Oltre destra e sinistra: il socialismo fascista Stampa E-mail

Roberto Mancini

Oltre destra e sinistra:
il socialismo fascista


Casa Editrice Pagine / I libri del Borghese, pagg.270, € 18,00

 

mancini oltre  IL LIBRO – In questo volume l'Autore cerca di combattere alcuni dei luoghi comuni che sono stati tra i più dannosi per l'immagine nel mondo della rivoluzione fascista, soprattutto dopo la Seconda Guerra Mondiale. Dal 1945 il Fascismo è stato visto quasi esclusivamente come un movimento di destra, reazionario e conservatore, connotato da una valenza politica da declinare solo in chiave anticomunista.
  Mediante un'attenta disamina del peculiare significato dei termini "destra" e "sinistra", spesso strumentalizzati dalle circostanze politiche e ambientali, e un'accurata ricostruzione storica e concettuale del "neofascismo" in generale e della vicenda storica e politica del Movimento sociale in particolare, l'Autore intende collocarsi sulla scia di una serie di studi che hanno come oggetto il fascismo come movimento di sinistra, così come ebbe a definirlo l'insigne storico Renzo De Felice, e come forma peculiare di socialismo. Alternativa sia al liberal-capitalismo che al collettivismo comunista, con il quale tuttavia l'Autore individua parecchie contiguità.

  DAL TESTO – "Mussolini resta per tutta la vita un convinto anticapitalista, legge sempre molto attentamente tutte le riviste marxiste e segue con molta attenzione l'esperimento collettivista di Lenin. D'altronde quest'ultimo, quando aveva saputo dell'espulsione dal Partito socialista di Benito Mussolini, sembra aver esclamato che i socialisti italiani avevano perduto l'unico uomo che avrebbe potuto fare la rivoluzione.
  "Mussolini e Lenin non seguono strade percorse da altri, o forse le seguono solo fino a un certo punto. Lenin capisce che il socialismo, per arrivare davvero al potere, deve perdere la componente borghese e parlamentare. Il potere per lui doveva venire sempre dal basso («tutto il potere ai Soviet»).
  "Mussolini si fa invece portatore della terza via, o di un socialismo nazionale. L'uomo di Predappio resta in ogni caso un vero rivoluzionario, teso alla creazione di un movimento che mirerà costantemente alla mobilitazione delle masse e alla creazione, come abbiamo già detto, di un nuovo tipo di uomo.
  "Marx era stato definito da Mussolini «il magnifico filosofo della violenza operaia». Mussolini, d'altronde, [...] da giovane si era fatto una grande fama di barricadiero e "blanquista". Durante il periodo vissuto nel Trentino austriaco aveva portato avanti una campagna fortemente anticlericale; nella sua Romagna poi aveva partecipato in prima persona alle lotte tra braccianti, mezzadri e proprietari. Nel 1914 aveva difeso tutte le istanze della famosa "settimana rossa" contro quel riformismo politico che lui chiamava «il socialismo degli avvocati». In fondo, potrà apparire paradossale finché si vuole, soprattutto per tutte quelle persone che continuano a definirsi di destra credendo in questa maniera di essere fasciste, ma quel socialismo rivoluzionario, che nel Congresso di Livorno del 1921 si scinde definitivamente dal Partito socialista andando a fondare il Partito comunista, può aver avuto sicuramente in Mussolini un vero e proprio anticipatore."

  L'AUTORE – Roberto Mancini (Roma, 1950), studioso di Storia contemporanea, dal Risorgimento al Fascismo, è stato per oltre trent'anni professore di Storia e Filosofia in un prestigioso liceo romano, unendo la passione per l'insegnamento a un'intensa partecipazione in chiave ideologica alle vicende della politica italiana. Ha lavorato negli anni Settanta alla "Rivista militare" e ha fatto parte della Consulta Nazionale della Scuola alla Camera dei deputati. Molte conferenze su importanti temi del nostro tempo l'hanno visto protagonista nel corso della sua esistenza. Ha partecipato a diverse trasmissioni televisive. Ha pubblicato due romanzi storici: "Il sopravvissuto" e, insieme con Mario Michele Merlino, "La guerra è finita". In questo saggio, pur da uomo di parte, evidenzia costantemente la sua onestà intellettuale.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione – Introduzione - Prima parte - I Capitolo. Il comunismo platonico - II Capitolo. Destra e sinistra nel corso della storia – III Capitolo. Il nazionalismo italiano - IV Capitolo. I socialismi eretici - Seconda parte - V Capitolo. Il sindacalismo rivoluzionario - VI Capitolo. Il leninismo - VII Capitolo. La Rsi e la socializzazione - VIII Capitolo. Il postfascismo – Bibliografia - Biografia dell'Autore