L'Italia tra le grandi potenze Stampa E-mail

Elena Aga-Rossi

L'Italia tra le grandi potenze
Dalla seconda guerra mondiale alla guerra fredda


il Mulino, pagg.392, € 30,00

 

agarossi italia  IL LIBRO – Elena Aga Rossi è una delle maggiori studiose della politica e dell'intervento degli Alleati in Europa e soprattutto in Italia durante la guerra, e dell'influenza dell'Unione Sovietica in Italia. I suoi studi, che hanno spesso costituito punti di svolta nella ricerca storica sulla Campagna d'Italia e in generale sulla storia politica del nostro paese fra guerra e dopoguerra, trovano in questo volume una sistemazione fortemente unitaria che segue tre assi fondamentali: i piani per il futuro assetto dell'Europa elaborati dagli alleati durante la guerra; la politica angloamericana verso l'Italia durante la guerra e il primo dopoguerra; per gli stessi anni, i rapporti del Partito comunista italiano con l'Unione Sovietica e l'influenza sovietica nel nostro Paese. Nel complesso, un contributo di prima grandezza sugli aspetti cruciali che determinarono il futuro dell'Italia postfascista e la sua collocazione internazionale.
  I saggi che compongono questo volume sono il risultato di una ricerca, iniziata nei primi anni Settanta negli Stati Uniti e continuata negli archivi inglesi, americani, russi e italiani, sul ruolo delle potenze occidentali e dell'URSS nella politica italiana durante il periodo di transizione fra il 1943 e il 1948, quando si delineano il nuovo assetto europeo e i caratteri del mondo bipolare.
  Il volume è diviso in tre parti. La prima riguarda i piani per il futuro assetto europeo delle tre potenze alleate contro le forze dell'Asse; la seconda la politica angloamericana verso l'Italia durante la guerra e il primo dopoguerra; la terza tratta i rapporti fra l'URSS e il PCI e l'influenza sovietica in Italia nello stesso periodo.

  DAL TESTO – "Negli anni Ottanta e Novanta, in un clima internazionale caratterizzato da un processo di distensione, il problema, centrale nei primi anni della guerra fredda, di stabilire quale delle due potenze fosse responsabile del passaggio dalla collaborazione di guerra al contrasto definitivo fu superato, ma sui punti di svolta decisivi vi erano ancora interpretazioni diverse. In particolare molti storici hanno continuato a sostenere come già durante la guerra fossero emersi profondi contrasti nell'alleanza tra le potenze occidentali e l'URSS. In questa prospettiva la conferenza di Jalta sarebbe stata il momento simbolico della divisione dell'Europa.
  "Viceversa la tesi centrale che avanzo è che fin dai primi anni di guerra da parte dei governi angloamericani vi fu un'accettazione del predominio sovietico in gran parte d'Europa, come prezzo da pagare per un accordo duraturo nel dopoguerra. La conferenza di Jalta non fu affatto un momento di contrasto fra i tre alleati, ma il momento del massimo accordo sulla divisione delle sfere d'influenza in Europa fra Gran Bretagna e URSS. Il presidente americano dichiarò che, per l'atteggiamento ancora isolazionista della maggioranza della popolazione, non avrebbe potuto mantenere forze americane in Europa, a eccezione della Germania."

  L'AUTRICE – Elena Aga Rossi ha insegnato in diverse università e alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Con il Mulino ha pubblicato l'antologia «Gli Stati Uniti e le origini della guerra fredda» (1984), «Una nazione allo sbando» (1993, III ed. 2006), «Togliatti e Stalin» (con Victor Zaslavsky, 1997, II ed. 2007), «Una guerra a parte. I militari italiani nei Balcani 1940-1945» (con Maria Teresa Giusti, 2011), «Cefalonia. La resistenza, l'eccidio, il mito» (2017).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Parte prima. La divisione dell'europa nei piani alleati - I. Alle origini del mondo bipolare: la politica di Roosevelt verso l'Europa (1941-1945) - II. La divisione dell'Europa nei piani alleati (1941-1945) - III. Le conseguenze della seconda guerra mondiale e della nascita del mondo bipolare sulle famiglie politiche europee - Parte seconda. Gli angloamericani e l'italia - IV. La politica degli Stati Uniti verso il governo Badoglio - V. I rapporti tra gli americani e la mafia durante la campagna d'Italia (1943-1945) - VI. Le conseguenze dell'occupazione alleata sulla economia italiana: il rapporto di Adlai Stevenson e le relazioni dei servizi segreti - VII. Strategia e politica alleate nella campagna d'Italia - VIII. La politica anglo-americana verso la Resistenza italiana - IX. Il problema dei prigionieri italiani nei rapporti tra l'Italia e gli anglo-americani - X. Il futuro delle colonie italiane nella politica inglese e americana durante la seconda guerra mondiale - XI. La questione italiana a Jalta - XII. La resa tedesca in Italia e il ruolo di Allen Dulles - XIII. L'Italia nel contesto internazionale: De Gasperi e la scelta di campo (1945-1948) - Parte terza. L'unione sovietica e il PCI - XIV. Il PCI tra identità comunista e interesse nazionale - XV. L'eccidio di Porzûs e la sua memoria - XVI. PCI e URSS nel periodo staliniano (1944- 1953) - XVII. L'influenza sovietica in Italia nel periodo staliniano - Indice dei nomi