Marx e il bilancio storico del Novecento Stampa E-mail

Domenico Losurdo

Marx e il bilancio storico del Novecento

La Scuola di Pitagora, pagg.406, Euro 20,00

 

losurdo_marx  IL LIBRO – Additato dall'ideologia dominante come principale responsabile delle degenerazioni totalitarie novecentesche, a sinistra Marx è spesso difeso da chi lo vorrebbe totalmente estraneo alla vicenda storica iniziata nel '17. In questo modo, però, ben poco si comprende sia della disfatta del socialismo reale ad Est, sia della lezione del grande pensatore rivoluzionario. Radicalmente diverso è il percorso suggerito da questo libro: la demistificazione delle letture ideologiche del Novecento, un'indagine che ribadisce la carica liberatoria della rivoluzione d'Ottobre senza tacere dei limiti anche teorici emersi negli sviluppi successivi, la denuncia del carattere quanto mai aggressivo assunto oggi, con la globalizzazione, dall'imperialismo statunitense. Tutto ciò procede di pari passo con una rilettura di Marx ed Engels che depura la loro teoria degli elementi di utopismo astratto, riproponendola così nuovamente come stimolo per un movimento di emancipazione all'altezza delle sfide odierne.

  DAL TESTO – “Insostenibile sul piano storico, la tesi in questione si spiega tuttavia agevolmente con la tradizione che è alle sue spalle: essa rinvia al primo conflitto mondiale e alla pretesa dei nemici occidentali degli imperi centrali, ma alleati dell'impero zarista, di presentarsi come i campioni della causa della democrazia. Tale motivo di fondo dell'ideologia della guerra dell'Intesa viene ora spinto sino alle estreme conseguenze: si direbbe che, in un conflitto in cui è coinvolto un paese democratico, quest'ultimo non può mai essere considerato l'aggressore o il colpevole. A questo punto, non c'è più spazio per il dubbio: l'intervento in Indocina, prima francese e poi americano, l'avventura a Suez, nel 1956, di Francia (sotto la direzione del socialista riformista Guy Mollet), Inghilterra e Israele, e, procedendo a ritroso, le guerre dell'oppio e le innumerevoli altre, infami, avventure coloniali, tutto ciò va messo sul conto dei paesi barbari e dispotici che tali spedizioni o operazioni di polizia internazionale hanno provocato già in virtù della loro barbarica arretratezza, non certo dei paesi liberal-democratici dell'Occidente. Non a caso, la trionfale guerra contro l'Irak, e l'ideologia che l'ha accompagnata, ha guarito gli USA dalla sindrome del Vietnam e l’Occidente da ogni complesso di colpa per il suo passato coloniale”.

  L’AUTORE – Domenico Losurdo è ordinario di Storia della filosofia presso l’Università degli Studi di Urbino. Tra le sue pubblicazioni, spesso tradotte in più lingue, ricordiamo: Democrazia o bonapartismo. Trionfo e decadenza del suffragio universale (Bollati Boringhieri, 19972); La comunità, la morte, l’Occidente. Heidegger e l’“ideologia della guerra” (Bollati Boringhieri, 20012); Il revisionismo storico. Problemi e miti (Laterza, 20025); Nietzsche, il ribelle aristocratico (Bollati Boringhieri, 20042); Controstoria del liberalismo (Laterza, 20063); Il linguaggio dell’Impero. Lessico dell’ideologia americana (Laterza, 20072); Stalin. Storia e critica di una leggenda nera (Carocci, 2008).

