La potenza dell'errare Stampa E-mail

Emanuele Severino

La potenza dell'errare
Sulla storia dell'Occidente


Bur, pagg.352, € 11,50

 

severino errare  IL LIBRO – Alle radici della storia dell'Occidente, in concetti come azione, volontà, potenza, si trova l'alienazione più profonda della verità, ossia l'estremo disfarsi della verità: nel senso in cui ci si libera di una ricchezza rimanendo impoveriti. A questo principio cruciale della filosofia di Emanuele Severino è dedicato questo libro che, parlando di arte, cristianesimo, politica, diritto, economia, mostra in azione l'essenza del nichilismo, il più potente dei meccanismi dell'errare. "Quando si parla di "nichilismo" - scrive l'autore - si intende per lo più il crollo dei valori tradizionali. Inoltre, solitamente, il nichilismo è una crisi soltanto descritta, ossia è presentato come un fatto che accade, ma che sarebbe potuto o potrebbe non accadere." Queste pagine ci esortano invece a prestare ascolto alla spinta che ha provocato l'inevitabile accadere della resa al nulla. Da Dante e Leopardi fino allo stato-azienda e ai governi tecnici, la riflessione di Severino svela il meccanismo oscuro che culmina nel rovesciamento del mezzo in scopo. Il risultato è un'analisi che porta allo scoperto come lo "scambio delle parti" derivi dall'origine di ogni alienazione del destino della verità e che dimostra - con nuovi scorci e riferimenti - come "la malattia nascosta 'il culmine dell'errare' sia la persuasione che le cose siano nulla, e il viverle come un nulla".

  DAL TESTO – "Se il bipolarismo gestito da irriducibili avversari ideologici ha salvaguardato per mezzo secolo la pace (ho spesso rilevato l'ingenuità della convinzione che le due maggiori potenze della terra considerassero seriamente la possibilità di distruggersi a vicenda), si presenta ora la tendenza reale verso un bipolarismo costituito da due dimensioni economico-politiche (Usa e Europa-Russia), che, in parte già omogenee, per quanto riguarda l'Europa, vanno sempre più avvicinandosi e che, insieme, possono costituire quel centro dello sviluppo storico sulla terra, che non può essere gestito da una delle due. È nello stesso interesse di quest'ultimi che tale nuova forma di bipolarismo prenda piede. Ed è prevedibile che alla fine gli Usa prendano coscienza dei loro autentici interessi. Degno di nota, in proposito - ripetiamo - che in Italia il presidente del Consiglio del governo di centrodestra abbia più volte proposto l'entrata della Russia nell'Unione europea. Le considerazioni qui sopra sviluppate indicano il contesto in cui tale proposta può avere fondamento. E forse è interessante anche (e non paradossale, come a prima vista potrebbe sembrare) che quella proposta sia accompagnata dalla volontà di mantenere un asse preferenziale con gli Usa. Se non è una contraddizione, quella proposta può essere infatti condotta a significare che l'Europa può essere la vera alleata e dunque non subordinata all'America, solo se essa possiede, oltre alla potenza economica, anche quella militare, e oggi continua ad avere il suo fulcro in un arsenale atomico invincibile, cioè in un apparato che sarebbe velleitario per l'Europa costruire (nonostante la chance nucleari di Francia Inghilterra), ma che la Russia realmente possiede, e la cui perpetuazione diventa tuttavia sempre più onerosa per la Russia - premuta, quest'ultima, da un lato dalla consapevolezza che in un mondo sempre più pericoloso l'invincibilità atomica è un bene irrinunciabile, e dall'altro dalla tentazione di intaccare il capitale atomico cedendone porzioni in cambio dei vantaggi economici che i compratori, più o meno affidabili, potrebbero assicurarle."

  L'AUTORE – Emanuele Severino, accademico dei Lincei, professore emerito dell'Università Ca' Foscari di Venezia, insegna tuttora all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. È autore di opere fondamentali tradotte in varie lingue. Scrive regolarmente sul "Corriere della Sera". Il suo ultimo libro uscito da Rizzoli è "Macigni e spirito di gravità".

