Economia e società. Comunità religiose Stampa E-mail

Max Weber

Economia e società
Comunità religiose


Donzelli Editore, pagg.CXXXVI-328, € 38,00

 

weber religiose  IL LIBRO – «Nell'interpretazione in chiave di etica dell'intenzione, la metodica della salvezza significa in pratica sempre il superamento di determinati desideri o affetti della rozza natura umana. Se siano prevalentemente da combattere – in quanto più devianti rispetto all'habitus carismatico – gli affetti della viltà, o quelli della brutalità e dell'egoismo, o quelli della sessualità, o quali altri, resta questione del singolo caso particolare, che rientra tra le più importanti caratteristiche di contenuto di ciascuna religione. Ma una dottrina della salvezza religiosa è sempre un'etica di virtuosi».
  La tesi weberiana sul nesso tra una certa etica protestante e lo «spirito» del capitalismo ebbe subito una vasta eco e destò polemiche, critiche e repliche. Weber sapeva di dover integrare, correggere, approfondire. Quando nel 1909-10 progettò il contributo noto come Economia e società, vi inserì una trattazione sulle Comunità religiose, scritta nell'anteguerra e rimasta incompiuta nel suo lascito. L'intenzione di Weber era individuare, su uno sfondo storico comparativo, le peculiarità di ogni agire comunitario determinato dalla religione, per indagare il rapporto che ogni civiltà instaura con quelle che egli chiama le potenze sociali «extraquotidiane». Mettendo le basi dei complessi saggi successivi sulla sociologia della religione, questo ampio trattato fornisce il quadro dei rapporti, delle attitudini economiche e dei poteri improntati a una condotta religiosa, spaziando dal Confucianesimo all'Induismo, dall'Islam al Giudaismo, dal Buddhismo alle diverse correnti del Cristianesimo. Con la consueta maestria di movimento tra le epoche e i diversi mondi, proponendo illuminanti confronti tra le religioni più disparate, Weber ne ripercorre i concetti più importanti (dalla teodicea alle dottrine della redenzione, dal ruolo della profezia alle concezioni dell'aldilà) in rapporto ai ceti e alle classi sociali che di volta in volta se ne fanno portatori e veicoli. Intellettuali e artigiani, sacerdoti e maghi, proletari e contadini danno voce nel corso della storia a esigenze e aspettative religiose che Weber riesce a sussumere efficacemente sotto diversi tipi ideali. Dialogando con i più grandi storici e scienziati delle religioni del suo tempo, il maestro della scienza sociale tedesca fornisce chiavi di lettura originali e innovative del modo in cui le diverse religioni e culture si sono, nei millenni, rapportate al «mondo». Weber riversa tutto il suo acume in un quadro narrativo unitario, che procede per analogie e differenze. Ne emerge un affresco di sorprendente attualità: dal confronto tra diverse civiltà, religioni e atteggiamenti economici Weber muove per seguire il filo rosso di uno dei suoi temi per eccellenza, ovvero l'analisi delle ragioni per cui «solo in Occidente» si è data la peculiare costellazione di religione e capitalismo.
  Il testo "Comunità religiose" venne pubblicato nel 1921-22 assieme agli altri testi del lascito di "Economia e società". Derivava da una fase di ricerca anteriore di anni, che è particolarmente interessante proprio perché coincide cronologicamente con il passaggio di Weber dallo studio "L'etica protestante e lo «spirito» del capitalismo" degli anni 1904-1905 alla serie di saggi su "L'etica economica delle religioni mondiali" (a partire dal 1915). Quando Friedrich H. Tenbruck formulò la tesi che il centro e capolavoro di Weber sarebbe non "Economia e società", ma "L'etica economica delle religioni mondiali", Wolfgang Schluchter rivolse lo sguardo al testo delle "Comunità religiose". Ricostruendo la storia dell'opera egli ha potuto mostrare che soltanto in questo testo i due progetti si intrecciano l'uno con l'altro. Le "Comunità religiose" sono una componente integrale di "Economia e società" e insieme costituiscono un presupposto essenziale dell'"Etica economica delle religioni mondiali", dato che riprendono nuovamente la questione di un condizionamento sociale delle religioni, che già era presente nell'"Etica protestante" come prospettiva.

