Noi no! Viaggio nell'Italia ribelle Stampa E-mail

Gianluigi Paragone

Noi no!
Viaggio nell'Italia ribelle


Piemme, pagg.189, € 17,50

 

paragone noino  IL LIBRO – A forza di difendere a oltranza tutti i Sì istituzionali, siamo arrivati al paradosso di uno Stato democratico terrorizzato dal senso democratico dei suoi cittadini. Ogni NO che si leva da nuclei sempre più estesi di società, dal NO Salvabanche, ai NO Tax, NO Euro, NO Tav, NO Vax, fino al NO all'immigrazione incontrollata, viene tacciato di arretratezza, chiusura, ignoranza, antipolitica. L'assunto è che dalla parte dei Sì ci sia un consesso di menti illuminate, onniscenti e disinteressate, e dall'altra una massa indistinta di trogloditi selvaggi, opportunisti e antiscientifici.
  Gianluigi Paragone rende conto dell'importanza del pensiero "altro" e testimonia il valore della ribellione. Racconta di un'Italia ribelle fatta di milioni di cittadini che scelgono di organizzarsi e alzare la voce per difendere ed esigere diritti semplicissimi: la casa, la salute, il lavoro, la tutela dei risparmi di una vita, la sicurezza. Molto spesso sono preparati, informati, aperti al cambiamento ma non a qualunque costo. Altro che antipolitica: le loro istanze rappresentano la sostanza stessa della politica.
  Il fatto è che la politica con cui si trovano a fare i conti è debole, debolissima anche di pensiero, così generalmente sorda, cosi burocratica e poco partecipata che le tesi dei Sì, anche quando sono solide, faticano a ottenere condivisione e creano in ogni caso sospetti. Senza contare che la Casta, che deve prendere decisioni rispetto alle questioni più delicate del Paese, ostenta una profonda ignoranza, come hanno rivelato illuminanti inchieste tv, da La Gabbia a Le Iene.
  A volte il popolo del NO ha avuto il torto di avere ragione troppo presto. Per questo non ha più intenzione di aspettare che sia il tempo a fare giustizia. Vuole contare adesso.

  DAL TESTO – "La stampa non parla di loro, perché le mamme e le mogli non fanno notizia quanto le discussioni sulle quote rosa o sulle declinazioni al femminile di "ministro" in "ministra", di "sindaco" in "sindaca", di "presidente" in "presidentessa" e così via. Eppure, queste donne cambieranno i connotati a una politica incapace di ascoltare. Io le ho viste, le ho raccontate e sono orgoglioso del loro dissenso. Del dissenso contro la "Buona Scuola" (altro esempio di arroganza governativa che Renzi e il partito democratico hanno pagato elettoralmente con la sconfitta al referendum), contro le città inquinate e mai a misura di bimbi, contro la sofisticazione del cibo, sempre più "prodotto" alimentare e sempre meno frutto della terra (che è donna, Gea). Contro il decreto Salvabanche, dove è fortissimo il contributo di donne come Giovanna Mazzoni, Milena Zaggia e Ilaria Gaini, tanto per fare tre nomi.
  "Infine, ho visto donne rivendicare con forza i propri diritti sul lavoro, perché la loro condizione è sempre un gradino sotto, nell'instabile scala occupazionale e salariale. Le ho viste opporsi allo sfruttamento nella grande distribuzione. Ci torneremo nel capitolo dedicato al No Jobs Act."

  L'AUTORE – Gianluigi Paragone, classe 1971, è stato vicedirettore di Rai2, rete sulla quale ha condotto anche la trasmissione "L'ultima parola". È stato uno dei conduttori della trasmissione "Benvenuti nella giungla" su Radio 105. Dal 2013 conduce "La Gabbia" e "La Gabbia Open" su La7. È ideatore e protagonista di un one man show sui perversi intrecci tra finanza e politica, che viene rappresentato in vari teatri. È autore di diversi volumi, tra cui "GangBank" (Piemme, 2017).

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione - 1. C'è chi dice no - 2. No all'ipocrisia su immigrazione e Ius soli - 3. Non prendeteci per il mulo - 4. «Non ce lo possiamo permettere» - 5. No all'Europa della finanza - 6. No Vax: contro l'obbligo, per la libertà - 7. No alla lotteria dello sfruttamento (e sì al diritto al lavoro) - 8. No TAV, No TAP, No alla devastazione del territorio - 9. In principio fu il Darfur delle Iene