Nel primo cerchio Stampa E-mail

Aleksandr Solženicyn

Nel primo cerchio

Voland, pagg.949, € 18,00

 

solzenicyn primocerchio  IL LIBRO – Costruito in uno spazio temporale ristretto, i tre giorni del Natale del 1949, e in un luogo chiuso, la šaraška di Marfino, una prigione alle porte di Mosca dove ingegneri, matematici, scienziati di ogni tipo detenuti per crimini politici, lavorano alla costruzione di apparecchiature destinate a rendere lo Stato sovietico sempre più potente, il romanzo di Aleksandr Solženicyn, "Nel primo cerchio", potrebbe apparire claustrofobico. Ma le vite e i ricordi dei tanti prigionieri subito allargano l'orizzonte e il respiro da quelle stanze anguste a tutta la città e all'immenso paese, regalandoci uno degli affreschi più appassionanti della letteratura, non solo russa. Tra dialoghi dotti, discussioni politiche e taglienti ironie quella che ne viene fuori è una superba e indimenticabile composizione di caratteri, luci, colori. La vita di una nazione. Paragonato da Heinrich Böll a una cattedrale, il romanzo della cattedrale ha la struttura e, come dice nella Postfazione Anna Zafesova, "possiede il respiro della navata – il panorama multidimensionale della Russia staliniana, dalle campagne desolate ai salotti della borghesia rossa, e dalle segrete del gulag ai teatri moscoviti – e la vertiginosa guglia dei capitoli su Stalin, ma anche la moltitudine di angoli reconditi, cappelle, affreschi, statue che emergono dall'oscurità, composti da singole storie, scene, personaggi, in un quadro corale che ricorda nella ricchezza e terribile nitidezza un gigantesco Giudizio Universale a tutta parete". Concepito nel 1945-1953, scritto nel 1955-'58, modificato nel 1964, ricostruito dall'autore nel 1968, il portentoso romanzo arriva finalmente al lettore nella sua versione integrale, a mezzo secolo di distanza dalla prima traduzione italiana.
  Solženicyn iniziò a scrivere questo romanzo in esilio, a Kok-Terek (Kazachstan meridionale), nel 1955. La prima redazione, formata da 96 capitoli, fu completata nel villaggio di Mil'cevo (regione di Vladimir) nel 1957; la seconda e la terza, a Rjazan' nel 1958 (tutte distrutte in seguito per ragioni di cospirazione). Nel 1962 prese forma una quarta redazione, che l'autore considerò definitiva. Tuttavia, nel 1963, dopo l'uscita di "Una giornata di Ivan Denisovič" su "Novyj Mir", a Solženicyn venne l'idea di una possibile pubblicazione parziale e furono scelti alcuni capitoli da proporre ad A.T. Tvardovskij. Quell'idea portò poi a una riprogettazione totale del romanzo con una suddivisione in capitoli, all'eliminazione di parti completamente improponibili, all'attenuazione politica della parte restante e alla stesura di una nuova versione del romanzo (la quinta edizione, di 87 capitoli), in cui era stata modificata la linea narrativa principale: al posto di quella "atomica", com'era in origine, fu inserito un argomento sovietico ben noto in quegli anni, il "tradimento" da parte di un medico reo di passare una medicina all'Occidente. Il romanzo fu esaminato e accettato in quella forma da "Novyj Mir" nel giugno del 1964, ma il tentativo di pubblicazione non riuscì. Nell'estate 1964 fu portato avanti il tentativo opposto (sesta redazione): approfondire e affinare nei dettagli la versione di 87 capitoli. Nell'autunno dello stesso anno una pellicola fotografica con quella versione fu inviata in Occidente. Nel settembre del 1965 alcune copie di una versione "pubblica" (quinta redazione) finirono nelle mani del KGB, ragion per cui la pubblicazione definitiva del romanzo in Urss venne bloccata. Nel 1967 questa versione si diffuse ampiamente in samizdat. Nel 1968 il romanzo (sesta redazione) fu pubblicato in russo dalla casa editrice americana Harper and Row. (Su quella redazione si basarono anche tutte le traduzioni straniere.) Nell'estate del 1968 prese forma una nuova redazione (la settima): il testo completo e definitivo del romanzo (96 capitoli). Questa versione non è mai stata né diffusa in samizdat né pubblicata in libro singolo. Ha trovato spazio per la prima volta in una raccolta delle "Opere complete".

