Ombre rosse Stampa E-mail

Giorgio Ferrari

Ombre rosse. Il caso Rosenberg e la guerra fredda

La vita felice, pagg.189, Euro 16,00

 

ferrari_ombrerosse  IL LIBRO - Il 29 agosto 1949, nella distesa di Semipalatinsk, l'Unione Sovietica sperimenta la sua prima bomba atomica, una copia perfetta di Fat Man, l'ordigno americano lanciato su Nagasaki il 9 agosto 1945. Da quel giorno gli Stati Uniti perdono il loro primato nucleare e la presunzione di invulnerabilità: è uno choc che attraversa tutto il Paese, mentre il presidente Truman, il Pentagono, i servizi segreti si domandano come sia potuto accadere, chi può aver trafugato e trasmesso ai russi i piani dell'arma nucleare. Due anni dopo i presunti colpevoli sono alla sbarra davanti a un tribunale di New York: Julius ed Ethel Rosenberg, Anatoli Yakovlev, David Greenglass, Morton Sobell. Ma è soprattutto sui primi due che l'America si dividerà, su quella coppia un po' dozzinale di ebrei senza fortuna che sembrano aver cambiato da soli il corso della Storia. Finiranno dopo anni di processo sulla sedia elettrica. Vittime innocenti, secondo molti, spie perfette secondo l'FBI.

  DAL TESTO - "New York City. Al numero 170 di Central Park West fra la 76° e la 77° c'è la New York Historical Society, uno dei musei più belli e insieme meno frequentati di Manhattan. Al piano superiore c'è una piccola porzione riservata all'affaire Rosenberg. Le reliquie - come chiamarle altrimenti: remains? - sono quasi stucchevoli nella loro disadorna efficacia: una cassettina nella quale Julius Rosenberg raccoglieva le offerte per i giornali comunisti e per i repubblicani spagnoli, la Remington nera su cui Ethel Rosenberg trascriveva i rapporti che Mosca avrebbe letto con distratta sufficienza ma che le costarono la sedia elettrica, le foto segnaletiche a grandezza naturale scattate dall'FBI dei due coniugi incarcerati e accusati di cospirazione, e poi, sì, certo, la sedia elettrica su cui morirono entrambi; non quella originale, una simile, ma che differenza può fare? Bastano gli occhi, lo sguardo di questi due sciagurati, venuti fuori dal Lower East Side e mai approdati neppure per sbaglio alla soglia del sogno americano, rispediti indietro nel tunnel della pena capitale, come tanti immigrati venivano rimandati a mare per una malattia degli occhi, per una dentatura incompleta, per simple-mindedness".

  L'AUTORE - Giorgio Ferrari è nato a Milano, dove vive e lavora. Per i tipi di La vita felice ha pubblicato Le cinque giornate di Radetzky (2008). 

  INDICE DELL'OPERA - Prologo - Parte prima. Paure - La fine dell'innocenza - Red Scare - Julius ed Ethel - L'accusa - La difesa - Parte seconda. Giudizi - la sentenza - Gli appelli - Ultimi fuochi - Electrocution - Parte terza. Capovolgimenti - Ombre rosse - Epilogo - Bibliografia