La lotta di classe Stampa E-mail

Domenico Losurdo

La lotta di classe
Una storia politica e filosofica

Laterza, pagg.392, € 24,00

 

losurdo_lottadiclasse  IL LIBRO – La crisi economica infuria e si discute sempre più del ritorno della lotta di classe. Ma siamo davvero sicuri che fosse scomparsa? La lotta di classe non è soltanto il conflitto tra classi proprietarie e lavoro dipendente. È anche «sfruttamento di una nazione da parte di un’altra», come denunciava Marx, e l’oppressione «del sesso femminile da parte di quello maschile», come scriveva Engels. Siamo dunque in presenza di tre diverse forme di lotta di classe, chiamate a modificare radicalmente la divisione del lavoro e i rapporti di sfruttamento e di oppressione che sussistono a livello internazionale, in un singolo paese e nell’ambito della famiglia. A fronte dei colossali sconvolgimenti che hanno contrassegnato il passaggio dal XX al XXI secolo, la teoria della lotta di classe si rivela oggi più vitale che mai a condizione che non diventi facile populismo che tutto riduce allo scontro tra ‘umili’ e ‘potenti’, ignorando proprio la molteplicità delle forme del conflitto sociale.
Domenico Losurdo procede a una originale rilettura della teoria di Marx ed Engels e della storia mondiale che prende le mosse dal Manifesto del partito comunista.

  DAL TESTO – “La lotta di classe non solo abbraccia i diversi rapporti sociali ma si svolge anche a livello ideologico, senza risparmiare neppure la religione. Quest'ultima pretende di essere uno spazio sacro che trascende il conflitto; in realtà spesso agisce come «oppio del popolo», facilitando il compito della classe dominante […]. È bene tuttavia soffermarsi su questo punto perché spesso il discorso marxiano sulla religione è stato confuso con quello illuminista, ciò che rischia di compromettere la comprensione della critica marxiana delle ideologie. Per Marx la religione è una delle ideologie, non l'ideologia in quanto tale; occorre indagare il ruolo che concretamente questa o quella religione svolge nell'ambito  della lotta di classe nelle sue diverse configurazioni.”
  In Marx ed Engels, “sin dagli inizi, l'impegno nella lotta per l'emancipazione delle classi subalterne, spesso intontite e paralizzate dall'«oppio» religioso, s'intreccia con l'appoggio a movimenti indipendentisti che proprio grazie alla religione conseguono la prima presa di coscienza della questione nazionale. Agli occhi degli irlandesi - fa notare il giovane Engels - gli «intrusi protestanti» fanno tutt'uno coi «proprietari terrieri» e sono in qualche modo parte integrante della macchina che sottopone il popolo, invaso e assoggettato al «più brutale sfruttamento» […]. Scavando sotto la superficie della contrapposizione religiosa fra cattolici e protestanti (anglicani), vediamo emergere la contrapposizione tra braccianti irlandesi, spesso espropriati della loro terra, e coloni inglesi espropriatori; vediamo emergere la realtà della lotta di classe nella sua concreta configurazione. L'appartenenza religiosa può essere sentita in modo assai intenso e dispiegare la sua efficacia nello svolgimento politico e storico, ma essa non è la causa primaria del conflitto.”

  L’AUTORE – Domenico Losurdo è professore ordinario di Storia della filosofia presso l’Università degli Studi di Urbino. Tra le sue pubblicazioni, alcune tradotte in più lingue: La Seconda Repubblica. Liberalismo, federalismo, post-fascismo (Torino 1994); La comunità, la morte, l’Occidente. Heidegger e l'“ideologia della guerra” (Torino 20012); Hegel e la libertà dei moderni (Roma 19992); Democrazia o bonapartismo (Torino 19972); Nietzsche, il ribelle aristocratico (Torino 20042).

