Il mio tempo. Il partigiano Pedrin racconta... Stampa E-mail

Pietro Reverdito

Il mio tempo
Il partigiano Pedrin racconta...


Reverdito Editore, pagg.207, € 15,00

 

reverdito miotempo  IL LIBRO – Momenti, pensieri, spunti, emozioni, avvenimenti e quant'altro narrati dall'autore che, a soli 16 anni, entra a far parte della Resistenza.
  Non scrive una storia di partigiani, di tedeschi e di repubblichini né vuole ergersi a giudice di quanto accaduto dall'anno 1935 ad oggi.
  Rappresenta la propria esperienza di bimbo, di giovane e di adulto attraverso ottant'anni di una vita di cambiamenti epocali.
  Ciò che ci racconta è certamente frutto di un vivere culturalmente intenso, specialmente dopo la parentesi di guerra che lo ha segnato profondamente.
  Non nasconde certo le proprie inclinazioni politico-culturali, ideali ma mai estranee alla realtà che ha vissuto: studioso e cittadino partecipe convinto, in questo libro ci mostra la sua profonda umanità e il suo estremo bisogno di uguaglianza e di pace.
  Vittorio Rapetti, studioso e scrittore, ci descrive il movimento partigiano che ha espresso la propria attività nelle zone del Monferrato, delle Langhe e della Valle Bormida: per far capire meglio, da un punto di vista storico, la reale situazione di quelle località nel periodo della lotta partigiana.

  DAL TESTO – "Non tutti i combattenti della libertà sono diventati partigiani a partire da quel tragico 8 settembre '43. Qualcuno lo era già prima: chi era nato ribelle a tutte le preesistenti manifestazioni fasciste e chi pure pensava di dover tenere distante l'Italia da quelle potenze che miravano alla supremazia sia in campo europeo che mondiale.
  "Voler la "pace" imbracciando un'"arma" è sempre stato un controsenso. Per il partigiano lo scopo di avere tra le mani un'arma è duplice: difendersi e cercare di rendere possibile un diverso futuro. È il fine perseguito dalla guerriglia: rendere complicati e magari anche impossibili gli spostamenti dei contingenti nemici a patto però di salvaguardare le popolazioni del luogo ove si fossero verificati scontri armati."

  L'AUTORE – Pietro Reverdito nasce a Mombaldone (AT), secondo di quattro fratelli, il 14 aprile 1927, da Maria Luigia Colla e da Giovanni. Frequenta le prime quattro classi della scuola elementare a Mombaldone e poi è inviato in collegio al Calambrone, amena località tra Pisa e Livorno. Qui matura il naturale risentimento verso il fascismo, causa di arroganza e di prepotenza civile. Il clima di guerra lo richiama a casa e, appena l'occasione si presenta propizia, entra nel movimento resistenziale. Dopo un primo "girovagar per Langa" è nella Giustizia e Libertà di Ponzone e poi nelle Formazioni Autonome di Roccaverano. Con la pace riprende gli studi che conclude nel '47 all'Istituto Magistrale di Savona. Ha così modo di entrare nel mondo della Scuola ove, per un quarantennio, opera nelle sedi di San Giorgio Scarampi, Roccaverano e Montechiaro d'Acqui. Nel frattempo ha formato famiglia con Argentina Cavallero dalla quale nasce Gian Luigi nel 1956. Trova interesse nell'azienda agricola familiare "Te' Rosse" e prova passione per lo sport (calcio e palla a pugno) fino a tarda età. Dal 1964 al 1970 è consigliere comunale a Montechiaro, impegno che abbandona dopo il primo mandato. Oggi è nonno di Jessica e Paolo e bisnonno di tre vispi maschietti: Andrea, Pietro e Giovanni. Pur non definendosi scrittore, i periodici "L'Ancora", "Barolo" e "Langa Astigiana" hanno pubblicato gli "sfoghi" di un partigiano deluso, come si può dedurre dal suo libro "La giusta parte" (Impressione Grafiche, 2009). Ora mette il punto sul "suo tempo" già lungo così...

