Il Taccuino segreto Stampa E-mail

Cesare Pavese

Il Taccuino segreto
A cura di Francesca Belviso
con una testimonianza di Lorenzo Mondo e introduzione di Angelo D'Orsi


Nino Aragno Editore, pagg.CXXVI-118, € 25,00

 

pavese taccuino  IL LIBRO – A settant'anni dalla scomparsa di Cesare Pavese, lontani ormai i clamori suscitati dalla prima segnalazione sulle pagine culturali del quotidiano «La Stampa» nel 1990, viene infine presentata in volume l'edizione del Taccuino segreto dello scrittore torinese. Curata da Francesca Belviso, corredata di una introduzione dello storico della cultura Angelo d'Orsi, arricchita della testimonianza inedita dello scopritore, Lorenzo Mondo, nonché di un saggio della curatrice, l'edizione permette infine di inserire a pieno titolo questo scritto nella biografia intellettuale pavesiana. La ricostruzione della genesi scrittoria del Taccuino, redatto in uno dei periodi più tormentati del percorso esistenziale di Pavese, induce a contestualizzare questa scrittura diaristica e offre una chiave di lettura per la comprensione di alcuni dei frammenti più problematici dal punto di vista ideologico. Una opportuna antologia degli articoli usciti all'indomani della pubblicazione sulla « Stampa » fornisce un campione delle reazioni più vive espresse da coloro che ebbero Pavese come sodale e definisce il contesto storico del dibattito. Nell'appendice documentale, la pubblicazione delle immagini del block notes di 29 fogli permette infine di allontanare ogni dubbio sull'autenticità del documento. La prima edizione del Taccuino segreto di Pavese sembra dunque imporsi come un'operazione doverosa e necessaria, a trent'anni esatti dalla scoperta dell'inedito, poiché fornisce un tassello fondamentale al ritratto di un autore che ancora oggi sembra oscillare tra la figura dell'idolo inviolato e quella del mito infranto.
  "Il Taccuino segreto – scrive Lorenzo Mondo -, qualunque fosse l'uso che intendesse farne, doveva mordere nella coscienza di Pavese. Non placata da certe adesioni, tra volontaristiche e strumentali, alla politica, da una incerta, oscillante militanza nelle file del Pci. Sta di fatto che Pavese sente la necessità di esorcizzare quel tarlo, di cancellare, non fisicamente, ma con un'altra scrittura, quelle pagine che reputa vergognose. Di cui nessuno sa, ma restano impresse a lungo nella sua memoria. Tanto che riuscirà a liberarsene con La casa in collina, scritto tra il 1947 e il 1948. È il più autobiografico dei romanzi pavesiani, senza che questo nuoccia alla sua felicissima resa poetica."

  DAL TESTO – "Gli intellettuali hanno contato troppo nella vita italiana. Essi sono vili, litigiosi, vanitosi. Bisogna tornare allo Stato, alle personalità politiche, superiori a quelle della cultura. Dicono che sarebbe barbarie, ma non è vero. Sarebbe ordine."

  L'AUTORE – Cesare Pavese (1908-1950) è stato scrittore, poeta, traduttore e critico letterario italiano. È considerato uno dei maggiori intellettuali italiani del XX secolo.

  I CURATORI - Francesca Belviso dottore di ricerca in Études italiennes all'Università Sorbonne-Nouvelle Paris 3 con una tesi sull'influenza del pensiero di Nietzsche nella teoria e prassi della poetica pavesiana, è docente di Lingua e cultura italiana all'Università di Picardie Jules Verne (Amiens). Specialista della storia dei gruppi intellettuali e movimenti culturali europei della prima metà del Novecento, ha pubblicato contributi in varia sede.
  Lorenzo Mondo giornalista, saggista, ex vicedirettore di «La Stampa» e oggi opinionista e critico letterario dello stesso quotidiano, studioso dell'opera di Fenoglio e Pavese, ha pubblicalo i romanzi "I padri delle colline" (1988), "Il passo dell'unicorno" (1990) e "Il Messia è stanco" (2000).

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Angelo d'Orsi - Pavese perduto e ritrovato, di Lorenzo Mondo - Ritratto in chiaroscuro. Riflessioni sul Taccuino segreto di Pavese, di Francesca Belviso - Nota al testo - Il Taccuino segreto - Articoli di stampa - Appendice documentale – Ringraziamenti - Indice dei nomi