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Gianluigi Paragone

GangBank
Il perverso intreccio tra politica e finanza
che ci frega il portafoglio e la vita


Piemme, pagg.311, € 18,00

 

paragone gangbank  IL LIBRO – 'Caro risparmiatore, i suoi soldi sono i nostri. Pertanto non ce li chieda, perché noi li facciamo girare nel nostro interesse. Nel caso non fosse soddisfatto del servizio, non importa: tanto non ci troverà. Siamo nell'era del mondo liquido, dei servizi immateriali, dei call center'. Non sarebbe meglio se ce lo dicessero così chiaramente, invece di illuderci con pubblicità da Baci Perugina? Almeno uno lo sa. Lo sa. Quelle che ci mancano in realtà sono le informazioni, è la conoscenza. Noi andiamo sulla fiducia, loro sulla nostra ignoranza. Loro sono il GangBank: un sistema di saccheggio instaurato dalle élite - colossi bancari, fondi d'investimento, agenzie di rating, multinazionali - che controllano la finanza globale. Dilagano come orde barbariche mosse da una sete inestinguibile, non limitandosi ad applicare le loro spietate strategie, ma spacciandole addirittura per interventi salvifici. L'Italia è un tragico esempio. Per venticinque anni è stata un perfetto terreno di caccia. Con il beneplacito di politici, il modello sociale e imprenditoriale italiano - che il mondo ci invidiava - è stato indebolito e smantellato. Al grido, ripetuto come un mantra da media e politici, di 'il pubblico è male, il privato è bene', 'siamo troppo spreconi' e "'ce lo chiede l'Europa', ci siamo indebitati, abbiamo perso il lavoro, i diritti, le tutele sociali e democratiche. I danni ormai sono così gravi che non si può fingere di non vederli. "GangBank" è un atto d'accusa senza sconti, che non ha paura di fare i nomi dei colpevoli e di svelarne i misfatti.

  DAL TESTO – "Sì, i politici rubano e molti andrebbero presi per la collottola e sbattuti fuori dalle istituzioni. Ma se tutta la rabbia finisce lì, allora non abbiamo capito nulla. E nulla capiremo. I politici meritano tutta la nostra rabbia perché hanno tradito la Costituzione, l'hanno svenduta alle lobby che scrivono in nome e per conto dell'Europa. I trattati internazionali e i trat.tati europei sono stati la nostra rovina, ma sono stati scritti col linguaggio dell'ipertecnicismo per allontanarci dalla conoscenza. La crisi parte dal linguaggio. Purtroppo i politici parlano come al bar, sono un branco di ignoranti pagati profumatamente. Ma li capiamo. Perché parlano a slogan. La finanza non parla a slogan. L'economia non parla a slogan. Il sistema GangBank non ha bisogno di prendere i voti, usa quelli degli altri."

  L'AUTORE – Gianluigi Paragone, classe 1971, è stato vicedirettore di Rai2, rete sulla quale ha condotto anche la trasmissione "L'ultima parola". È stato uno dei conduttori della trasmissione "Benvenuti nella giungla" su Radio 105. Dal 2013 conduce "La Gabbia" e "La Gabbia Open" su La7. È ideatore e protagonista di un one man show sui perversi intrecci tra finanza e politica, che viene rappresentato in vari teatri. "GangBank" è il suo primo libro.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione. Si stanno fregando i nostri soldi - 1. La vita a rate - 2. Come i golpisti del GangBank ci hanno rubato la sovranità - 3. Chi sono i padroni del mondo? - 4. L'Europa dei tecnocrati contro l'Europa dei popoli - 5. Il lavoratore non serve più? Buttiamolo via - 6. Stato svendesi al peggior offerente - 7. Buoni sentimenti, cattiva coscienza - 8. Immigrazione, ultima tappa dell'Europa - Ringraziamenti