  INDICE DELL'OPERA – Per richiamare e introdurre - Sezione prima. Scambio delle parti e alienazione della verità - I. Il «fiore»: cristianesimo, arte, tecnica (1. Poesia e festa - 2. Gli «odori» - 3. Volontà di sapienza - 4. Potenza della «bella menzogna» - 5. Poesia e sapienza filosofico-cristiana - 6. «L'anima riceve vita» - 7. Il «profumo» e il «deserto» - 8. Poesia, tecnica e meccanismo dello scambio delle parti) - II. Preghiera e «macchina» politico-economica (1. Credere e pregare - 2. Nota su cristianesimo, islam, modernità - 3. La Barriera e Prometeo - 4. Macchine razionali e grande politica - 5. Efficienza e solidarietà - 6. Governi tecnici) - III. Democrazia e tecnica (1. Europa e America - 2. Europa, Russia, America - 3. Le democrazie e la tecnica – 4. Sulla coerenza della follia estrema - 5. Sull'inevitabilità dello scambio delle parti - 6. Note su identità dell'Europa, frammento, potenza) - IV. Diritto, filosofia, tecnica (1. La filosofia - 2. La giustizia - 3. Il sottosuolo filosofico del nostro tempo e il positivismo giuridico - 4. Realismo e idealismo - 5. Uno sguardo al di là della fede dell'Occidente) - V. Sull'essenza del nichilismo (1. Alle origini del deicidio - 2. Essenza del nostro tempo ed essenza del nichilismo - 3. Il deserto e il profumo - 4. «Morte di dio» e «anello del ritorno» - a) La sequenza essenziale - b) «Affinché vi apra tutto il mio cuore» - c) Eterno ritorno e tecnica - d) Volere l'eterno ritorno e volere il passato - 5. Divenire, tecnica, «differenza ontologica») - VI Stare autenticamente oltre l'essenza del nichilismo: il destino - 1. Il destino - 2. La fantasia e la terra - 3. Discutere il destino della verità, concretezza dell'errare, isolamento della terra, linguaggio - 4. Ripresa - 5. Il destino e l'errare - 6. Il destino e la Gloria) - Sezione seconda. Storia dell'Occidente e filosofia - I. Alle origini dell'Occidente. Due colloqui (1. Eschilo - 2. Parmenide) - II. Relativismo, evoluzionismo, realismo e altre discussioni sulla storia filosofica dell'Occidente e sul senso dell'eternità (1. Ancora sul senso del discutere - 2. Verità e relativismo - 3. Equivoci - 4. L'origine - 5. «La fine del tempo» - 6. Erba e lastre, scienza e teatro - 7. «Istoria e filosofia dell'umanità» - 8. «Suicidio dell'Europa» - 9. «Non credo alla sopravvivenza» - 10. Follia giudiziosa - 11. Paradosso e monocromia - 12. Il realismo e il mito del realismo - 13. Intorno a Nietzsche, Gentile, Heidegger - 14. Realismo e idealismo in relazione all'ostacolo - 15. Stelle e formiche - 16. Esser sé - 17. Continuando un dialogo su tecnica e diritto - 18. Discutendo con amici) – Sezione terza. Postille alla sezione prima - Al capitolo I (1. La bellezza e il male - 2. Arte e tecnica - 3. Arte e tendenza fondamentale del nostro tempo - 4. Immagini festive) - Al capitolo II (5. L'imperatore Giuliano e Hegel - 6. Impero romano e «Germania totalitaria» - 7. Mein Kampf) - Al capitolo III (8. Piazza della Loggia - 9. Tasse e amnistia - 10. Visibilità - 11. Tecnica e «grande politica») - Al capitolo V (12. Non veritas, sed auctoritas facit legem - 13. Guerra fredda e corruzione - 14. Conflitti di retroguardia - 15. Tecnica e pluralità delle tecniche - 16. Mactare - 17. Ancora su «L'anello del ritorno» - 18. La tecnica e il sottosuolo - 19. Innocenza del divenire e valore dell'uguaglianza - 20. Rawls, Hegel, Kant - 21. Bergson e la realtà del tempo - 22. Heidegger. La domanda e la risposta - 23. Fenomenologia e libertà - 24. La «mente» come parte - 25. L'«anima» come totalità e come parte di ciò che appare) - Al capitolo VI (26. Essere e nulla - 27. Un libro - 28. La mano dell'Occidente)