I parroci di Kabul Stampa E-mail

a cura di Giovanni Rizzi

I parroci di Kabul: dal re ai talebani
Una strana missione tra diplomatici, mujaheddin e beduini


Edizioni Il pozzo di Giacobbe, pagg.496, € 35,00

 

rizzi kabul  IL LIBRO – Il volume raccoglie una documentazione selezionata e significativa sugli ormai oltre 80 anni di una strana missione iniziata quando Amanullah, re dell'Afghanistan, accolse la richiesta di alcuni diplomatici e tecnici occidentali di avere un cappellano cattolico che svolgesse il suo servizio religioso in tutto il paese. L'accordo tra gli Stati dell'Afghanistan e dell'Italia e la Santa Sede, stipulato nel 1921 e reso operativo nel gennaio 1933, non fu mai revocato in tutte le vicissitudini politiche del paese. La Monarchia Afghana, il sorgere della Repubblica dell'Afghanistan, la successiva egemonia sovietica, i talebani "signori della guerra", dopo l'11 settembre 2001, la coalizione internazionale e l'attuale governo di Karzai non hanno mai messo in discussione la presenza di un cappellano italiano per i cattolici e per i cristiani presenti nel paese. Si sono avvicendati senza interruzione cinque sacerdoti barnabiti che hanno sempre rispettato le condizioni richieste di non svolgere alcuna forma di propaganda religiosa o di evangelizzazione presso la popolazione locale. Questa storia quasi incredibile è qui sinteticamente presentata attraverso lettere, diari, relazioni e testimonianze inedite. È un Afghanistan diverso, vivo, osservato da occhi attenti e onesti che raccontano una realtà ignorata dai mass media.

  DAL TESTO – "Gli afghani sono tradizionalmente rispettosi verso chi professa una fede diversa dalla loro, soprattutto quando vedono coerenza tra fede e vita. Ovviamente, vigendo la sharia, è severamente vietata ogni forma di proselitismo e la conversione dall'islam ad altre religioni può comportare anche la pena capitale. Per il dialogo interreligioso il tempo è ancora molto acerbo. Non esiste alcun afghano cattolico, almeno nessuno si professa pubblicamente tale e meno che meno esistono comunità autoctone cattoliche. Sono 1200 anni circa che il cristianesimo è assente dall'Afghanistan. La comunità cattolica internazionale è una "microscopica" minoranza in un paese totalmente musulmano, ma anche minoranza microscopica rispetto alla comunità internazionale presente e operante in Afghanistan, caratterizzata da una ostentata indifferenza religiosa. Essere credenti praticanti e coerenti richiede un enorme coraggio e una fede ben radicata, solidissima. Se eroiche sono le comunità perseguitate non meno lo sono quelle in prima linea, in trincea come questa dell'Afghanistan alla quale è richiesta la più credibile delle forme di evangelizzazione: la testimonianza silenziosa con la propria vita. Abbiamo chiarissima la consapevolezza di essere considerati un niente nell'universo cattolico, ma siamo certi di essere un seme piantato da Dio, e siamo certi di essere amati da Dio. Non chiediamo niente."

  IL CURATORE – Giovanni Rizzi è un religioso dell'Ordine dei PP. Barnabiti. È Professore Ordinario di Antico Testamento presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, dove insegna nella Facoltà di Teologia; insegna inoltre "Ebraismo postbiblico" nella Facoltà di Missiologia, e "Aspetti filosofici del giudaismo" nella Facoltà di Filosofia della medesima Università. Le sue pubblicazioni scientifiche riguardano il confronto delle versioni greche, aramaiche, siriache e latine dell'Antico Testamento come fenomeni di ermeneutica in atto del testo biblico. Al suo attivo ha numerose pubblicazioni di lavori interdisciplinari su giudaismo, cristianesimo e islam anche in collaborazione con altri studiosi presso la Facoltà Teologica di Sicilia.