  DAL TESTO – "Non a torto si dice che la maturità inizi a quarant'anni. Solo allora si capisce definitivamente come vivere, come comportarsi. Solo allora Stalin aveva compreso la propria forza primaria: la forza di una decisione inespressa. Dentro di te la decisione è già presa, ma se da questa dipende la testa di qualcun altro, non c'è bisogno che costui lo sappia anzitempo. (Lo scoprirà quando la testa comincerà a rotolare.) Seconda forza: non credere mai alle parole altrui, non dare significato alle tue. Non bisogna tanto dire cosa farai (potresti non saperlo nemmeno tu finché non accade), ma ciò che può calmare il tuo interlocutore. Terza forza: se qualcuno ti ha tradito, non lo perdonare, se tieni qualcuno per la gola, non lasciarlo andare, non mollarlo per nessuna ragione al mondo, nemmeno se il sole è tornato indietro e gli eventi celesti sono mutati. Quarta forza: non scommettere su una teoria, non ha ancora aiutato nessuno (la dirai in un secondo tempo), ma capire sempre con chi metterti in cammino e fino a dove arrivare."

  L'AUTORE – Nato a Kislovodsk, nel Caucaso, l'11 dicembre 1918 e morto a Mosca il 3 agosto 2008, romanziere e storico, Aleksandr Solženicyn è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1970. Arruolatosi volontario nell'Armata Rossa, partì in guerra nel 1941, ma bastò il contenuto critico di una sua corrispondenza privata per farlo finire in disgrazia. Le esperienze nelle šaraški e nei gulag, in ospedali (sopravvisse anche a un cancro) e al confino, hanno ispirato alcune delle sue opere più importanti, fra cui "Una giornata di Ivan Denisovič" (1962), "Divisione Cancro" (1969), "Arcipelago Gulag" (1973-1975). Espulso dall'URSS nel 1974, si stabilì prima in Europa poi negli Stati Uniti, dove continuò l'attività di storico e scrittore da dissidente. Fu riaccolto in patria e riabilitato nel 1994.

  INDICE DELL'OPERA – 1. Il siluro – 2. Colpo fallito – 3. La šaraška – 4. Il Natale protestante – 5. Boogie-Woogie – 6. Un'esistenza pacifica – 7. Un cuore di donna – 8. Fermati, attimo! – 9. Il quinto anno di reclusione - 10. I rosacrociani - 11. Il castello incantato - 12. Il Sette - 13. E bisognava mentire... - 14. La luce blu - 15. Una ragazza! Una ragazza! - 16. Una trojka di mentitori - 17. A proposito dell'acqua calda - 18. La fiaba del cavallino magico - 19. Il festeggiato - 20. Schizzo di una vita grandiosa - 21. Ci ridia la pena di morte! - 22. L'imperatore della terra - 23. La lingua è un mezzo di produzione - 24. L'abisso ti richiama indietro - 25. La chiesa di Nikita Martire - 26. A segare la legna - 27. Un po' di metodologia - 28. Il lavoro del tenente minore - 29. Il lavoro del tenente colonnello - 30. Un robot perplesso - 31. Come rammendare i calzini - 32. Sulla strada verso il milione - 33. Aste di reprimenda - 34 I fonoaspetti – 35. Vietati i baci - 36. La fonoscopia – 37. Una muta campana a martello - 38. Tradiscimi! – 39. Facile dire "andiamo nella taiga" – 40. Il colloquio – 41. Ancora uno – 42. Anche fra i giovani - 43. La donna che lavava le scale - 44. In libertà - 45. I cani dell'imperialismo - 46. Il castello del Santo Graal – 47. Conversazione 000 – 48. Il doppiogiochista – 49. La vita non è un romanzo – 50. La vecchia zitella – 51. Fuoco e fieno – 52. Alla resurrezione dei morti! – 53. L'arca – 54. Divertimenti oziosi – 55. Il principe Igor' – 56. Finendo il ventesimo – 57. Bazzecole da detenuti– 58. Una tavola di liceali – 59. Il sorriso di Buddha – 60. Anche la coscienza ci viene data una volta sola - 61 Lo zio di Tver' – 62. Due generi – 63. Il conservatore – 64. Per primi nelle città – 65. Un duello fuori dalle regole – 66. L'andata al popolo – 67. Spiridon - 68 Il criterio di Spiridon - 69. A carte coperte – 70. Dotty – 71. Facciamo che non sia mai successo – 72. I Templi civili – 73. Un circolo di offese – 74. L'alba del lunedì – 75. Quattro chiodi – 76. L'adorata professione – 77. Decisione presa - 78. Il segretario esentato – 79. Spiegata la decisione – 80. Centoquarantasette rubli – 81. La tecno-élite – 82. Educazione all'ottimismo – 83. Il principe dei delatori – 84. Quanto a fucilare... – 85. Il principe Kurbskij – 86. Non sono un pescatore di uomini – 87. Alle origini della scienza – 88. Il materialismo dialettico: una concezione del mondo avanzata – 89. Una piccola quaglia – 90. Sulle scale posteriori – 91. Lasciate ogni speranza, voi ch'entrate – 92. Custodire in eterno – 93. Il secondo respiro – 94. Sempre alla sprovvista – 95. Addio, šaraška! – 96. Carne - Note della traduttrice – Glossario – Postfazione, di Anna Zafesova