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Questa importante opera di Florenskij - tradotta qui per la prima volta dal russo in italiano da Claudia Zonghetti - scritta nel 1906, ancora studente al terzo anno dell'Accademia Teologica di Mosca, non è mai stata attentamente esaminata, né quanto alle questioni ecclesiologiche qui trattate, né quanto al suo significato in relazione alle successive opere teologiche di padre Pavel. Si tratta di un vero e proprio "trattato"? che, a oltre un secolo dalla sua stesura, mantiene intatto il suo interesse, svelando un tesoro della riflessione ecclesiologica ancora sconosciuto per la cultura teologica...
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L'Italia e, più in generale, l'Europa si trovano oggi a vivere una fase di deindustrializzazione che le sta portando nell'alveo delle Società dei servizi, ormai dominanti nel mondo anglosassone. Ma l'ingresso del Bel Paese in tale mondo è reso difficile dalla mancanza di politici che sappiano affrontare il problema e dalla generale disinformazione dei cittadini. Sandro Gros-Pietro intervista Luigi Mazzella su questo tema e su molti altri ugualmente rilevanti per il nostro Paese, per l'Europa e per tutto il mondo occidentale: la tendenza a costituire, nei Paesi europei, grandi coalizioni politiche che...
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"Durante la prima guerra mondiale, ero una bambina, ma questo non vuol dire che fossi stupida e ho capito che c'era troppa gente che soffriva inutilmente. La pace non ha migliorato le cose perché non si può trattare qualcuno da nemico per anni e dire che si è superiori, più civili, migliori in tutto e per tutto e pensare poi di costruire dei buoni rapporti. Io, quando sentivo certi discorsi su come i francesi erano belli e buoni e i tedeschi bestiali e disumani, mi arrabbiavo. Nessuno è meglio di un altro. Nessun paese può fare da esempio. Nessuna civiltà è perfetta. C'è sempre qualcosa di sospetto...
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Vi è un profondo legame tra la "filosofia con il martello" di Friedrich Nietzsche e la produzione narrativa dello scrittore russo Fedor Dostoevskij. Attraverso l'analisi del sottosuolo e delle critiche tanto al determinismo positivista quanto all'idealismo, in questo testo ci si concentra sulla concezione di dialettica della libertà che i due autori condividono. La loro critica radicale dei valori tradizionali poteva condurre a una deriva nichilista; entrambi, però, rifiutano questo esito e ne confutano la necessità . La libertà autentica per i due autori non è infatti l'indifferenza del libero arbitrio infinito...
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