Strategia e marxismo Stampa E-mail

Arrigo Cervetto

Opere
Volume 7
Quaderni

Strategia e marxismo


Edizioni Lotta comunista, pagg.1668, € 30,00

 

cervetto opere7  IL LIBRO – l manoscritti pubblicati nel voIume 7 delle "Opere" di Arrigo Cervetto ruotano tutti attorno all'elaborazione del concetto di strategia e sono stati redatti in fasi differenti e a più riprese in un arco di tempo che va dalla prima metà degli anni '60 ai primi anni '80. Come per gli altri volumi della seconda sezione delle "Opere", la loro omogeneità non va quindi rintracciata nell'appartenenza a un'unica fase di elaborazione. Anche sotto il profilo della finalità per la quale sono pensati, i manoscritti differiscono fra loro. Infatti, le Parti l-IV del presente volume hanno per comune destinazione le grandi scuole di partito che Cervetto utilizzò per la formazione della leva di giovani militanti reclutata alla fine degli anni '60 nelle lotte di fabbrica e nella crisi della scuola; mentre, le Parti V-VI raccolgono materiali che Cervetto, in tutto o in parte, adopererà per scritti destinati alla pubblicazione, quali l'articolo "La vera spartizione del mondo tra URSS e USA"(1968), la prefazione alla raccolta "L'imperialismo unitario" (1980) e gli articoli (1981-84) che saranno poi raccolti nel libro "La difficile questione dei tempi" (1990).
  Il filo rosso che tiene assieme questa raccolta è, invece, il suo oggetto specifico. Si tratta, quindi, della testimonianza di un lungo, paziente e soprattutto metodico lavoro di documentazione, vaglio, scavo ed elaborazione che copre un arco quasi ventennale. Un lavoro volto a chiarire, approfondire, specificare nella concretezza storica, nel succedersi delle generazioni del marxismo e delle differenti esperienze organizzative del movimento operaio internazionale, la nozione cardine di tutta l'elaborazione teorica di Arrigo Cervetto: il concetto di Partito-strategia. In questo senso, si tratta di una verifica sul piano teorico e storico dell'apparato concettuale che l'autore aveva enunciato nel 1964 in "Lotte di classe e Partito rivoluzionario".
  Il Partito-strategia è il partito del piano mondiale, il partito che si definisce e si delimita sulla coesione e l'accordo attorno a questo piano mondiale. In questo senso nella ricostruzione storica di Cervetto è sempre stato minoranza. Fra il 1852 e il 1864 il Partito-strategia si riduce a due uomini, Marx ed Engels. A Zimmerwald rappresenta la minoranza di quella minoranza che era la sinistra zimmerwaldiana. E, portando la sua definizione all'estremo, si potrebbe dire che, per certi versi, anche nel Partito dei bolscevichi spesso il Partito-strategia fu minoranza. Ma è quella minoranza che - così nel "Manifesto" - rappresenta «l'interesse costante del movimento complessivo» nei tempi lunghi delle generazioni e nel grande spazio mondiale.
  Cervetto scheda una gran quantità di materiale: talvolta lo riassume in tutto o in parte (non di rado copiandone interi passi), in altri casi si limita ad accennarne le tesi principali, in altri ancora troviamo un semplice appunto di estremi bibliografici. Spesso queste sintesi, approfondite o parziali che siano, sono accompagnate da note e commenti critici, rimandi e approfondimenti. Alla fine si contano 1.438 fra libri e articoli di giornali e riviste ai quali Cervetto riserva almeno un sia pur breve commento, e altri 323 titoli dei quali si limita ad annotare semplicemente gli estremi bibliografici.
  Questo metodo di lavoro 'militante' non è solo forma, ma già contenuto. I giovani che parteciparono a quelle ormai lontane scuole di partito - ma anche chi oggi potrà leggerne la traccia scritta – appresero questo prezioso metodo e questa rigorosa disciplina. Le lunghe trascrizioni, le note, i continui richiami, i rimandi, le riprese di elaborazioni lontane negli anni, sono anch'essi un aspetto non secondario della lunga lotta intrapresa dall'autore contro il massimalismo.

