Pio V. Storia di un Papa santo Stampa E-mail

Roberto de Mattei

Pio V
Storia di un Papa santo


Lindau, pagg.480, € 32,00

 

 demattei PioV Dopo la pubblicazione del suo fortunato libro "Il Concilio Vaticano II", Roberto de Mattei dedica questo saggio a uno dei pontefici più influenti della storia, San Pio V.

  L'inquisitore domenicano Michele Ghislieri salì al trono pontificio il 7 gennaio 1566 assumendo il nome di Pio V. Il suo pontificato durò sei anni e, durante questo periodo, si impegnò vigorosamente nella lotta contro i nemici della Cristianità che cercavano di minare l'autorità papale da ogni lato. Il Papa Pio V lavorò instancabilmente per applicare con rigore i dettami della Chiesa stabiliti durante il Concilio di Trento, dimostrandosi una figura estremamente cruciale nel suo tempo.

  Una delle principali sfide che affrontò Pio V fu il dilagare delle eresie in Europa e la crescita del protestantesimo e del calvinismo in diversi Paesi. Egli cercò in ogni modo di arginare questo fenomeno, stringendo alleanze con i sovrani cattolici dell'epoca e sostenendo attivamente il lavoro dell'Inquisizione. Monitorò attentamente l'ortodossia di imperatori, re, cardinali e ordini monastici, giungendo persino a scomunicare, il 25 febbraio 1570, Elisabetta I d'Inghilterra, "dichiarandola decaduta dal suo preteso diritto alla corona inglese; i suoi sudditi non erano legati dal giuramento di fedeltà verso di essa e sotto pena di scomunica non potevano prestarle obbedienza".

  Ma Pio V non si limitò a difendere la Cristianità da minacce esterne. Egli si adoperò anche per ristabilire numerosi aspetti della liturgia cattolica, contribuendo così a restaurare la sua sacralità e importanza all'interno della Chiesa. "Tutta la dottrina sulla messa del Concilio di Trento – scrive l'Autore - è racchiusa nella bolla Quo Primum di Pio V, che non introduce nulla di nuovo, ma restaura nella sua integrità il culto della Chiesa, sfigurato da protestanti e umanisti nei cinquant'anni precedenti". Inoltre, dalla "promulgazione del Messale Romano, nel 1570, il Rito Romano antico rimase sostanzialmente invariato per circa quattro secoli, sino alla riforma della Settimana Santa nel 1955-1956, che il futuro card. Ferdinando Antonelli definì «l'atto più importante nella storia della liturgia da S. Pio V ad oggi»".

  Secondo de Mattei, "La bolla di scomunica di Elisabetta I costituì la base e il presupposto di questa epopea missionaria e rappresenta una delle vette del pontificato di san Pio V".

  La sua influenza non si limitò solo all'ambito religioso, ma si estese anche a quello politico. In ottica anti-ottomana, Pio V favorì la costituzione della Lega Santa, un'alleanza militare tra il Papato, la Spagna di Filippo II e la Repubblica di Venezia. Questa alleanza si proponeva di contrastare l'espansione dell'Impero ottomano e difendere la cristianità. Uno dei momenti più celebrati del pontificato di Pio V fu la vittoria della flotta cristiana nella famosa battaglia di Lepanto nel 1571. Questo evento rappresentò uno dei più grandi trionfi nella storia delle battaglie navali nel Mediterraneo. "Pio V – spiega de Mattei - attribuì il trionfo di Lepanto all'intercessione della Vergine e ordinò che nelle Litanie Lauretane si aggiungesse l'invocazione: «Auxilium Christianorum, ora pro nobis», fissando al 7 ottobre una festa in onore di nostra Signora della Vittoria. Gregorio XIII, suo successore, istituì la festa della Madonna del Rosario e Clemente XI, nel 1716, dopo la vittoria del principe Eugenio di Savoia contro i turchi a Petervaradino, la estese a tutta la Chiesa".

  Dopo la pubblicazione del suo fortunato libro "Il Concilio Vaticano II", Roberto de Mattei si dedica ora a uno dei pontefici più influenti della storia, Pio V.

  "Pio V. Storia di un Papa santo" non è solo una biografia di Michele Ghislieri, ma anche un'attenta analisi dell'impatto che la sua azione, sia in ambito politico che religioso, ebbe sulla scena europea del tardo XVI secolo e sulla Chiesa nel suo complesso.

  Scrive, nella Prefazione, S. E. Mons. Athanasius Schneider (Vescovo Ausiliare di Astana): "Questo libro, che appare in un'epoca drammatica per la Chiesa e per la società intera, può essere di prezioso aiuto per comprendere alla luce del passato la crisi del tempo presente, e operare di conseguenza. Per agire abbiamo bisogno di modelli e i modelli per eccellenza sono i santi. Chi meglio di un santo papa come Pio V può indicare la giusta strada anche a chi ha, o avrà in futuro, le supreme responsabilità nella Chiesa?

  "Mi auguro che il libro di Roberto de Mattei abbia la diffusione che merita e faccia del bene alle anime, incoraggiandole a rimanere fedeli alla Chiesa e a combattere per il Regno di Gesù e di Maria nel tempo e nell'eternità".