Il monastero Stampa E-mail

Zachar Prilepin

Il monastero

Voland, pagg.811, € 25,00

 

prilepin monastero  IL LIBRO – Anni '20 del secolo scorso. Artëm Gorjainov sconta una pena di tre anni alle isole Solovki, dove sorge un antico monastero adibito a prigione dura per reati politici e comuni. Fra ?ekisti e anti?ekisti, ladri e assassini, rivoluzionari e controrivoluzionari, il giovane tenta di sopravvivere in un mondo che ha adottato regole e leggi proprie, ma le condizioni di vita quasi insopportabili, la fame, il lavoro massacrante, i soprusi e la brutalità non sembrano piegarne l'indole integra. Sullo sfondo di una natura superba e violenta si dipana un appassionante romanzo storico, corale, ricco di personaggi e colpi di scena. Fra disumanità e ingiustizia, rivalità, amicizie, impossibili amori, il lettore si trova coinvolto in mille storie. Perché, come dice l'autore, "le Solovki sono il riflesso della Russia".
  Il monastero di Prilepin – spiega Nicoletta Marcialis – "è un'opera puramente finzionale, un romanzo storico, in cui a personaggi realmente visssuti - la biografia di Ejchmanis coincide in ogni sua virgola con la biografia di Ejchmans, tanto che ci si chiede il perché del cognome modificato - e fatti realmente accaduti si intrecciano personaggi e episodi inventati".

  DAL TESTO – "Le nostre Solovki, che strano posto! - stava dicendo. - È la prigione più strana del mondo! Non solo: noi pensiamo che il mondo sia enorme e meraviglioso, pieno di segreti e di incanti, di orrori e di tesori, ma abbiamo ragione di credere che oggigiorno le Solovki siano il posto più incredibile che si conosca. Qui è tutto inspiegabile! Lo sa, Artëm, che una volta d'inverno durante un disboscamento, trenta persone che non avevano raggiunto l'obiettivo fissato per quel giorno sono state lasciate nel bosco, e sono tutte morte congelate? Lo sa che, per aver ucciso e divorato un gabbiano di questi delle Solovki, hanno dato in pasto 'alle zanzare', con il consenso di Ejchmanis, tre besprizorniki legati nudi agli alberi? Ovviamente poi li hanno slegati e sono sopravvissuti, ma gli rimarranno per tutta la vita i segni neri delle punture. Sì, il nostro direttore ama molto la flora e la fauna. Sa che qui è stata allestita una stazione biologica che studia le profondità del Mar Bianco? Che su decisione di Ejchmanis i detenuti allevano con successo l'ondatra di Terranova, le volpi artiche, i conigli cincillà, le volpi brune, le volpi rosse e le volpi argentate, canadesi? Che qui abbiamo la nostra stazione meteorologica? Qui, Artëm! E ci lavorano detenuti!"

  L'AUTORE – Romanziere tra i più noti del suo paese, Zachar Prilepin ha vinto numerosi e importanti riconoscimenti letterari, fra cui il Nacional'nyj Bestseller nel 2008 e il Super Nacional'nyj Bestseller nel 2011. Amato e odiato, soprattutto per le sue posizioni politiche, affronta in questo monumentale, vendutissimo e pluripremiato "Il monastero" un tema spinoso e attuale, quello del rapporto di un paese con la propria storia. Il romanzo ha ottenuto nel 2014 i premi Kniga Goda (Libro dell'anno) e Bol'šaja Kniga (Grande libro), nel 2016 il premio Ivo Andrić e il premio del Governo Federale russo per la cultura. Di Zachar Prilepin le edizioni Voland hanno inoltre pubblicato "Scimmia nera" (2013), "Il peccato" (2012), "San'kja" (2011) e "Patologie" (2011).

  INDICE DELL'OPERA - Da parte dell'autore - Libro primo - Libro secondo – Postfazione - Appendice. Diario di Galina Kučerenko – [Alcune notazioni] – Epilogo - Un pacan alle Solovki, di Nicoletta Marcialis - Glossario degli acronimi