  DAL TESTO – "Lenin adoperava il termine "tattica" ma, sostanzialmente, elaborava la "strategia" continuando e sviluppando i "principi fondamentali" del marxismo sulla strategia rivoluzionaria. Ciò è chiaro in tutta la sua elaborazione metodologica. [...] Quindi, affrontando i compiti immediati del 1905, ad esempio, Lenin affrontava marxisticamente un problema di tattica. Diremo allora che la strategia diventa tale non quando è "un sistema coordinato di azioni" [...], ma quando tale coordinazione diviene possibile a livello mondiale. È l'introduzione dei fattori internazionali che permette un salto strategico alla tattica di Lenin, un ristabilire i diritti della strategia."

  L'AUTORE – "Arrigo Cervetto era nato il 16 aprile 1927 a Buenos Aires, dove i genitori erano emigrati dalla Liguria. Giovane operaio dell'Ilva di Savona, dopo la crisi politico-militare del fascismo, l'8 settembre 1943, Cervetto partecipa con coraggio alla guerra civile contro il nazifascismo nella Langa piemontese, tanto da guadagnarsi la Croce al Merito. Ben presto la rottura con lo stalinismo e le lotte operaie durante la ricostruzione capitalista spingono Cervetto al "lavoro militante", nello sforzo di ricollegarsi al patrimonio marxista, la cui trasmissione alle giovani generazioni è stata bloccata dalla mancanza di un partito rivoluzionario in Italia. Inizia una lunga stagione di lotta politica e teorica che si concretizza, agli inizi, nella collaborazione al giornale "Il Libertario" di Milano (1950-51) e a "L'Impulso" (1950-57) con l'approfondimento dei temi sull'imperialismo unitario. L'attività politica e sindacale di Cervetto non è mai disgiunta dallo sforzo di coagulare un nucleo di quadri operai attorno al principio dell'omogeneità teorica come "presupposto indispensabile per la ricostruzione del partito di classe in Italia". La collaborazione alla rivista "Prometeo", nuova serie (1954, 1959 e 1960), e al giornale "Azione Comunista" (1957-64), come momenti della lotta politico-teorica durante lo scatenarsi delle prime crisi dello stalinismo in Europa e in Italia, si sommano alla ricerca storica delle origini di quella coscienza di classe nel proletariato, in cui Cervetto ha mosso i primi passi. Nell'estate 1954 pubblica sulla rivista "Movimento operaio" lo studio "Le lotte operaie alla Siderurgica di Savona, 1861-1913", in cui lo sviluppo della coscienza di classe è analizzato nel complesso dei rapporti capitale-lavoro, ritmato dal procedere delle lotte politico-sindacali del proletariato di fabbrica. Una ricerca storica proseguita con il lavoro "La crisi del movimento operaio savonese e l'attività di G. M. Serrati nel 1912", pubblicato nell'estate 1957 sulla rivista "Movimento operaio e contadino in Liguria". Una ricerca che porta alla luce aspetti della vita politica di Giacinto Menotti Serrati all'epoca ancora inesplorati: la riorganizzazione del movimento operaio in Liguria e la collaborazione al periodico socialista savonese "Il Diritto". Infine, l'ampio studio sul "Dopoguerra rosso e avvento del fascismo a Savona", pubblicato nell'inverno 1958 sulla "Rivista storica del socialismo". L'analisi dell'avvento del fascismo come "dittatura terroristica del capitalismo" e delle lotte operaie del primo dopoguerra, studiate sia coi freddi strumenti della scienza (movimento dei prezzi e dei salari, statistica degli scioperi) che con la lettura attenta delle cronache dell'epoca, riporta in superficie la viva voce dei vecchi militanti operai, grazie ad una serie di relazioni verbali e scritte che Cervetto avrebbe voluto utilizzare per un lavoro sulla Resistenza savonese, rimasto inedito. Questa lunga storia di lotta politica e teorica si conclude con "l'affermazione di "Lotta Comunista" (dicembre 1965) come organizzatore collettivo dei gruppi leninisti", inaugurando, contemporaneamente, un'altra stagione di preparazione e organizzazione del Partito di classe in Italia, al fine di agganciare la generazione operaia del dopoguerra alle nuove generazioni. L'approfondimento della strategia leninista del ruolo della Rivoluzione d'Ottobre come acceleratore dello sviluppo capitalistico in Asia permette di fissare alcuni cardini dell'analisi politica. La battaglia contro l'influenza dell'ideologia maoista in Italia, lo studio