Novità


Intervista a Cosa Nostra
fanelli_cosanostra  Intervista a Cosa Nostra rappresenta un viaggio fulmineo ma in profondità all'interno della mafia. Di ieri e di oggi. Soprattutto, ha il merito di andare ben oltre i documenti giudiziari e di farci conoscere direttamente i protagonisti. In un'infaticabile corsa, Raffaella Fanelli è andata a cercarli tutti, o quasi. Vittime e carnefici, killer e pentiti, condannati tornati liberi e personaggi che sembravano ormai destinati all'oblio. L’autrice è una delle poche, o probabilmente l'unica giornalista, ad aver incontrato entrambi i figli di quelli che sono stati considerati i capi dei capi: Totò Riina e Bernardo Provenzano...
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Conservatori europei del Novecento
malgieri_conservatori  Il volume intende offrire un "assaggio" del pensiero conservatore plurale, eppure riconducibile ad una visione del mondo e della vita sostanzialmente unitaria, pubblicando alcune pagine tratte da opere note e meno note in grado di dare un'idea del movimento politico-culturale e dei temi ad esso afferenti per dimostrare la sua vitalità intellettuale che soprattutto in Italia non ha avuto molta fortuna. Far "parlare" i conservatori, una volta tanto, è un’occasione utile a fronte della pesante coltre di silenzio che su un'idea filosofica, politica ed etica grava a dimostrazione della povertà del conformismo culturale...
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Imperi n.31/2013
imperi31  “In un mondo di massima mobilità di merci e capitali sarebbe per nulla semplice - e forse anche ingiusto - pretendere l'immobilità delle persone. Ciò che, tuttavia, è doveroso segnalare è che mentre organismi e forum internazionali cercano affannosamente di regolare e agevolare il più possibile scambi commerciali e finanziari (anche i più arditi e "creativi"), pochi sono gli sforzi per disegnare schemi di collaborazione per un approccio alle migrazioni più in linea con tempi e contingenze economico-sociali. Perché, evidentemente, garantire accoglienza vuole dire mettersi contro...
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Historica n.45-46/2013

historica45-46  Baldovino IV quando fu eletto e coronato re di Gerusalemme, era lebbroso da cinque anni; e non ne aveva che quattordici. È per questo che i cronisti lo chiamano il Re Lebbroso e tutti gli storici sono unanimi nell'affermare che un regno, governato da un povero lebbroso, doveva necessariamente scomparire. Alla sua morte, invece, che sopravvenne quando egli toccava i ventiquattro anni, il regno era territorialmente intatto e il musulmano Saladino, che pure lo attaccava ininterrottamente da sette anni, non aveva potuto conquistarne neppure un metro. Questo giovane, eroico e infantile, patetico e...

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