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione. La Resistenza in Italia, in Piemonte e in val Bormida (1. L'autore protagonista - 2. La resistenza italiana - 3. La resistenza tra Piemonte e Liguria - 4. La resistenza attraverso testi e immagini. Per saperne di più: nota bibliografica-sitografica) - Prefazione dell'autore - Prima parte. Il mio "primo" tempo 1935/1945 - Il percorso partigiano - "Curriculum" partigiano - Marachelle di bambino (l'esperienza del Collegio 1937-1940) - Appello alle "Massaie rurali" - La guerra (10 giugno 1940) - Mi sento forte (estate 1940) - Che chitarra! - Una breve lettera ad un grande amico (ricordando il 1940) - Il castello di Dusino (estate 1941) - In famiglia (1941) - "Dio stramaledica gli Inglesi" (1942) - Terre contese - Anna e le "forche caudine" (novembre 1942) - Mombaldone dal '43 al '45: terra di nessuno - Da "ribelle" a partigiano (estate 1943) - Perché l'8 settembre '43 - I molti "Johnny" - Vicende di un borsanerista (gennaio 1944) - Un impatto indesiderato (primavera 1944) - Prelevamenti (estate 1944) - Eugenia, Severot, Nandot, Cova e... (luglio '44) - A mente fredda (estate 1944) - Problema irrisolto (estate 1944) - Soggiorno ponzonese (agosto 1944) - San Giustino (18 settembre 1944) - A ricordo del sacrificio di Ludovico Ravera (19.9.1944) - Una voce stonata - In missione (inverno '44) - Perché sfidare? (marzo '45) - A difesa dell'Excelsior (marzo '45) - Partigiani non per caso (Baléta e Miscèl) - Quando finirà? (aprile 1945) - Due partigiani coraggiosi, due vite differenti (Roccaverano 12 aprile '45) - L'ultimo scontro sulla Langa di Roccaverano (12 aprile 1945) - Un attimo di smarrimento (aprile 1945) - La corsa (e rincorsa) al tesoro della "San Marco" (aprile 1945) - "25 Aprile 1945" - Non per vendetta (aprile 1945) - Che ne facciamo? - Addio "Ta-pum" (maggio 1945) - "6 agosto 1945": preludio alla fine del mondo - Uno sparo: due vite umane si spengono (Savona, 1946) - Seconda parte. Il dopoguerra 1945/2015 - Settant'anni fa - 1933 e anni a seguire - Primo dopoguerra - Estemporaneità locali - Un mestiere nuovo: il comiziante politico (anni '50) - Suggerimenti dei tempi - Un passato che continua - Rivivere il 25 luglio 1943 (luglio 2014) - Vedere rosso - Sentirsi all'indice! - Come arricchire i già ricchi - Tutti uniti facciamo festa! (Nel 68° della liberazione - 25 aprile 2013) - I signori della guerra - Io o noi? - Terza parte. La scuola - Sogni di bimbo (1949) - Incombenze di dovere (1952) - Un "S.O.S." campagnolo (1954) - Vita di classe (1955) - A scuola con gli sci (1957) - Una visita ispettiva (29/04/1958) - Non più gerarchi (1958) - La conquista del "K 2" - Città/campagna (23 maggio 1960) - È già vacanza! (4 ottobre 1961) - Improvvisazione (1960) - Il duplicatore ad alcool (1962) - Natale... alluvionato! (1966) - La scuola nuova (1971) - Visite autorizzate - Aggressione... didattica - 1979: Anno Internazionale del Bambino - I giochi della gioventù (Maggio 1981) - Promessa del giovane atleta - S'sènza ssòd (Senza denari) (Maggio 1979) - Anduma a Nòich (Andiamo ad Acqui) (maggio 1979) - Un libro tra le mani - Il problema didattico-educativo nella scuola dell'obbligo - La scuola a tempo pieno (1981-1983) - Scuola e territorio (Agosto 1984) - Con un po' di orgoglio (Giugno 1987) - Da che parte stare? - L'amaro seguito a una festa degli alberi - In pensione (1988) - C'era una volta la post-elementare - Che fiaccolata! - Un bacio in fronte (2011) - Un tuffo... nel passato (2014) - Quarta parte. Il territorio - ...siamo noi - Sallustio montechiarese - La bachicoltura (1950) - Madre terra (1956) - Riserva di caccia (1960) - Salviamo Venezia (1973) - Un "cavaliere" del bel tempo antico (Aprile 1977) - È un maleficio (1978) - Perché morire prima? (1981) - "S.A.L.E.M." e radioattività (1986) - Defoglianti orange (1986) - Angolo di Langa (1990) - Un gemellaggio franco-italiano (Aspremont-Montechiaro) (AsperMons - MonsClarus) (2006) - "La mè Roca" (La mia Roccaverano) - Lontani dalla terra (2011) - Che vino bere? (2012) - I' na seîr-a 'an dialèt (una sera - in dialetto) (2013) - L'umanità si muove (2013) - Il mondo cambia in fretta (2014) - Langhe, Roero, Monferrato: patrimonio dell'umanità (2014) - Sessanta milioni di (quasi) italiani (2014) - Da comunità montane a unioni montane (2014) - La fiera di Mombaldone - Quinta parte. Lo sport - Giuoco o sport? - Una quadretta che conta 220 anni (1977) - Piazzale Europa - Torneo di pallone elastico (Estate 1996 Montechiaro Piana) - Nello sferisterio di Mombaldone - Passerella di campioni del "Balòn a pugn" – Balon... notturno (2010) - Le vecchie glorie del balon (2014) - Campioni d'Italia (2014) - Sesta parte. Oggi - Dalla "Patagonia" è arrivato per noi papa Francesco - Rivoluzione e... rivoluzione - Fame nel terzo millennio - La ricchezza a chi? - Chimerica uguaglianza - Il pane oggi - Anche le tessere annonarie! - Per non dimenticare un parroco emerito - Testimonianza di Teresio Barletta di Serole - Donna Gina centenaria - Trastulli armigeri (2007) - Un "dopo" di vergogna collettiva - Dalla casa dello studente in Genova - Maria Dolens - Celebrazione unitaria della "Giornata della vittoria" - "03.01.1954 - 03.01.2014": 60 anni di "TV" - L'ossario di Verdun - La "malavita" imperversa - Un elettore in imbarazzo - 1814/2014: i 200 anni dell'arma dei carabinieri - A ricordo di Pierino Tortarolo - Un racconto / Natale di guerra in Russia - Angelo Robba - Due religiosi prestati al mondo laico - Il presidente Giorgio Napolitano - Il XII presidente - A fine scontro (12 aprile 1945) - Settima parte. Ricordi