Ucraina tra Russia e Occidente Stampa E-mail

Gaetano Colonna

Ucraina tra Russia e Occidente
Un'identità contesa


Edilibri, pagg.144, € 12,90

 

colonna ucraina  IL LIBRO – La questione Ucraina, dei suoi rapporti con la Russia, l'Occidente e la Nato, rappresenta una prova determinante per il nostro continente. Il libro esplora la storia recente del Paese dal primo tentativo di indipendenza alla fine della Grande Guerra, alle terribili prove del periodo sovietico e della Seconda guerra mondiale, fino ai nostri giorni. I gravi problemi che l'Ucraina sta oggi affrontando sono legati in profondità alla storia europea e al suo speciale rapporto con la storia dei popoli slavi e della Russia: emerge così drammaticamente un'identità contesa fra forze che disegnano oggi il proprio avvenire in un mondo in cui riemergono antichi protagonisti, come la Cina, e nuove configurazioni, come l'Unione Europea. Il libro è anche uno stimolo a ripensare l'identità europea e le forme della sua organizzazione, in una prospettiva in cui, cadendo le barriere verso la Russia, si completi la reale unità del continente, superando la logica di potenza con la quale si continuano a concepire i rapporti fra i popoli.

  DAL TESTO – "L'identità ucraina oscilla [...] tra il richiamo al lontano passato della Rus' di Kiev (IX-XII secolo), tanto lontano da non avere più una continuità storica con il presente, e la contrapposizione alla Russia moscovita di una certa idea d'Europa di cui colpisce la vaghezza addirittura anacronistica, come se oggi in Europa il mondo contadino fosse il fondamento dell'organizzazione sociale! Allora realizziamo che la vaghezza e l'incompiutezza rimproverate all'Ucraina, le difficoltà con cui stenta ad emergere la sua identità, è questione che dovremmo affrontare noi stessi, giacché all'Europa per prima manca oggi l'europeitas, se ci si passa il termine, come si è visto nel farraginoso dibattito sulla costituzione dell'Unione Europea qualche anno fa. Ciò che manca all'Ucraina manca dunque ben più gravemente all'Europa. In questo senso l'Ucraina è dunque il simbolo dell'assai più grave indeterminatezza europea, coi suoi dilemmi ed i suoi pericoli: seri pericoli, giacché se a tutti i popoli che si rifanno all'Europa per definire se stessi rispondiamo come fa Kravchuk, con la stessa inconsistenza, quanto pensiamo possa durare unita l'Europa nelle prove che l'attendono e che già chiaramente si profilano?
  "Fino ad oggi questa indeterminatezza ha appiattito l'identità dell'Europa sul concetto di Occidente, creando una sovrapposizione voluta da chi, essendo parte costitutiva ed egemone dell'Occidente, intende plasmare la storia futura del continente a propria immagine e somiglianza. Ma l'Europa non è solo Occidente, ed è questo il punto che per primo dovremmo chiarire non solo agli ucraini ma anche a noi stessi. Questo è in effetti il primo passo per individuare le nostra identità poiché è ben chiaro che la storia europea ha riunito e organizzato in un continuum, temporale, geografico e culturale, almeno tre grandi gruppi etnici e culturali: neolatini, germanici, slavi. Distribuiti nello spazio fisico europeo, sono stati poi via via animati dalle tre grandi espressioni evolutive del Cristianesimo: cattolica, protestante e ortodossa. Il possente sviluppo combinato di queste forze spirituali ed etniche ha dato forma all'Europa: poi, negli ultimi tre secoli, le concezioni economiche, giuridiche e scientifiche del capitalismo occidentale, avanzando potentemente da occidente verso oriente, si sono scontrate vittoriosamente con forze diverse da sé, generate dalle specifiche identità culturali e storiche delle tre grandi aree continentali. Quello che oggi sta avvenendo fra Ucraina e Russia non è dunque altro che la prosecuzione dello scontro che l'Occidente affronta per avanzare verso il cuore, non solo geopolitico, del mondo: conflitti di idee che divengono assai spesso conflitti armati, i quali si spiegano soltanto, al di là della loro devastante fisicità, con l'esistenza di queste forze profonde che, in spirito di verità, dovrebbero essere messe chiaramente in luce proprio per evitare che i conflitti si replichino, come infatti di nuovo sta accadendo"

  L'AUTORE – Gaetano Colonna, dottore di ricerca in storia antica, insegna letteratura italiana e storia nelle scuole superiori. Cultore di storia contemporanea, ha pubblicato "La Resurrezione della Patria, per una storia d'Italia" (Tilopa, 2004) e "Medio Oriente senza pace" (Edilibri, 2009). Collabora con la rivista telematica www.clarissa.it.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione - 1. Prologo a Versailles (1919) - 2. La lotta per l'indipendenza (1920-1945) (Tra Stalin e Roosevelt - L'Ucraina e Stalin - Gli ucraini e la Polonia - Gli ucraini e l'attacco tedesco all'Urss - Politica di potenza ed autodeterminazione dei popoli) - 3. Tra Russia e Occidente (1991-2000) (Dal comunismo alla "democrazia oligarchica" (1991-2000) - La Nato, la Russia e il "laboratorio" dei Balcani (1989-1999)) - 4. L'identità contesa (2000-2014) (L'identità contesa: la "rivoluzione arancione" (2000-2005) - La "strategia del ponte" e la caduta di Yanukovich (2005-2014) - La disintegrazione e la guerra (2014)) - 5. L'Ucraina e l'identità europea - Bibliografia essenziale - Indice dei nomi