  DAL TESTO – "Come le figure stesse degli dei sono diverse a seconda delle condizioni d'esistenza naturali e sociali, così variano le possibilità di un dio di conquistare per sé il primato nel pantheon o alla fine il monopolio della deità. In fin dei conti solo il Giudaismo e l'Islam sono rigidamente «monoteistici». Tanto la situazione induistica quanto quella cristiana del o dei supremi esseri divini sono occultamenti teologici del fatto che un interesse religioso assai importante e singolare, la redenzione attraverso l'incarnazione di un dio, era d'ostacolo al monoteismo rigoroso. In particolare il sentiero del monoteismo, battuto con le conseguenze più disparate, non si è mai durevolmente disfatto della presenza del mondo degli spiriti e dei demoni - neanche nella Riforma -, ma li ha soltanto sottoposti incondizionatamente alla superiore potenza dell'unico dio, per lo meno a livello teorico. In pratica però ciò è dipeso e dipende da chi interviene con più forza all'interno del quotidiano negli interessi dell'individuo, se il dio in linea teorica «supremo» o gli spiriti e demoni «inferiori». Se sono questi ultimi a farlo, allora la religiosità del quotidiano viene determinata prevalentemente dalla relazione con loro; del tutto a prescindere da come si presenti il concetto di dio ufficiale della religione razionalizzata. Dove esiste un dio politico locale, il primato è naturalmente nelle sue mani."

  L'AUTORE – Max Weber (Erfurt 1864 - Monaco 1920) è stato uno dei padri fondatori della sociologia moderna e della scienza politica. Quando morì improvvisamente nel giugno del 1920, Weber lasciò sulla sua scrivania un'enorme mole di manoscritti. La moglie Marianne si affrettò a pubblicare tutti i materiali ritrovati assieme a testi già editi in un'unica opera dal titolo "Economia e società", destinata a diventare – nelle sue intenzioni – il «capolavoro» di Weber. Fu quello, invece, l'inizio di una storia editoriale complessa e controversa, che nei decenni ha visto succedersi ben cinque edizioni. Dal 1999 al 2010, l'edizione completa delle opere di Weber ha approntato una sistemazione del testo sulla base dei documenti del lascito che rende giustizia alla complessità della sua genesi. Organizzata in cinque tomi indipendenti – Comunità, Comunità religiose, Diritto, Dominio, La città –, l'edizione storico-critica di "Economia e società" restituisce finalmente al lettore i testi nella loro versione originaria e più vicina alle intenzioni dell'autore. La nuova traduzione di Massimo Palma, a distanza di mezzo secolo dalla prima, rinnova sensibilmente il lessico weberiano in Italia.

  INDICE DELL'OPERA - Sull'edizione di Economia e società. Indicazioni generali dei curatori della Max Weber-Gesamtausgabe – Introduzione, di Hans G. Kippenberg - Appendice all'Introduzione - Sull'edizione di Comunità religiose – Avvertenza, di Massimo Palma - Elenco delle abbreviazioni - Comunità religiose - I. La genesi delle religioni - II. Stregoni – sacerdoti - III. Concetto di dio. Etica religiosa. Tabù - IV. «Profeta» - V. Congregazione - VI. Sapere sacro. Predicazione. Cura delle anime - VII. Ceti, classi e religione - VIII. Il problema della teodicea - IX. Redenzione e rinascita - X. Le vie della redenzione e la loro influenza sulla condotta di vita - XI. Etica religiosa e «mondo» - XII. Le religioni civili e il «mondo» - Note al testo - Abbreviazioni bibliografiche - Principali traduzioni italiane delle opere di Weber - Letteratura citata da Weber - Piano generale della Max Weber-Gesamtausgabe - Indice dei nomi - Indice delle opere di Weber citate nel testo