Officina Einaudi. Lettere editoriali 1940-1950 Stampa E-mail

Cesare Pavese

Officina Einaudi. Lettere editoriali 1940-1950

Einaudi, pagg.XXVIII-431, Euro 22,00

 

officina_einaudi.jpg  IL LIBRO - Pavese è stato il prototipo dell'editore postmoderno. Nel suo lavoro per l'«officina Einaudi» ha espresso un'idea di cultura allora decisamente anticonformista: una cultura poco ideologica, senza timori di scorrettezza politica, inclusiva e non illuministicamente distintiva.

  Nascono così i Millenni, con antichi e contemporanei allineati orizzontalmente, nasce così la collana viola, con la prima traduzione italiana del «reazionario» Jung, nasce così la sua idea di pubblicare nella stessa collana Il capitale di Marx, Le mille e una notte e la Bibbia, suscitando scandalo fra gli altri einaudiani.

  Le sue lettere a Giulio Einaudi e ai principali consulenti della casa editrice, raccolte insieme per la prima volta con la presenza di numerosi inediti, permettono di vedere da vicino i suoi percorsi editoriali e il suo «mestiere» di pubblicare libri, meno angosciante ma non meno faticoso ed emozionante di quello di vivere.

  Le lettere di Pavese raccolte in questo volume sono indirizzate a Mario Alicata, Felice Balbo, Norberto Bobbio, Giulio Einaudi, Natalia Ginzburg, Antonio Giolitti, Massimo Mila, Carlo Muscetta, Giaime Pintor, Franco Venturi, Elio Vittorini.

 

  DAL TESTO - "Caro Pintor,

  "il tuo invito ai libri proibiti, da riprendere, non ci trova sprovvisti. Già da qualche giorno ci stavamo pensando.

  "Per Schmitt va bene, ma ricordi che l'editore non ha mai risposto? 

  "Per la «debole collezione di Paesi tuoi» disponi pure per Kerst e per Jünger (affidalo a chi vuoi). Quanto alla Nausée, ci vorrebbe il testo. Ce l'hai?

  "L'età vittoriana di G. K. Chesterston mi pare piuttosto un saggio. Non l'avreste da mandarmi? Benissimo per Vathek. Lo attendo, benché sappia che non verrà mai.

  "Per Tarlé, siccome oggi Venturi parte per Roma, decidetelo voi. Per bocca mia la Casa madre vi delega alla cosa. Giolitti non c'è ed Einaudi corre il Piemonte in cerca di sedi. Se vi pare da farsi, accordatevi con Calandra e comunicateci i termini del contratto: noi gli faremo la lettera d'impegno.

  "Quanto all'opuscolo G.L. di Calogero, di' a Muscetta che è nelle mani di Ginzburg (che ha il morbillo), di più non so".

 

  L'AUTORE - Cesare Pavese (S. Stefano Belbo, Cuneo 1908 - Torino, 1950), prima direttore della rivista Cultura e assiduo traduttore di autori americani, è stato poi l'anima della Casa editrice Einaudi nei suoi primi 17 anni di storia, sia come redattore che come autore. Tutte le sue opere sono state pubblicate da Einaudi e vengono continuamente ristampate. Negli ET sono presenti: Paesi tuoi, Feria d'agosto, Il compagno, Dialoghi con Leucò, La casa in collina, Il carcere, Prima che il gallo canti, La luna e i falò, Fuoco grande (con Bianca Garufi), Il mestiere di vivere, Notte di festa, La bella estate, Il diavolo sulle colline, Tra donne sole, La spiaggia, Vita attraverso le lettere, Le poesie, Tutti i racconti e il volume I capolavori.

 

  INDICE DELL'OPERA - Un editore d'eccezione, di Franco Contorbia - Nota al testo - Tavola delle abbreviazioni - 1940-1941 - 1942 - 1943-1944 - 1945-1946 - 1947-1948 - 1949-1950 - Indice dei nomi