Fine del carabiniere a cavallo Stampa E-mail

Leonardo Sciascia

Fine del carabiniere a cavallo
Saggi letterari
(1955-1989)


Adelphi, pagg.246, € 23,00

 

sciascia carabiniere  IL LIBRO – Nel caso di Sciascia, che rivendicava il diritto di essere «saggista nel racconto e narratore nel saggio», le etichette, si sa, funzionano male, mostrano tutti i loro limiti. Ma anche all'interno di una categoria in apparenza inscalfibile come quella qui utilizzata per il sottotitolo, i conti alla fine non tornano, e il cartellino, pur necessario, appare riduttivo. Perché la vastità delle letture di Sciascia (sono qui radunati interventi sul Furioso di Ariosto e l'Ulisse di Joyce, su E.M. Forster e Lawrence Durrell, su Ivo Andric e Calvino, su Montale e Bufalino, per citarne solo alcuni), ma soprattutto la mobilità del suo pensiero e l'incrollabile certezza che la letteratura può decifrare la realtà fanno sì che ogni saggio sia un luogo della libertà, un porto franco dell'intelligenza, una scena sulla quale si materializzano figure, temi, tempi del tutto imprevedibili e che ci portano molto lontano da dove eravamo partiti. Non stupisce allora che l'amato Pirandello venga chiamato in soccorso per spiegare un fatto di cronaca – quello del folle che aveva la mania di introdursi in un convento per spiare le suore – o che un sonetto del Belli dove si menziona l'istituzione pontificia dell'impunità illumini il fenomeno del pentitismo o che, viceversa, le paure e le superstizioni legate al diffondersi dell'Aids, responsabile di una nuova caccia all'untore, evochino il ricordo di Buzzati, di Stevenson, di Bubu di Montparnasse. Ma Sciascia, non scordiamolo, è irrimediabilmente affetto da stendhalismo (come del resto un altro dei suoi autori prediletti, Savinio), sicché trasparenza e dilettantismo – nel senso di 'dilettarsi della vita' – affiorano in ogni lettura e in ogni scoperta, e trasformano questo libro in un «dislargo di orizzonte».

  DAL TESTO – "A leggere oggi l'ultimo libro di Rea o di Pratolini, o l'ultimo «gettone», appar chiaro che del carabiniere a cavallo ci siamo già liberati. Poiché è bene, almeno per esigenza didattica, fissare con precisione i momenti di trapasso e di rinnovamento credo di non sbagliare affermando che la fine del carabiniere a cavallo nella nostra letteratura si possa certificare in Conversazione in Sicilia e chi il certificato di morte lo vuole in piena regola e senza sottintesi, rilegga quel dialogo in treno tra il poliziotto «coi baffi» e quello «senza baffi». Si capisce che Conversazione non nasce come un fiore nel deserto, che dietro Vittorini c'è tutto un processo di educazione sentimentale all'antifascismo, c'è «Solaria», c'è quella finestra aperta sull'Europa che è Trieste; ma ci voleva il messaggio degli americani, e quella specie di trauma cui diede luogo nella nostra letteratura, per giungere ad un libro come Conversazione: un libro che per noi, in quegli anni, è stato una bandiera. Bisogna considerare questa rottura traumatica - che coincide con quel grande messaggio che è stata per noi, allora sulla soglia della giovinezza, la guerra civile spagnola – per giudicare lo svolgimento della letteratura italiana dal primo dopoguerra ad oggi. Superato il momento traumatico, matura attraverso l'esperienza degli scrittori americani il tempo di un effettuale ritorno al Verga: e l'opera di Cesare Pavese ne è il risultato migliore."

  L'AUTORE – Le opere di Leonardo Sciascia (1921-1989) sono in corso di pubblicazione presso Adelphi dal 1986. Dal 2012, con "Narrativa - Teatro – Poesia", hanno preso avvio le Opere in raccolta, di cui è poi apparso nel 2014 il tomo I del volume II, "Inquisizioni e Memorie". I saggi proposti nel presente saggio non sono mai stati prima radunati in volume.

  INDICE DELL'OPERA - Resoconti singolarmente militanti (Fine del carabiniere a cavallo - Romanzi di Italo Calvino - Casa Howard di E.M. Forster - Justine di Lawrence Durrell - La suora giovane di Giovanni Arpino - L'Ulisse di James Joyce – Il ponte sulla Drina di Ivo Andrić - I Racconti di Lampedusa) - Divagazioni sulla storia e la cultura europea (La sesta giornata – Il «briccone» Dumas - Marcuse, cinque anni dopo - Lacrime per Orlando - La barbarie dal volto umano – Dizionario - Giraudoux e Pirandello - A Salamanca con Unamuno - Le Due Sicilie di Lernet-Holenia e Kuśniewicz - Pirandello nascosto in convento - Quando Belli inventò il pentitismo - L'Aids, l'arte, la trasgressione - Chierici e sagrestani - Una Sicilia alla Stendhal - L'Europa del diritto) - Ritratti complici di contemporanei (Giuseppe Antonio Borgese - Leo Longanesi - Alberto Savinio - Vitaliano Brancati - Eugenio Montale - Mario Soldati - Enrico Morovich - Gesualdo Bufalino - Giampaolo Rugarli - Vincenzo Consolo e Fabrizio Clerici) - Nota al testo, di Paolo Squillacioti