anticipatore del ruolo della Cina nelle lotte interimperialistiche, insieme all'approfondimento della politica del Comintern sulla questione "nazionale e coloniale" sono i temi delle prime pubblicazioni di Cervetto in questa seconda stagione: "Lenin e la rivoluzione cinese", pubblicato in forma d'articoli in "Azione Comunista" nel 1962, e stampato a Roma nel 1966 come opuscolo nelle Edizioni di Lotta Comunista; "La controrivoluzione indonesiana" (Edizioni Lotta Comunista, Roma, 1969), pubblicato originariamente sul nostro giornale nel 1966; "La teoria maoista del fronte unito" del 1969, stampato in forma d'opuscolo nel 1972. Nello stesso tempo vede la luce lo studio sulla concezione leninista dell'azione politica come fondamento scientifico della soluzione "ai problemi lasciati insoluti dall'inclinazione oggettivista di Bordiga e da quella soggettivista di Trotsky": si tratta di "Lotte di classe e partito rivoluzionario" (Edizioni Lotta Comunista, Roma, 1966) originariamente pubblicato in forma d'articoli in "Azione Comunista" nel 1964. Nella prefazione alla quinta edizione del 1988 si dice, richiamando Engels, che il partito deve condurre "gradualmente" il movimento della classe operaia al "livello teorico", alla coscienza di sé attraverso la conoscenza pratico-politica dei rapporti reciproci di tutte le classi della società, facendo risultare come ogni sbaglio e ogni sconfitta sia una conseguenza necessaria di errori d'ordine teorico. Solo la riflessione sulla sconfitta può alzare il "livello teorico", e uno dei compiti del partito marxista è quello di portare la coscienza dall'esterno. "Il partito rivoluzionario che non agisce a fondo in questa direzione rinuncia a utilizzare possibilità di sviluppo e di rafforzamento" e non collauda i suoi quadri come elementi di avanguardia: "invece di essere teso allo spronare si allenta nel consolare". Lo strumento Partito "si sviluppa con il lavoro quotidiano di organizzazione e di educazione del proletariato e non si affida alle ondate di spontaneità e alla aspettativa di combinazioni multiformi ed eccezionali". Il consolidamento e lo sviluppo del Partito leninista in Italia permetterà a Cervetto d'iniziare un lungo lavoro di sistemazione della sua cinquantennale attività teorica, al fine di pubblicare in forma organica i principali temi della sua analisi. "L'Imperialismo unitario", in cui organicamente è raccolto il materiale d'analisi del corso dell'imperialismo mondiale dagli anni '50 fino al 1980, esce nelle Edizioni Lotta Comunista a Milano nel 1981. "La contesa mondiale" (Milano, 1990), dove la contesa imperialista degli anni '80 è considerata come una "prima conclusione di una guerra di capitali in corso da cinquant'anni": sul fronte orientale la Russia ha perso e la Germania ha vinto, mentre sul fronte occidentale l'esito è ancora aperto. "Il ciclo politico del capitalismo di Stato, 1950-1967" (Milano, 1989): la tendenza alla formazione del capitalismo di Stato viene individuata nello sviluppo della produzione capitalistica, e lo stalinismo considerato come movimento politico sostenitore di quella forma giuridica di proprietà. "L'ineguale sviluppo politico, 1968-1979" (Milano, 1991): un bilancio dello sviluppo del capitalismo italiano negli anni '70 e l'analisi del profondo squilibrio fra il movimento dell'economia ed il movimento della sovrastruttura politica. "La difficile questione dei tempi" (Milano, 1990), dove Cervetto interviene nel dibattito sui tempi della rivoluzione fra Stalin, Trotsky e Bordiga: mentre è possibile scientificamente individuare la tendenza generale, o evoluzione come la chiama Lenin, del capitalismo e prevedere l'inevitabilità dei suoi sbocchi o risultati, è impossibile prevedere le sue scadenze, ove entra come fattore attivo il Partito. Infine, la riflessione sulla concezione materialistica della politica, iniziata a metà degli anni '70, l'analisi della "testa politica" affrontata col metodo di studio del "corpo sociale", viene pubblicata ne "L'involucro politico", quasi un anno fa, nel febbraio 1994. Molti lavori sono rimasti inediti, ma quest'opera conclude il lungo "lavoro militante" di Arrigo Cervetto, esponente della scuola marxista e dirigente del movimento rivoluzionario." (da "Lotta comunista", marzo 1995)

