "Medicina Democratica". Attualmente dirige il giornale on-line "Italia Terra Nostra" e collabora col quotidiano "La Stampa", nonché con la RAI.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione dell'editore – Introduzione - Capitolo primo. Echelon Italia - Capitolo secondo. Colonia tricolore - Capitolo terzo. Guerre in santa pace - Capitolo quarto. Bombe amare - Capitolo quinto. Leucemie belliche - Capitolo sesto. Sulla pelle viva - Capitolo settimo. Onda letale - Capitolo ottavo. Democrazia totalitaria - Capitolo nono. Guerra ambientale - Capitolo decimo. Euro crac - Capitolo undicesimo. Razzismo extra - Capitolo dodicesimo. Giornalisti a perdere - Capitolo tredicesimo. Su la testa