  INDICE DELL’OPERA - Fonti e ringraziamenti - Avvertenza - Parte prima: Tradizione liberale e «barbara discriminazione tra le creature umane» - I. Marx, la democrazia e la costruzione storica del concetto universale di uomo (1. «Diritti sociali ed economici» e rivoluzione d’Ottobre - 2. La critica marxiana della società liberal-borghese e la sua efficacia storica - 3. Liberalismo e «teodicea della felicità» - 4. Lavoratori salariati, strumenti di lavoro e «macchine bipedi» - 5. Marx critico dell’olismo liberale - 6. I «fanciulli», i «barbari» e la tradizione liberale - 7. Neo-liberismo e Nuova Destra) - II. Tradizione liberale, libertà e logica dell’esclusione (1. «Libertà negativa» e tradizione liberale - 2. Libertà negativa e positiva: politica ed economia - 3. Marx, Engels e la libertà negativa - 4. La logica dell’esclusione - 5. Apparato militare, stato d’eccezione e dittatura - 6. Il conflitto delle libertà) - Parte seconda: «Barbara discriminazione tra le creature umane» e Prima guerra del Golfo - III. Dall’interventismo coloniale all’«interventismo democratico» (1. Un silenzio rivelatore - 2. Occidente liberale, Crociata e petrolio - 3. Gli esclusi dai buoni sentimenti e dalle regole del gioco dell’Occidente - 4. Tradizione liberale, regole del gioco e logica dell’esclusione: una polemica con Bobbio) - IV. Tradizione liberale, colonialismo e battesimo del fuoco della sinistra «riformista» (1. Riformismo e interventismo democratico - 2. Il riformismo e la guerra libica - 3. Il riformismo e la prima guerra del Golfo) - Parte terza: Marx e la storia del Novecento - V. Marx e la storia del totalitarismo (1. Tradizione liberale e istituzioni totali - 2. Mobilitazione totale, totalismo, totalitarismo - 3. Rivoluzione d’Ottobre e «complotto ebraico-bolscevico» - 4. Seconda guerra dei Trent’anni e totalitarismo - 5. Totalitarismo e «democrazia “sociale” o totalitaria») - VI. Democrazia socialista o estinzione dello Stato? Il dilemma della Rivoluzione d’ottobre (1. Anarchismo, meccanicismo e totalitarismo - 2. Gramsci e la critica della tesi dell’estinzione dello Stato - 3. Marx, Engels e lo Stato - 4. Potere politico e amministrazione - 5. Lenin, la denuncia dell’imperialismo e la costruzione del socialismo - 6. «Stato etico», «società regolata» e comunismo - 7. Anarchismo e subalternità al liberalismo - 8. Una serie di bilanci errati e fuorvianti) - VII. Marx, la questione nazionale e coloniale e il «socialismo reale» (1. Questione nazionale e rivoluzione - 2. La tentazione dell’esportazione della rivoluzione - 3. Marx, Engels e la teoria borghese dell’esportazione della rivoluzione - 4. Lenin e le guerre di liberazione nazionale contro il socialismo - 5. Trotskij, Stalin, Breznev - 6. Esportazione della rivoluzione e industrializzazione forzata - 7. Oblio della questione nazionale e disfatta del socialismo - 8. Bilancio critico e autocritico o ritorno all’utopia? - 9. Questione nazionale e internazionalismo - 10. Aspetti nuovi della questione nazionale) - VIII. Dopo il diluvio: il mitico ritorno a Marx (1. Il sofisma di Talmon - 2. Marx dinanzi al tribunale speciale della borghesia liberale - 3. L’auto-inganno di Narciso - 4. L’anima bella e il profeta - 5. L’impossibile ritorno ad un autore critico della filosofia dei ritorni - 6. Coscienza critica e dogmatismo - 7. Teratologia e bilancio storico - 8. Il «giustificazionismo», la rivoluzione francese e quella d’Ottobre - 9. La necessaria autocritica del marxismo «orientale» e «occidentale») - IX. Filosofia della storia contra morale? (1. Filosofia della storia hegeliana e Manifest Destiny - 2. Etica e filosofia della storia: plurale e singolare - 3. Etica, filosofia della storia e violenza - 4. Conflitto e limitazione del conflitto) - Parte quarta: Globalizzazione e marxismo - X. Globalizzazione, conflitto sociale e conflitti geopolitici (1. Rivoluzione, sfera economica e sfera politica - 2. «Propaganda armata» e «guerra civilizzatrice» nel processo di globalizzazione - 3. Globalizzazione e conflitti geopolitici - 4. Tre generi letterari nel discorso di Marx - 5. Diritti umani e «imperialismo dei diritti umani») - XI. Marxismo e populismo nella lettura del processo di globalizzazione (1. Marx e la globalizzazione - 2. La prima forma di populismo - 3. Populismo e «cinismo da cretino» - 4. Purismo populista e fuga dalla complessità - 5. Il carattere pervasivo del populismo - 6. Il mito populista e qualunquista della «nuova Yalta»)