  INDICE DELL'OPERA - Indice delle note - Nota redazionale – Presentazione - Parte prima. Analisi scientifica, strategia e partito in Marx-Engels - 1. Rivoluzione 1848 (1.1. Rivoluzione francese (Furet-Richet: "La Révolution") - 1.2. Fondamenti della strategia) - 2. Teoria della rivoluzione permanente 1850 - 3. Bonapartismo 1851 - 4. 1852-1860 - 5. 1865 - 6. La questione nazionale 1852-1860 - 7. L'unificazione della Germania 1864-1870 - 8. La Comune di Parigi 1870-1871 - 9. La Prima Internazionale 1864-1872 - 10. L'Europa 1873-1885 - 11. Il populismo russo 1867-1881 - 12. Il bonapartismo prussiano (12.1. Germania: Il bonapartismo prussiano - 12.2. Francia: La Terza Repubblica francese - 12.3. Inghilterra: L'imperialismo coloniale britannico) - 13. Engels 1889-1895 - 14. Strategia di Lenin. La prima rivoluzione russa - Note alla parte prima - Parte seconda. Scienza, strategia, partito - I. Strategia e partito in Marx, Engels e Lenin (1. Marx-Engels (1848-1895) - 2. Strategia Lenin. Concetto della strategia - 3. Criteri scientifici. Lavoro produttivo e lavoro improduttivo - 4. Cicli e strategie - 5. Domenico Settembrini: "Le contraddizioni del capitalismo nelle opere giovanili di Lenin 1893-1902" - 6. Schede) - II. Strategia e partito (1. Schede (Luxemburg, Kautsky, Gramsci, Bordiga e altri) - 2. Schede (Korsch, POUM, Buchárin, Pokrovskij e altri) - 3. Schede (Trotsky, trotskismo)) - III. Strategia e partito. Lenin e il partito bolscevico (1905-1922) - IV. Strategia e partito (Comunismo di sinistra tedesco, olandese, italiano – Austromaxismo – Luxemburg – Lukács – - Preobraženskij – Buchárin – Strategia Germania – Turati – "Diario" C. Ravera – Trotskij (Strategia 1933 e schede trotskismo) – Fronte popolare – Teorie del capitalismo di Stato – Corrente planista) - Note alla parte seconda - Parte terza. Lenin e la Terza Internazionale - 1. Lenin e la Terza Internazionale - 2. La III Internazionale. La tattica dal 1923 al 1940 - 3. La controrivoluzione staliniana - Note alla parte terza - Parte quarta. Per un'analisi marxista del fascismo - I. Appunti per un'analisi del fascismo (1. Tesi sulla natura del fascismo italiano - 2. Avvento del fascismo italiano) - Note alla parte quarta - Parte quinta. I. Imperialismo russo ed Europa orientale e balcanica (1968) (1. Europa orientale e balcanica nel carteggio di Marx ed Engels - 2. Scritti di Marx ed Engels sull'Europa orientale e balcanica - 3. Pierre Renouvin, "Storia della politica mondiale" - 4. François Fejtö, "Storia delle democrazie popolari" - 5. David J. Dallin, "The Big Three" - 6. David J. Dallin, "Rusia y la Europa de posguerra" - 7. Dorothy W. Douglas, "Sistemi economici di transizione in Polonia e Cecoslovacchia" - 8. David Mitrany, "Il marxismo e i contadini" - 9. Accademia delle Scienze dell'URSS, "Storia Universale" - 10. L'imperialismo russo, l'Europa orientale e il problema delle minoranze - 11. Appendice - 12. Cartine. Popoli e luoghi geografici citati nel testo) - II. Per una teoria marxista delle relazioni internazionali (1. Miklós Molnár, "Marx, Engels et la politique internationale" - 2. Luigi Bonanate, "La teoria dell'equilibrio internazionale" - 3. Teorie della politica internazionale (1976) - 4. Materiali aggiunti) - Note alla parte quinta - Parte sesta. La questione dei tempi. Materiali - I. La questione dei tempi ("L'imperialismo unitario", introduzione – Trotsky di fronte alla 2a guerra mondiale imperialista – Bordiga, nel secondo dopoguerra, sui tempi lunghi dello sviluppo capitalistico mondiale – Le nostre tesi 1957 sui tempi lunghi dello sviluppo capitalistico mondiale – Posizioni fondamentali di "Lotta Comunista" sino alla crisi di squilibrio) - II. Il lungo sviluppo capitalistico (la crisi degli anni '30) (Il lungo sviluppo capitalistico (la crisi degli anni '30) – I tempi lunghi del trotskismo – I tempi lunghi del revisionista Cunow) - Note alla parte sesta - Repertorio delle fonti bibliografiche - Profili biografici - Elenco delle sigle e delle abbreviazioni - Indice analitico