Ordine etico e diritto Stampa E-mail

Danilo Castellano

Ordine etico e diritto

Edizioni Scientifiche Italiane, pagg.160, Euro 16,00

 

castellano_ordine  IL LIBRO – Il libro considera una questione che generalmente le contemporanee dottrine giuridiche espellono dall’orizzonte della loro attenzione. Essa rappresenta, invece, − lo provano le pagine di questo lavoro − un fondamentale problema del diritto, che non può essere eluso pena la mancata «lettura» dell’esperienza giuridica e l’impossibile individuazione dell’autentica giuridicità. Lo provano a contrario le rilevate contraddizioni in cui cadono le teorie giuridiche «pure». Soprattutto lo prova l’argomentazione in positivo, offerta da questo volume il cui contenuto è già stato oggetto di attenzione internazionale.
  L’Autore di questo volume è Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Udine, ove insegna Filosofia della politica, Filosofia del diritto e Biogiuridica. Gli Interventori sono docenti di Diritto costituzionale, Diritto ecclesiastico, Filosofia del diritto e Storia delle Dottrine politiche nelle Università di Madrid Comillas, Madrid Complutense, Mendoza e Siviglia.

  DAL TESTO – “La sovranità (sia essa dello Stato o del popolo) è […] uno strumento, perché la natura del potere è e resta strumentale. Essa «concepisce» e si serve del diritto come tecnica anche se questa può servire (come storicamente è stato fatto e si continua a fare) per creare la cosiddetta etica pubblica che può essere, per esempio, quella dello Stato etico totalitario (Rousseau, Hegel, etc.) o quella del liberalismo secondo il quale la proprietas (intesa come sovranità individuale) rappresenterebbe un limite alla potestas (intesa come dominio sovrano del pubblico potere). In entrambi i casi si instaurerebbe un regime di irresponsabilità (lo Stato o, all'opposto, l'individuo non sbaglierebbe mai), che è quanto di più antietico e antigiuridico si possa affermare. Anzi, è la negazione dell'umanesimo. Il diritto, infatti, si farebbe strumento di opzioni aperte o mascherate ma sempre non giustificate (le cosiddette ideologie) che sarebbero sempre legittimate se e in quanto accompagnate dal potere. Il diritto, perciò, altro non farebbe (come sostenevano già i Sofisti, confutati da Platone) che trasformare in giustizia (o tentare di trasformare in giustizia) ciò che il potere impone con l'effettività. Esso sarebbe non solamente la negazione della morale ma anche di se stesso.”

  L’AUTORE – Danilo Castellano è ordinario di Filosofia della politica nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Udine, ove insegna anche Filosofia del diritto e Teoria dei diritti umani.

  INDICE DELL’OPERA - Premessa - Capitolo  I. Giuridicità e ordine etico - Capitolo  II. Il problema della laicità nell’ordinamento giuridico - Capitolo  III. Libertà e diritto naturale – Capitolo IV. Ordine etico e diritto - Capitolo V. «Costituzionalismo» ed esperienza politico-giuridica - Parte II - Una rinnovata visione della tradizione classica, di Miguel Ayuso - L’ordinamento del diritto: ordine etico, ordine politico, ordine statale, di Joaquín Almoguera Carreres – Il relativismo morale: le opinioni morali condivise, di Consuelo Martínez-Sicluna y Sepulveda - Il nichilismo come rottura tra l’ordine etico e il diritto, di Juan Fernando Segovia - Alcune riflessioni su ordine, legittimità e laicità, di José Maria Sánchez - Indice  dei  nomi