Gli ultimi soldati del re Stampa E-mail

Eugenio Corti

Gli ultimi soldati del re

Ares, pagg.320, Euro 18,00

 

corti_ultimi-soldati.jpg IL LIBRO - Gli ultimi soldati del re d'Italia sono quelli che dal 1944 al 1945, inquadrati nell'esercito regolare, hanno combattuto insieme con gli "Alleati" contro i tedeschi. Non con odio, ma spinti da senso del dovere, amore per la patria, desiderio di finire al più presto una guerra che lacerava i corpi e le coscienze. La storia di questi uomini, negli annali dell'Italia ufficiale, occupa un ruolo minore: fin qui si è preferito proporre, o anche imporre, la storia parallela della resistenza partigiana. E' una delle ragioni per cui, con Gli ultimi soldati del Re, Eugenio Corti coglie ancora una volta di sorpresa il panorama storico e narrativo italiano. Già vi era riuscito nel 1983 con Il cavallo rosso: il grande romanzo "cattolico", rispettoso della storia ma non dei miti elaborati dagli storici, italiano ma internazionale, corale e felice nel dipingere i singoli.

  Gli ultimi soldati del re è una sorpresa analoga. Era ancora tutta da raccontare la storia delle emozioni e dei sentimenti che si manifestavano in quanti - soldati, fra i quali l'Autore, e civili -, anziché polemizzare con le autorità legittime, si diedero in ogni modo da fare per uscire dalla sconfitta e dal caos.

  Gi ultimi soldati del re: la grande narrativa illumina la verità della storia.

 

  DAL TESTO - “Ne venivano spesso, aleggiando, a posarsi sui bordi di terra smossa della nostra trincea,forse per suggerne l'umidità.Un pomeriggio ne arrivò una particolarmente bella:era nero-velluto,striata di fuoco,con macchie bianche.La mia attenzione fu attirata dalla leggiadria di quei colori,i quali - mi resi conto - non erano disposti a caso:anzi,anche un grande pittore,soltanto in un momento di particolare grazia avrebbe saputo comporli con tanta arte.

  “La considerai attento:quanto a lei,certo,non era così per propria scelta,non sapeva nemmeno di essere una farfalla,non se ne accorgeva. Nemmeno di esistere si accorgeva:esisteva e basta,e ferma sul bordo di terra della trincea,muoveva ritmica le ali,come uno che respiri nel sonno,inconsciamente lieta del miracolo grande dell'estate di cui faceva parte. Quando però, di lì a poco, ne comparve un'altra della stessa specie, la farfalla si alzò in volo e prese a volteggiarle intorno, mostrando si sarebbe detto con intenzione all'altra i propri colori, ostentandoli, nascondendoli, ostentandoli di nuovo con somma grazia, come una provetta attrice.

  “Insetto, concretamento di qualcosa che la trascendeva infinitamente, anche lei come noi. Specchio – minimo come il luccichio di un granello di sabbia al sole - della gioia e del colore che stanno nella mente di Dio. Una farfalla, mi resi improvvisamente conto, basterebbe da sola a dimostrare l'esistenza di Dio".

 

  L'AUTORE - Eugenio Corti, che nel 2000 ha ricevuto il premio internazionale «Al merito della cultura cattolica», è nato e vive in Brianza. Sue opere di narrativa: I più non ritornano (1947, dodicesima edizione Mursia 1998), tradotto in americano, in corso di traduzione in francese; Gli ultimi soldati del re (1951, quinta edizione Ares 1999); Il cavallo rosso (1983, diciannovenima edizione Ares 2005), tradotto in spagnolo, francese, americano, lituano, romeno e giapponese. Opere di saggistica: Processo e morte di Stalin (1962, quinta edizione Ares 1999), tradotto in russo, polacco e francese; Il fumo nel tempio (1996, terza edizione Ares 2001). Infine i «racconti per immagini»: La terra dell’indio (seconda edizione Ares 1999) e L’isola del Paradiso (seconda edizione Ares 2000). Alle opere di Corti è dedicato il brillante volume-intervista Parole scolpite (I giorni e l’opera di Eugenio Corti) di Paola Scaglione (Ares 2002).

 

  INDICE DELL'OPERA - Parte prima. Giugno 1944: col ‘Corpo italiano di liberazione’ in Abruzzo; entrata in Chieti – Parte seconda. Rievocazione: l’armistizio dell’8 settembre 1943 a Nettunia, dissoluzione dell’esercito; peregrinazione in Lazio, Abruzzo e Molise; passaggio del fronte tedesco-inglese; i ‘campi di riordinamento’ in Puglia; si costituisce il ‘Corpo di liberazione’: fine della rievocazione – Parte terza. Estate 1944: prosegue l’avanzata del ‘Corpo’ in Abruzzo; avanzata nelle Marche; liberazione di Macerata, battaglia di Filottrano e del Musone; nelle retrovie a riposo – Parte quarta. Discesa del ‘Corpo di liberazione’ al sud per il riequipaggia mento con materiali inglesi; Roma 1944, le rovine di Cassino, Napoli 1944; l’inverno nel beneventano – Parte quinta. Marzo 1945: di nuovo al fronte sulla ‘linea gotica’; battaglia per Bologna, fine della guerra; Milano dopo la liberazione; di presidio al confine tridentino