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Alfio Caruso

L’onore d’Italia
El Alamein: così Mussolini mandò al massacro la meglio gioventù

Longanesi, pagg.352, Euro 18,60

 

caruso_onore  IL LIBRO – Per i ragazzi dell’Ariete, della Trento, della Folgore, della Trieste, della Littorio, della Bologna, della Brescia, della Pavia, del 4° e del 50° stormo d’assalto, El Alamein rappresentò l’appuntamento con un destino ingrato, onorato al meglio. A mandarli al massacro furono il tradimento degli ammiragli e la sanguinaria follia di Mussolini e. Mussolini che preferì inviare undici divisioni e il meglio dell’artiglieria nel mattatoio sovietico anziché in Africa. Pur ignorati dalle ricostruzioni ufficiali, gli italiani scrissero pagine memorabili: non solo non scapparono, ma spesso coprirono gli errori di un Rommel strategicamente travolto da Montgomery. E gli stessi successi del maresciallo tedesco furono frutto, finché gl’inglesi non se ne accorsero, di una straordinaria operazione di spionaggio condotta dal maggiore dei carabinieri Manfredi Talamo, in seguito fucilato alle Fosse Ardeatine. A El Alamein incominciò la presa di coscienza dei ragazzi della generazione sfortunata, che avrebbe poi indotto gran parte dei pochi sopravvissuti della Folgore ad arruolarsi, dopo l’8 settembre, con gli anglo-americani.

  DAL TESTO – “Nonostante le perdite notevoli accusate per sganciarsi da Marsa Matruh, dall'altro lato la situazione è nettamente migliore: oltre 30 mila soldati, 400 cannoni di calibro e gittata mediamente superiori; 150 carri armati, irrobustiti da due compagnie dei temuti Grant con l'obice da 75; un centinaio di Bren Carrier. Per di più i reparti hanno il supporto dei capisaldi e la possibilità di essere aiutati dai gruppi mobili. Viene elaborata una difesa elastica: amalgamata alla natura del terreno dovrebbe imbrigliare, nei disegni dei suoi ideatori, la straordinaria capacità manovriera di Rommel. A preoccupare, tuttavia, è l'alone del maresciallo: il carisma che esercita sui propri soldati, il timore che incute ai nemici, la fama di aver sempre sconfitto i comandanti avversari. Auchinleck dirama il seguente dispaccio agli ufficiali superiori: « Esiste realmente il pericolo che il nostro amico Rommel diventi una specie di stregone o di spauracchio per le nostre truppe, che cominciano a parlare troppo di lui. Pur essendo indubbiamente molto energico e abile, egli non è assolutamente un superuomo. Desidero che usiate tutti i mezzi possibili per dissipare l'idea che Rommel rappresenti qualche cosa di più che un comune generale tedesco». […]
  “La Trento arriva in linea a mezzogiorno scoprendo di avere sul fianco destro una brigata corazzata inglese; i bersaglieri del 12°, invece, avanzano spediti fino al « Qattara boring works». In origine era l'inizio del colossale canale d'irrigazione che doveva riempire d'acqua l'omonima depressione, 58 chilometri più a sud, con il sogno di trasformarla in pianura lussureggiante di alberi e coltivazioni. Erano bastati meno di duecento metri a raffreddare l'entusiasmo. Sopravvivono i lavori di scavo vicino al mare: qui si attestano i bersaglieri. Un'indicazione stradale segnala che Alessandria dista 111 chilometri. I soldati del colonnello Scirocco non sanno di aver toccato il punto più vicino alla città dove mai entreranno.”

  L’AUTORE – Alfio Caruso, nato a Catania nel 1950, è autore di sei romanzi, thriller politici e di mafia: Tutto a posto (1991), I penitenti (1993), Il gioco grande (1994), Affari riservati (1995), L’uomo senza storia (Longanesi, 2006), Willy Melodia (2008) e di due saggi di sport con Giovanni Arpino. Con Longanesi ha inoltre pubblicato: Da cosa nasce cosa (2000), Italiani dovete morire (2000), Perché non possiamo non dirci mafiosi (2002), Tutti i vivi all’assalto (2003), Arrivano i nostri (2004), In cerca di una patria (2005), Noi moriamo a Stalingrado (2006), Il lungo intrigo (2007). Presso Salani è apparso Breve storia d’Italia (2001).

  INDICE DELL’OPERA - 1. Chi muore, chi tradisce - 2. La grande illusione - 3. Non si passa - 4. L'attesa - 5. La trappola - 6. La fatale miopia - 7. Conto alla rovescia - 8. L'uragano di fuoco - 9. La volpe non azzanna più – 10. Gli ultimi fuochi - 11. Il destino incombe - 12. La fine - 13. Si salvi chi può - 14. In mezzo ai fantasmi - Nota dell'autore - Indice dei nomi