La grande narrazione Stampa E-mail

Klaus Schwab – Thierry Malleret

La grande narrazione
Per un futuro migliore


Edizioni Franco Angeli, pagg.194, € 25,00

 

schwab narrazione  Questo libro rappresenta il seguito di "COVID-19: The Great Reset" (purtroppo non tradotto in italiano) e contiene l'ambizioso programma per costruire un mondo "più resiliente, più equo e più sostenibile" capace di "assicurare un futuro migliore all'umanità".

  Klaus Schwab (fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum) e Thierry Malleret (managing partner di "The Monthly Barometer") lo hanno scritto basandosi "su fatti provati" e in seguito a "50 conversazioni che hanno avuto luogo con importanti pensatori e opinionisti mondiali, in rappresentanza di una grande varietà di discipline accademiche e di diversi punti di vista".

  Gli Autori prevedono che, nei prossimi anni, "altri shock sconvolgeranno le nostre vite, minacceranno le nostre società, metteranno in pericolo le nostre economie e a repentaglio la pace". Per questo, sarà necessario "un forte movimento di cooperazione globale" la cui parola-chiave sarà "inclusività". E, visto che "la maggior parte dei problemi che dobbiamo affrontare sono di natura globale, ne consegue che potrebbero essere affrontati al meglio se fossimo in grado di condividere alcuni valori comuni", come "l'integrità, la solidarietà e l'equità".

  Si dovrà ricorrere, inoltre, alla geoingegneria (detta anche "ingegneria climatica"), che "consiste nell'intervenire deliberatamente e su larga scala nel sistema climatico terrestre per alterare o addirittura riparare il clima, riducendo o invertendo i processi che aggravano il cambiamento climatico. Questa idea ambiziosa che sarebbe sembrata incongrua se non inimmaginabile solo pochi decenni fa, è ora un'opzione seria, seppur radicale, per evitare una possibile catastrofe climatica".

  La maggior parte dei principali settori dell'economia europea dovrà essere modernizzata, "dall'energia ai trasporti, dall'industria manifatturiera al settore agro-alimentare, dall'edilizia al turismo". Le politiche di riforma fiscale, inoltre, "dovranno includere disposizioni che aumentino il ricorso alle tasse ambientali".

  Il cambiamento climatico, tuttavia, dovrà essere affrontato anche sul piano individuale: "Se vogliamo evitare una catastrofe climatica – spiegano gli Autori -, dobbiamo ridurre le emissioni a un ritmo molto più veloce di quanto ci siamo impegnati a fare finora, a livello nazionale, settoriale, aziendale e, naturalmente, personale. Questo significa che dovremo, come singoli individui, consumare, viaggiare e mangiare in modo diverso, cioè in modo molto meno intensivo a livello di emissioni di carbonio".

  La parola d'ordine (e al contempo "qualità imprescindibile"), quindi, è la "resilienza", intesa come "la capacità di prosperare anche in periodi di avversità e di riprendersi da circostanze difficili". Tale concetto dovrà integrare sempre più l'agenda politica, "con idee ambiziose e talvolta radicali su come promuoverla sia a livello economico sia a livello sociale".

  Tutto, insomma, dipende "dalla nostra volontà di attuare un cambiamento positivo. A sua volta, questa propensione dipende dalla nostra capacità collettiva di sviluppare un insieme di narrazioni che infondano speranza. La speranza è virale. Perderla equivale ad accettare il nostro destino e rinunciare a cambiare", concludono Schwab e Malleret.