  INDICE DELL'OPERA - Dal Re Amanullah ai talebani. 80 anni in Afghanistan - Capitolo primo. P. Egidio Caspani e P. Ernesto Cagnacci, fondatori della missione afghana (1. Il re Amanullah e gli occidentali in Afghanistan - 2. La fondazione della missione afghana - 3. Inizia la missione afghana - 4. La missione barnabitica afghana e l'islam - 5. Aspetti dell'islam afghano popolare - 6. Islam afghano, tradizione e tolleranza - 7. Tracce cristiane in Afghanistan - 8. La seconda guerra mondiale - 9. Dopo vent'anni di missione in Afghanistan - 10. La percezione dell'islam afghano negli scritti di p. Egidio Caspani - 10.1. Una ricognizione storica sull'islam afghano - 10.2. L'intreccio tra politica internazionale e religione nella «questione del pashtunistan» - 10.3. L'Afghanistan, uno stato profondamente musulmano - 10.4. La dimensione religiosa dell'assetto costituzionale - 10.5. Il vissuto dell'islam afghano - 10.6. Quale spiritualità cristiana si poteva vivere in Afghanistan?) – Capitolo Secondo. P. Giovanni Bernasconi: gli inizi nella solitudine (1. L'arrivo di p. Aldo Boschetti - 2. Il ministero di p. Bernasconi - 3. I primi venti anni della missione afghana - 4. Verso l'apertura di una nuova scuola a Kabul - 5. La relazione sull'ultimo quinquennio della missione afghana di P. Bernasconi - 6. L'infarto e il rientro definitivo in Italia di p. Giovanni Bernasconi - 7. Prospettive della missione afghana - 8. La percezione dell'islam afghano negli scritti di p. Giovanni Bernasconi - 9. La percezione pastorale e culturale dell'islam afghano in p. Bernasconi - 10. La percezione politica dell'islam afghano in p. Bernasconi) – Capitolo terzo. Dalla cappella a una chiesa in Afghanistan (1. Gli inizi del ministero di p. Nannetti - 2. La relazione di p. Nannetti al Superiore Generale - 3. La relazione per il 1957-1958 - 4. L'acquisto della proprietà per l'erigenda chiesa a Kabul - 5. La conclusione della missione afghana di p. Nannetti - 6. La percezione dell'islam afghano nella documentazione di p. Raffaele Nannetti) – Capitolo quarto. Il prete e l'islam (1. Padre Angelo Panigati tra afghani, russi e talebani - 2. I primi sei mesi in Afghanistan - 3. Un'attività variegata - 4. Uno sguardo d'insieme sul 1966 - 5. Uno sguardo complessivo sul 1967 - 6. Uno sguardo d'insieme sul 1968 - 7. Nuovi sviluppi, anche inattesi - 8. Un bilancio sul 1969 - 9. Sviluppi nel ministero, nonostante una neurite diagnosticata - 10. Un bilancio sulla scuola nella missione afghana per il Capitolo Generale dei Barnabiti del 1970 - 11. L'altalena della salute di p. Panigati - 12. Le prospettive maturate nel 1971 - 13. Un inatteso sblocco delle condizioni di salute - 14. Sguardo complessivo sul 1972 - 15. I primi spezzoni di diario - 16. Un bilancio sul 1973 - 17. Una pagina al giorno per il 1974 - 18. Il 1974, tra ministero ordinario, dialogo ecumenico ed interreligioso - 19. P. S. Grancini, nuovo Superiore Generale dei Barnabiti - 20.1976-1977: la quiete prima della tempesta - 21. Afghanistan 1978, colpo di stato - 22. Arrivano i sovietici - 23. Il lungo inverno sovietico - 24. Un milione di morti e un milione di profughi - 25. In piena egemonia sovietica - 26. Un paese dilaniato - 27. A 50 anni dalla fondazione della Missione in Afghanistan - 28. Tra gli orrori della guerra - 29. Dopo 17 anni di missione - 30. 1983-1984: l'udienza con Giovanni Paolo II e la visita del Superiore Generale - 31. Riflessioni su 20 anni di missione in Afghanistan - 32. I sovietici se ne vanno?! - 33. Gli ultimi mesi a Kabul - 34. Rimpatriato dopo 25 anni di Afghanistan - 35. Memorie afghane - 36. La percezione dell'islam afghano in p. Angelo Panigati - 37. Le caratteristiche dell'islam afghano - 38. Intrecci tra islam afghano e politica - 39. L'identità del cristianesimo come minoranza nell'islam afghano - 40. Le testimonianze cristiane di altri religiosi e di religiose in Afghanistan - 41. I laici cristiani in Afghanistan) – Capitolo quinto. Dopo l'11 settembre 2001 (1. P. Giuseppe Moretti, Superiore Ecclesiastico della Missio sui iuris - 2. L'avvicendamento del "parroco" di Kabul - 3. Dalla cappellania-"parrocchia" alla Missio sui iuris - 4. Il progetto di una nuova scuola in Afghanistan - 5. A settanta anni dall'inizio della Missione in Afghanistan - 6. Missio sui iuris 2002-2004: un primo bilancio - 7. L'inaugurazione della scuola e nuovi sviluppi - 8. Ripensando il sessennio 2006-2012 - 9. 50 anni dì sacerdozio - 10. Alcune scadenze per la missione barnabitica in Afghanistan - 11. La percezione dell'islam afghano in p. Giuseppe Moretti - 12. Una conclusione aperta - 13. Il dialogo della vita - 14. Convivenza, dialogo, testimonianza, evangelizzazione) - Bibliografia – Indici (Indice toponomastico - Indice onomastico, delle popolazioni, dei gruppi e delle istituzioni - Indice delle popolazioni, dei gruppi etnici, politici e religiosi - Indice di parole, oggetti, piante, animali)