Il pensiero politico occidentale Stampa E-mail

Giorgio Galli

Il pensiero politico occidentale. Storie e prospettive

Baldini Castoldi Dalai editore, pagg.470, Euro 20,00

 

galli_pensiero  IL LIBRO - All’inizio del terzo millennio, il pensiero politico occidentale si trova di fronte a due posizioni. Una parte dei suoi rappresentanti ritiene che la democrazia abbia sempre funzionato bene e che continuerà a funzionare bene in futuro, come modello da proporre all’intero pianeta. Un’altra parte, invece, ritiene che tale modello, pur avendo raggiunto grandi risultati nel migliorare il livello di vita e garantire i diritti, sia attualmente in difficoltà. Per due ragioni: perché i cittadini controllano poco e male il potere politico, e sono schiavi di quello economico (come dimostra la storia degli ultimi due secoli, sino alla crisi attuale); e perché i fattori razionali ne hanno emarginati altri, propri del nostro patrimonio collettivo (emozioni, archetipi, antichi saperi). Questo libro si colloca nella corrente di pensiero che sottolinea le difficoltà. Racconta come siamo giunti a una situazione critica, nel corso dei millenni, con uno sviluppo iniziato con Erodoto per giungere a Rawls, Bauman, e Beck. Questa situazione critica ci pone di fronte a un bivio, che il maggior politologo dello scorso secolo, lo statunitense Robert Dahl, pone in questi termini: la democrazia dei nostri successori non sarà quella dei nostri predecessori; cambierà comunque. O evolverà verso una maggiore partecipazione dei cittadini al controllo del potere (politico ed economico); o subirà una involuzione sempre più oligarchica, con il potere esercitato da esigue minoranze, sempre più ridotte. Una puntuale ricostruzione storica permette all’autore di chiarire perché ritenga preferibile la prima soluzione. La stessa ricostruzione ne suggerisce la possibilità e, nel contempo, indica le direttrici lungo le quali tale possibilità possa realizzarsi, migliorando il funzionamento di quelle istituzioni democratiche nate dalla rivoluzione scientifica che sono l’orgoglio della cultura occidentale.

  DAL TESTO - "Proprio questo sviluppo unidirezionale era contestato da Solzenicyn. Il grande scrittore si trasformava in pensatore politico, in Come ricostruire la nostra Russia? proponeva per il post-comunisrno un progetto costituzionale che escludeva il suffragio universale (basilare per la liberaldemocrazia), salvo, forse, che per i referendum. Il potere veniva distribuito tra autonomie locali che si richiamavano agli zemsvo, già esistenti in periodo zarista, e un potere legislativo centrale con un forte esecutivo. L'economia di mercato e il capitalismo erano visti con diffidenza, se non con aperta ostilità. La Russia avrebbe dovuto escludere ogni aiuto all'estero e anche alle economie delle repubbliche periferiche più deboli, per le quali Solzenicyn non escludeva il distacco da una nazione slava, comprendente anche la Russia Bianca e l'Ucraina (grandi e piccoli russi).
  "Nello scritto è evidente l'ascendenza dalle dottrine politiche sinteticamente definite del panslavismo. Il confronto tra la prosa di Fukuyama e quella dello scrittore russo mette in luce ancor più chiaramente le contrapposte posizioni di filosofia politica.

  "Il primo riprende in forma più attenuata la sua concezione della unidirezionalità della storia, dopo aver prospettato il rischio del thymos, il senso di stima che l'uomo ha di sé e la richiesta che venga riconosciuto: «Se un domani la noia della pace e della prosperità porterà gli uomini a cercare nuove lotte e nuove sfide timotiche, c'è il rischio che le conseguenze siano ancora più terribili. Oggi abbiamo infatti armi nucleari ed ordigni per distruzioni di massa capaci di uccidere in maniera istantanea ed anonima milioni di persone»".


  L'AUTORE - Giorgio Galli, politologo e saggista, ha insegnato per molti anni Storia delle dottrine politiche all’Università Statale di Milano. Ha condotto ricerche per la Fondazione Agnelli, l’Istituto Cattaneo del Mulino ed è stato consulente della Commissione stragi negli anni 1994-95. Tra i suoi ultimi libri ricordiamo: Hitler e il nazismo magico, I partiti politici italiani (1943-2004), Il prezzo della democrazia, e per BCDe, Piombo rosso (2004), Enrico Mattei: petrolio e complotto italiano (2005), Il decennio Moro-Berlinguer (2006), Storia del socialismo italiano (2007), I partiti europei (2008), Stalin e la sinistra: parlarne senza paura (2009).

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione - l. La democrazia greca e l'impero romano (La democrazia greca - Platone: utopia e realismo - Lo Stato misto di Aristotele - I partiti, la rappresentanza, le donne - Roma tra repubblica e principato) - 2. Il sacro romano impero e la res publica cristiana (Le origini del pensiero politico medievale - La sfida minoritaria: il movimento gnostico - Il pensiero politico dal XIII al XV secolo - 3. L'età di Machiavelli e Lutero - La rivoluzione nel pensiero politico - La Riforma - La cultura alternativa: assimilazione e repressione - Jean Bodin e la sovranità) - 4. Le regole del gioco da Hobbes a Hume (Il Leviatano di Hobbes - Locke e i principi del liberalismo - Hume e la critica del giusnaturalismo) - 5. Le regole mancate da Grozio a Comte (Grozio, Pufendorf e i limiti del convenzionalismo - Kant pensatore politico - Da Kant a Hegel - La contrapposizione conservazione-progresso - Le regole mancate nella dinamica sfida-risposta) - 6. La sovranità tra Montesquieu e Rousseau (Da Naudé a Montesquieu - Montesquieu e lo spirito delle leggi - I contributi dell'Illuminismo - Jean-Jacques Rousseau) - 7. Il liberalismo da Burke a Weber (Burke, Paine e il liberalismo inglese - Il liberalismo francese - Il liberalismo italiano, da Vico a Croce - Max Weber) - 8. La critica marxista (Marx e il pensiero politico - La verifica storica) - 9. Le teorie elitiste (La legge della diseguaglianza - L'elitismo autoritario - Le teorie razziste - Teorie elitiste e fascismi storici - La componente esoterica) - 10. Le dottrine politiche negli Stati Uniti e in Russia (Il neo-contrattualismo: John Rawls - Il pensiero politico in Russia - Post-comunismo e slavismo) - 11. Democrazia rappresentativa e partiti (L'evoluzione del concetto di partito - I partiti di massa europei - Funzione dei partiti e democrazia rappresentativa) - 12. Fine XX secolo (La politica spettacolo - La poliarchia di Dahl - Norberto Bobbio - Raymond Aron - Le prospettive) - 13. Una democrazia di subordinati? (Derrida al femminile - Il minipopulus - Lipset e Sartori - La società complessa - Democrazia deliberativa?) - 14. Le possibilità della tecnologia (Rawls, comunitari e libertari - Liberalismo e democrazia - La lingua e l'informatica - Dibattito telematico in Italia) - 15. «Big players» e antichi saperi (Filosofia e alchimia - Galimberti e l'astrologia - Un Cartesio diverso) - 16. L'avvenire - Note - Indice dei nomi