Ernst Nolte. Fascismo, nazismo e comunismo Stampa E-mail

a cura di Luigi Iannone

Ernst Nolte
Fascismo, nazismo e comunismo


Edizioni Solfanelli, pagg.168, € 13,00

 

iannone nolte  IL LIBRO – Nel nostro tempo, quando si utilizza il termine "revisionista", non si può non far riferimento ad Ernst Nolte (1923-2016) il cui nome solleva un tale volume di disapprovazioni da lasciare sbigottiti.
  Per non pochi critici, lo studioso tedesco sarebbe intestatario di teorie senza alcun fondamento sostanziale nel non dichiarato tentativo di rendere il nazismo un evento "digeribile" ad una massa crescente di lettori.
  E allora l'unico modo per venire fuori da questa babele e non ricadere in isterismi di parte, è quello di far confrontare voci discordanti in un unico volume che non è (e non vuole essere) un libro celebrativo e nemmeno "definitivo", ma solo un invito alla lettura, per meglio orientarsi nei percorsi e nel linguaggio di uno storico al centro del dibattito culturale da più di mezzo secolo.

  DAL TESTO – "La modernità è frutto della capacità dell'uomo di vedere la realtà come tutto (la metafisica) e di trascendere il dato. Su questo punto il discorso è in Nolte particolarmente complesso. Evidenti sono le assonanze col pensiero di Heidegger sull'uomo come «l'arrischiante rispetto alla natura». Notiamo che anche qui è centrale l'ebraismo come popolo della trascendenza, da cui discende anche l'affermazione di Nolte secondo cui l'Olocausto fu un crimine unico perché compiuto contro la trascendenza dell'uomo. È il filone di riflessione che più andrebbe approfondito. Per quanto esso può dare rispetto a una analisi della modernità oggi. Un filone, anche estremamente delicato perché pone il tema dell'ebraismo e dell'Olocausto."

  IL CURATORE - Luigi Iannone è nato a Caserta. Ha scritto per le pagine culturali di quotidiani nazionali ed è saggista per varie riviste di cultura politica. È stato componente dell'Osservatorio Sguardo Giovani presso il Ministero delle Comunicazioni (Commissione per l'assetto radio-televisivo) e funzionario presso il Garante della Privacy. Tra i fondatori dell'ISIS (Istituto Italiano di Scienze Sociali) di Napoli, dal 2011 è membro del Consiglio Accademico dell'Istituto di Alti Studi Strategici e Politici di Milano (IASSP). Nel 2003 ha vinto il Premio Nazionale della Cultura istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'attività saggistica. Tra i suoi libri ricordiamo: "Il 1799 in Terra di Lavoro. Storia, storiografia e controrivoluzione" (De Frede Editore, Napoli, 1998); "Un conservatore atipico. G. Prezzolini. Intellettuale politicamente scorretto" (Edizioni Pantheon, Roma, 2003); "Tolkien e Il Signore degli Anelli" (Controcorrente, Napoli, 2003); "Jünger e Schmitt. Dialogo sulla modernità" (Armando, Roma, 2009, con un saggio introduttivo di Marcello Staglieno); "Storia, Europa e Modernità. Intervista a Ernst Nolte" (Le Lettere, Firenze, 2008); "Il suicidio dell'Occidente. Libro-intervista a Roger Scruton" (Le Lettere, Firenze, 2010); "Manifesto antimoderno" (Rubbettino, Soveria Mannelli, 2010, con una introduzione di Marcello Veneziani). Ha curato e prefato "La rivoluzione conservatrice nella Germania della Repubblica di Weimar" di Ernst Nolte (Rubbettino, Soveria Mannelli 2009).

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione – I - Nemo propheta in patria, di Massimo De Angelis (L'ultimo libro – La disputa tra gli storici – Il rapporto con l'ebraismo) – Il «giovane Mussolini» e la nascita dell'interpretazione noltiana del Fascismo, di Marco Gervasoni (Il revisionismo rivoluzionario – Le critiche al «giovane Mussolini» noltiano) - Rivoluzione bolscevica e fascismi europei, di Giuseppe Del Ninno (Fascismo come controrivoluzione - Cantimori e l'anticapitalismo) – La storiografia filosofica di Nolte, di Corrado Ocone (Benedetto Croce e Augusto Del Noce - Il nazismo come radicalfascismo? - Da Heidegger alla Konservative Revolution - I «liberali della Guerra Fredda» e il concetto di totalitarismo) – II - Nolte e la rivoluzione conservatrice, di Gennaro Malgieri (Le idee «conduttrici» - Nostalgia del futuro) - La guerra civile europea, tra sentimenti individuali e grandi movimenti ideologici, di Marco Cimmino (I motivi del Bürgerkrieg - Il «patriottismo individuale» nella Germania nazista) - I due errori di un irregolare della storiografia, di Antonio Carioti (Il primo errore - Nel 1914, l'inizio della «guerra civile europea» - Il secondo errore) - Tradurre e insegnare Nolte, di Francesco Coppellotti (Goethe-Institut Torino. Novembre 1987 - Trascendenza, storia e storiografia - Russia bolscevica, Hitler e giudeobolscevismo - Vendette dello Zeitgeist e dei suoi signori - Dramma dialettico o tragedia? Controversie - Storia d'Europa 1848-1918. Storia della Repubblica di Weimar. L'Esistenza storica – Conclusioni) - L'identità post-nazionale della nuova Germania, di Luca Steinmann (Sul passato, la 'lettura' conservatrice e quella progressista - Verso una società transnazionale - L'immigrazione come pericolo) - Profili bio-bibliografici - Indice dei nomi