L'uomo delinquente Stampa E-mail

Cesare Lombroso

L'uomo delinquente studiato in rapporto all'antropologia, alla medicina legale ed alle discipline carcerarie

il Mulino, pagg.320, Euro 25,00

 

lombroso_uomodelinquente  IL LIBRO – Nel 1876 Cesare Lombroso pubblica la prima edizione del­l’«Uomo delinquente studiato in rapporto all’antropologia, alla medicina legale ed alle discipline carcerarie». Un testo dirompente, che sottolinea con marcata evidenza la diversità – anzitutto biologica – fra gli individui «normali» e quei devianti, primitivi e arretrati, che presentano fisionomie deformi, pelle tatuata, insensibilità al dolore fisico e morale, instabilità affettiva, scarsa tendenza al rimorso e un linguaggio e una cultura che riflettono il loro isolamento rispetto alla società civile. Connesso all’analisi delle cause biologiche e sociali della delinquenza, anche in forma di brigantaggio, mafia e camorra, è lo studio della «terapia» del delitto: con la passione dell’osservatore sul campo Lombroso propone, oltre a misure di possibile prevenzione sociale, un confronto del sistema carcerario italiano con altre esperienze europee e con il sistema americano, interrogandosi anche sullo strumento del manicomio criminale. Avviando in tal modo una serie di riflessioni spesso fraintese, e su temi in gran parte ancora irrisolti, che fanno dell’«Uomo delinquente» un’opera classica in senso calviniano: un’opera che esiste cioè anche nella memoria collettiva di chi non ha letto il testo ottocentesco, fra l’altro sin qui non disponibile sul mercato editoriale italiano. Con la prefazione di Dario Melossi, questo volume ripropone per intero l’«Uomo delinquente» del 1876 in una attenta edizione a cura di Lucia Rodler, che sottolinea nella introduzione la cultura letteraria di Lombroso, ricostruendo nell’apparato delle note la biblioteca internazionale di uno degli autori italiani più conosciuti nel mondo.

  DAL TESTO – “Se non che questa specie di moralità o di giustizia relativa, sorta all'improvviso in mezzo ad una popolazione ingiusta, non è che forzata o temporanea; quando invece di essere favorito ne venga leso l'interesse di alcuni o se a scompaginarla ripullula una violenta passione, allora questo criterio del vero che non è appoggiato al senso morale viene meno tutto ad un tratto. Quindi, all'inverso di quanto da molti si crede, i delinquenti, il più delle volte, mancano alla fede anche coi propri compagni e perfino coi complici della stessa famiglia; e mentre trovano obbrobriosa ed infame la denuncia quando riesce a lor danno, pure alla lor volta, per una di quelle contraddizioni che si osserva sovente nel cuore umano, non esitano a farsi delatori degli altri: il che se è uno strumento prezioso per la giustizia è una delle cause delle continue turbolenze e delle vendette che accadono nelle galere. Essi si fanno delatori o per migliorare alquanto la loro posizione o per peggiorare quella invidiata di altri e non essere soli a patire o per vendicarsi di una vera od immaginaria delazione: nel processo Artus in Belluno era orribile vedere i figli, ladri, deporre contro il padre le circostanze più aggravanti, inventandone anche di false.”

  L’AUTORE – Cesare Lombroso (1835-1909), medico e antropologo, ha fondato in Italia l’antropologia criminale, studiando le numerose forme di devianza del suo tempo. Ha insegnato igiene, medicina legale, psichiatria e antropologia criminale nelle università di Pavia e di Torino, dove ha costituito il Museo di Antropologia criminale. Fra i suoi scritti ricordiamo «Genio e follia» (Milano, 1864), «L’uomo bianco e l’uomo di colore» (Padova, 1871), «La donna delinquente, la prostituta e la donna normale» (con G. Ferrero, Torino, 1893).

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Dario Melossi - Introduzione, di Lucia Rodler - Nota al testo, di Lucia Rodler - L'uomo delinquente studiato in rapporto all'antropologia, alla medicina legale ed alle discipline carcerarie – Prefazione - I. Esame di 66 crani di delinquenti italiani - II. Antropometria e fisionomia di 832 delinquenti italiani - III. Del tatuaggio nei delinquenti – IV. La sensibilità, gli affetti e le passioni dei delinquenti – V. Morale dei delinquenti - VI. Le religioni dei delinquenti - VII. Intelligenza e istruzione dei delinquenti - VIII. Gerghi - IX. Letteratura dei delinquenti - X. Eziologia del delitto - XI. Eziologia. Pazzia e delitto; analogie e differenze - XII. Associazioni al mal fare - XIII. L'atavismo del delitto e la pena (riassunto e applicazioni) - XIV. Terapia del delitto - Indice dei nomi