Novità


Brandelli di Memoria nell'Italia in brandelli

tomasich memoria  L'Autore ha introdotto questo libro di appunti "disordinati" con il racconto dell'incontro fra due italiani di Mantova che si riconobbero italiani ancor prima della modesta celebrazione provinciale dell'Unità d'Italia del centocinquantenario del 1861 o anche del 2 giugno 1946. Erano allora a incontrarsi due poeti mantovani come Virgilio e Sordello, come sarebbe stato nel 1943 fra due maestri elementari e sindacalisti della terra di Romagna, Mussolini e Bombacci o, nel deprecato Ventennio, in Trinacria fra due maestri del pensiero siciliano come Pirandello e Gentile; o come sarebbe stato se...

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Da Pietroburgo a Mosca

piretto pietroburgo  L'afrore delle paludi su cui era sorta San Pietroburgo, mescolato a quello delle scale di servizio lungo le quali si affliggono i personaggi dostoevskiani, arriva fino ai vapori e alle esalazioni delle acque di fiumi e canali che minacciano la terra ferma nelle pagine simboliste di Andrej Belyj. All'incanto del gioco degli elementi che costella le pagine della letteratura pietroburghese Mosca risponde con il fascino sarcastico e fantasmagorico dei tiri mancini che il diavolo, sotto le mentite spoglie di Mago, gioca ai cittadini della capitale nel romanzo di Bulgakov. E poi atmosfere, spazi quotidiani e aulici...

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L'inizio della filosofia occidentale

gadamer inizio  L'inizio della filosofia occidentale, un tema affascinante, che da sempre ha impegnato la stessa filosofia e la storiografia filosofica, ci viene riproposto dalla viva voce di un grande maestro del pensiero contemporaneo, che non ha mai cessato di dialogare con gli antichi per comprendere il mondo moderno e il suo destino. Talete e Anassimandro, Parmenide e Anassagora, la cultura greca tra il VII e il V secolo rivivono in queste lezioni di Hans-Georg Gadamer. Egli li fa parlare attraverso i grandi interpreti, Platone e Aristotele, che ci hanno tramandato "l'inizio" e quelli che - come Hegel...

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Il canto del pane

varujan canto  Le ballate popolari non vengono cantate più. Oggi non sappiamo più bene che cosa sia la poesia: e quando la cerchiamo, definiamo come poesia qualsiasi cosa che non sia tecnica, pratica o scientifica. Ma dall'Oriente, dall'Oriente prossimo - dalla penna di Varujan, assassinato nel 1915, agli inizi dell'olocausto armeno - viene un "canto" che ridà alla poesia tutta la sua identità e la sua folgorante differenza dagli altri studi umanistici e dalle altre arti: "Il Canto del pane". L'opera del grande poeta armeno Daniel Varujan, qui tradotta integralmente per la prima volta in italiano, potrebbe essere...

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