Storia dei sionismi Stampa E-mail

Arturo Marzano

Storia dei sionismi
Lo Stato degli ebrei da Herzl a oggi


Carocci Editore, pagg.254, € 24,00

 

marzano sionismi  IL LIBRO – A 120 anni dal Primo congresso sionista, che segnò la nascita del sionismo politico di Theodor Herzl; a 100 anni dalla Dichiarazione Balfour, che vide il sostegno strategico di Londra; a 70 anni dalla Risoluzione delle Nazioni Unite n. 181, che stabilì la creazione di uno Stato ebraico in Palestina; a 50 anni dalla Guerra dei Sei Giorni, che segnò l'inizio dell'occupazione dei Territori palestinesi dando al sionismo religioso una torsione messianica e determinandone la traiettoria politica dei decenni successivi; a 40 anni dalla vittoria elettorale del sionismo revisionista e dalla sconfitta del sionismo socialista, che aveva dominato la politica israeliana fino ad allora, è possibile fare un bilancio di che cosa sia stato il sionismo o, per meglio dire, i sionismi. Molteplici sono state, infatti, sin dagli inizi le anime di questo movimento, spesso in forte dissenso l'una con l'altra. Il volume delinea una storia dei sionismi, presentandone l'evoluzione dalle origini ad oggi, ricostruendo la genesi e lo sviluppo di ciascuno di essi e mettendo in luce quello che, di volta in volta, è diventato dominante e ha dunque potuto mettere in pratica la propria visione.

  DAL TESTO – "Fondatore del sionismo revisionista fu Vladimir Ze'ev Jabotinsky (1880-1940), «una figura molto più sofisticata e complessa di quanto non emerga da un immaginario superficiale», che lo ha sostanzialmente dipinto come un fascista [...]. Certamente Jabotinsky fu favorevole al corporativismo fascista. Negli anni Trenta corteggiò Mussolini in funzione antibritannica, proprio mentre Roma si avvicinava al sionismo pensando di poterlo utilizzare per sostituirsi a Londra come potenza egemone nel Mediterraneo. Inoltre Jabotinsky era nazionalista e credeva che l'obiettivo primario del sionismo fosse creare «un nuovo ebreo» senza il quale non sarebbe stato possibile avere uno Stato ebraico [...]. Nel fare ciò, Jabotinsky si ispirò a quanto stava facendo il fascismo nel proprio obiettivo di fascistizzare l'Italia e creare un nuovo uomo. Tuttavia, come afferma Laqueur, «nel leader del sionismo revisionista le somiglianze con il fascismo erano più apparenti che reali. L'elemento base del fascismo era la negazione del liberalismo, mentre Jabotinsky rimase sino alla fine della sua vita un convinto liberale» [...]. Jabotinsky fu, insomma, molte cose: fu «elitario, anarcoide, diviso tra le sue molte contraddizioni, esalt[ò] la supremazia dello Stato e della nazione, anche se rifiut[ò] di considerare l'individuo come quantità trascurabile [...]. Esalt]ò] la violenza di gruppo, ma detest[ò] la violenza privata» [...]."

  L'AUTORE – Arturo Marzano è professore associato di Storia e Istituzioni dell'Asia all'Università di Pisa. Si occupa di storia del sionismo, dello Stato di Israele, del conflitto israelo-palestinese e dei rapporti fra Europa e Medio Oriente.

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione - 1. Tornare a Sion. I precursori del sionismo (L'anno prossimo a Gerusalemme / Gli ebrei di Europa tra emancipazione e persecuzioni / I precursori: Yehudah Alkalai, Zvi Hirsch Kalischer, Moses Hess / Leo Pinsker e il movimento di Chibbat Tzion) - 2. 1897, il congresso di Basilea (Theodor Herzl. Lo Stato degli ebrei / Il primo congresso sionista / Il sionismo politico / Altneuland e la composizione demografica della Palestina. / Quale rapporto con gli arabi?) - 3. Il sionismo in Palestina: socialismo e colonialismo (La seconda 'aliyah e i suoi teorici: Ber Borochov e Aaron David Gordon / Il sionismo si struttura: il kibbutz, l'autodifesa, l'ebraico / Il sionismo come movimento coloniale? / L'opposizione al sionismo. Ebraismo ortodosso e Bund) - 4. 1917, la Dichiarazione Balfour (Londra e Gerusalemme. Legami spirituali, culturali, imperiali / Il sionismo sintetico di Weizmann / La Dichiarazione Balfour / Il sionismo americano) - 5. Il sionismo negli anni del Mandato (Il sionismo socialista di David Ben Gurion / Il mito di Tel Hai e lo scontro con gli arabi palestinesi / Il bi-nazionalismo. Un'alternativa possibile? / 1937, il Piano Peel e la strada verso lo Stato) - 6. 1947, la Risoluzione n. 181 e i primi due decenni di Israele (Il sionismo raggiunge il suo obiettivo: la nascita di Israele / La Dichiarazione di indipendenza e la Legge del ritorno / Israele e i propri cittadini palestinesi: una democrazia liberale? / Le critiche ebraiche al sionismo: dai Cananei a Matzpen) - 7. 1967, la Guerra dei Sei Giorni e il sionismo religioso (Il sionismo religioso / Lo spartiacque del 1967: l'inizio dell'occupazione / La colonizzazione dei Territori palestinesi e la nascita di Gush Emunim / Voci critiche contro l'occupazione) - 8. 1977, il sionismo revisionista al potere (Il sionismo revisionista / La vittoria del 1977 e la rivoluzione culturale / L'estrema destra israeliana / 1987. L'Intifada e il principio "due popoli, due Stati") - 9. Il sionismo ai tempi di Oslo (La firma degli Accordi: quale sionismo? / L'omicidio di Rabin / 1997, il Protocollo di Hebron / 2007, Annapolis: l'ultima opportunità?) - 10. Il sionismo oggi (Il governo Netanyahu: quale sionismo? / Il sionismo critico / Post-sionismo e antisionismo / Antisionismo e antisemitismo: quale rapporto?) - Conclusioni - Bibliografia - Indice analitico