Lo Stato fascista. Le basi sindacali e corporative |
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Francesco Perfetti Lo Stato fascista. Le basi sindacali e corporative Le Lettere, pagg.456, Euro 32,00
DAL TESTO – “I primi importanti provvedimenti di rilevanza costituzionale – provvedimenti-quadro atti a delimitare i muri portanti o le aree confinarie del nuovo edificio costituzionale - furono la legge sulle attribuzioni e prerogative del capo del governo primo ministro segretario di Stato (1925) e la legge sulla facoltà del potere esecutivo di emanare norme giuridiche (1926). La prima sanciva la preminenza dell'esecutivo: creando la figura del «capo del governo primo ministro segretario di Stato» in sostituzione del presidente del Consiglio, primus inter pares, svuotava il principio di collegialità, alterava i rapporti fra i ministri e segnava la fine del sistema costituzionale-parlamentare, sostituito da un sistema inedito, solo in prima approssimazione assimilabile, come qualcuno sostenne all'epoca, al cancellierato germanico. Spirito e lettera della legge corrispondevano bene all'ottica autoritario-conservatrice perché il rafforzamento dell'esecutivo avveniva a danno delle istituzioni parlamentari e non della Corona. Non a caso Rocco avrebbe ribadito il principio «che il governo del Re è emanazione del potere regio e non già del Parlamento e deve godere la fiducia del Re». La seconda legge attribuiva poteri enormi all'esecutivo conferendo al governo, in alcuni campi, la possibilità di surrogare il Parlamento. Illustrandone la ratio, Rocco disse che il principio di separazione dei poteri, fondamentale nell'ordinamento dello Stato moderno, non era, nella prassi degli Stati civili, né assoluto né inderogabile perché funzioni amministrative erano in realtà affidate a organi del potere giudiziario e funzioni legislative a organi amministrativi, cioè al potere esecutivo.” L’AUTORE – Francesco Perfetti, professore ordinario di storia contemporanea e di storia delle relazioni internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche della Luiss-Guido Carli di Roma è anche capo del servizio storico del Ministero degli Affari Esteri. Direttore della rivista «Nuova Storia Contemporanea» è autore di numerosi libri fra i quali, nelle nostre edizioni, Assassinio di un filosofo. Anatomia di un omicidio politico (Premio Hemingway, Premio Tarquinia Cardarelli), Parola di Re (Premio Giosue Carducci-La Versiliana), La repubblica (anti)fascista. INDICE DELL’OPERA – Introduzione – Parte prima. Il fascismo. Origine ed evoluzione - I. Le origini del fascismo - II. La fase «liberale» del fascismo (1922-1925) - III. La fase della costruzione del regime (1925-1929) - IV. Lo Stato corporativo e la politica di potenza (1929-1936) - V. La crisi del regime (1936-1943) - VI. La repubblica sociale italiana - VII. Il fenomeno fascista e le sue interpretazioni – Parte seconda. Le basi sindacali e corporative del fascismo – I. Il sindacalismo fascista fino all'inizio degli anni '30 (1. Le origini del sindacalismo fascista - 2. Il dibattito sul sindacalismo nazionale - 3. Il sindacalismo fascista fino alla marcia su Roma - 4. Il «sindacalismo integrale» e il suo fallimento - 5. Il dibattito sulla natura e sul ruolo del sindacato - 6. Sindacalismo integrale e trasformazione dello Stato - 7. I difficili rapporti fra sindacati e industriali - 8. I «Soloni» al lavoro - 9. Il patto di Palazzo Vidoni - 10. Tra sindacalismo e corporativismo - 11. La legge sindacale - 12. La Carta del Lavoro - 13. Stato corporativo o Stato fascista? - 14. Lo sbloccamento dei sindacati - 15. Il Consiglio Nazionale delle Corporazioni) - II. La «corporazione proprietaria» - Parte terza. Teorici dello Stato sindacale e corporativo – I. Dal sindacalismo rivoluzionario al corporativismo (1. La formazione culturale e politica - 2. Soggiorno in Svizzera - 3. «Pagine Libere» e la polemica contro il riformismo - 4. Mussolini, Olivetti e il sindacalismo rivoluzionario - 5. Nazionalisti e sindacalisti rivoluzionari - 6. Interventismo rivoluzionario - 7. L'Unione Italiana del Lavoro - 8. Sindacalismo rivoluzionario e fiumanesimo - 9. Verso il fascismo dopo il delitto Matteotti - 10. Dalla commissione dei Soloni allo «sbloccamento» dei sindacati - 11. La riforma della rappresentanza politica) - II. Sergio Panunzio: il fondamento giuridico del fascismo (1. Tra socialismo e sindacalismo - 2. Il socialismo giuridico - 3. Sindacalismo e anarchismo - 4. Diritto e autorità - 5. Di fronte alla guerra - 6. La guerra giusta - 7. Sindacalismo nazionale e «doppia rappresentanza» - 8. La polemica con Angelo Oliviero Olivetti - 9. Lo Stato di diritto - 10. Tra Italo Balbo e Benito Mussolini - 11. Lo Stato sindacale - 12. Lo Stato fascista come Stato sindacale - 13. Discussioni sul corporativismo - 14. Il sentimento dello Stato - 15. L'economia corporativa come «economia mista» - 16. La riforma dei codici) - Indice dei nomi
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