   INDICE DELL’OPERA – Introduzione . Ritorno della lotta di classe? - I. Le diverse forme della lotta di classe (1. «Liberazione della classe operaia» e «liberazione nazionale» - 2. Una distrazione dalla lotta di classe? - 3. «Lotte di classe e nazionali»: «genus» e «species» - 4. La condizione della donna e la «prima oppressione di classe» - 5. Le lotte di classe delle classi sfruttatrici - 6. 1848-49: una «lotta di classe in forme politiche colossali» - 7. 1861-65: una «crociata della proprieta contro il lavoro» - 8. La lotta di classe e altri paradigmi - 9. La formazione della teoria della lotta di classe - 10. Lotta di classe e lotta ideologica - 11. Dalla religione all’«idillio bucolico» - 12. La «natura» tra evasione e lotta di classe - 13. Una teoria generale del conflitto sociale) - II. Una lotta prolungata e non a somma zero (1. «Livellamento universale» o «grande divergenza»? - 2. Obsolescenza della guerra? - 3. Un conflitto eterno tra signori e schiavi? - 4. Proletariato, interesse di classe e suo trascendimento - 5. Marx «contra» Nietzsche (e Foucault)) - III. Lotte di classe e lotte per il riconoscimento (1. Redistribuzione o riconoscimento? - 2. Una diffusa richiesta di riconoscimento - 3. «Umanesimo positivo» e critica dei processi di reificazione - 4. Paradigma del contratto e giustificazione dell’ordinamento esistente - 5. Le insufficienze del paradigma giusnaturalistico - 6. Hegel, Marx e il paradigma della lotta per il riconoscimento - 7. Lotta per il riconoscimento e conquista dell’autostima - 8. La lotta per il riconoscimento dagli individui ai popoli) - IV. Il superamento della logica binaria. Un processo faticoso e incompiuto (1. Le mutilazioni della lotta di classe - 2. «Socialismo imperiale» - 3. «Classe contro classe» su scala planetaria? - 4. Logica binaria ed «evidenza» dello sfruttamento - 5. «Lotte di classe» o lotta tra «oppressori e oppressi»? - 6. Esportare la rivoluzione?) - V. Molteplicità delle lotte per il riconoscimento e conflitto delle libertà (1. La gerarchizzazione delle lotte di classe - 2. Emancipazione degli schiavi e «governo dispotico» - 3. Il conflitto delle libertà nelle colonie - 4. L’internazionalismo e le sue forme - 5. Movimento operaio e «socialismo imperiale») - VI. Passaggio a Sud-Est. Questione nazionale e lotta di classe (1. Lenin critico delle mutilazioni della lotta di classe - 2. «Psicologia delle folle» di Le Bon e «Che fare?» di Lenin - 3. L’«enorme importanza della questione nazionale» - 4. La breve stagione della «guerra civile internazionale» - 5. «Proletari di tutti i paesi, e popoli oppressi del mondo intero, unitevi!» - 6. L’Oriente e la duplice lotta per il riconoscimento - 7. Mao e l’«identità fra la lotta nazionale e la lotta di classe» - 8. «Lotta di razza» e lotta di classe a Stalingrado - 9. Una lotta di classe onnipresente e introvabile - 10. Dal partito bolscevico mondiale allo scioglimento dell’Internazionale) - VII. Lenin 1919: «la lotta di classe ha cambiato le sue forme» (1. Lenin, l’operaio belga e il cattolico francese - 2. «Ascetismo universale» e «rozzo egualitarismo» - 3. «Collettivismo della miseria, della sofferenza» - 4. Un’inedita lotta di classe dall’alto - 5. La lotta di classe e le due diseguaglianze - 6. Diseguaglianza quantitativa e qualitativa) - VIII. Dopo la rivoluzione. Le ambiguità della lotta di classe (1. Lo spettro della nuova classe - 2. Classi sociali e ceti politici - 3. Classe dominante e classe delegata - 4. «Stato», «amministrazione» e «riscatto» in Lenin - 5. «Espropriazione politica» ed «espropriazione economica» in Mao - 6. La coscienza di classe come «spirito di scissione» e come «catarsi» - 7. Tra Russia e Cina: la borghesia come classe in sé e classe per sé) - IX. Dopo la rivoluzione. Alla scoperta dei limiti della lotta di classe (1. Speranze rivoluzionarie e idealismo della prassi - 2. Guerra e rilancio dell’idealismo della prassi - 3. Il difficile passaggio dalla prassi alla teoria - 4. La faticosa scoperta del mercato - 5. «Campo socialista» e «lotta di classe» - 6. Contraddizioni di classe e «non di classe» - 7. Un incompiuto processo di apprendimento) - X. La lotta di classe alla «fine della storia» (1. «Finalmente torna il colonialismo, era ora!» - 2. Il ritorno dell’«accumulazione originaria» - 3. Emancipazione e de-emancipazione - 4. Antico e nuovo ordine - 5. Impasse del nuovo ordinamento e Restaurazione: 1660, 1814, 1989-91) - XI. Tra esorcizzazione e frammentazione delle lotte di classe (1. Arendt e l’«incubo» della lotta di classe - 2. La rimozione del conflitto in Habermas - 3. Mutamento di paradigma? - 4. La frammentazione delle «lotte di classe» - 5. Fra trade-unionismo e populismo - 6. Le lotte di emancipazione tra vittoria militare e sconfitta economica - 7. «Annessione politica» e «annessione economica» - 8. La Cina e la fine dell’«epoca colombiana» - 9. L’Occidente, la Cina e le due «grandi divergenze» - 10. La Cina e la lotta di classe) - XII. La lotta di classe tra marxismo e populismo (1. Weil e la «lotta di coloro che obbediscono contro coloro che comandano» - 2. Weil e la «mendicita» come luogo esclusivo della verità - 3. Weil e la «produzione moderna» come luogo della schiavitù - 4. Il populismo quale rimpianto della «pienezza originaria» - 5. Il populismo di trasfigurazione degli oppressi - 6. Populismo e lettura binaria del conflitto - 7. L’«insieme dei padroni contro l’insieme degli operai» - 8. «Vietato vietare!» e «Ribellarsi e giusto!» - 9. Al di là del populismo - 10. «Wall Street» e «War Street») - Riferimenti bibliografici - Indice dei nomi