Il bisogno di nazione Stampa E-mail

Roger Scruton

Il bisogno di nazione

Le Lettere, pagg.100, Euro 10,00

 

scruton_bisogno  IL LIBRO – Lo Stato nazionale ci offre il modello più sicuro di pace, prosperità e possibilità di difendere i diritti umani. Malgrado questo, l’idea di Stato nazionale è sotto attacco, derisa, considerata causa di conflitti e destinata ad essere rimpiazzata da forme di giurisdizione più “illuminate”. Questo accade nonostante il fatto che tutti i recenti tentativi di trascendere lo Stato nazionale per trasformarlo in qualche genere di ordinamento politico transnazionale abbiano finito per portare a dittature totalitarie come quella dell’ex Unione Sovietica, o a burocrazie incomprensibili come l’Unione Europea. I tentativi di cambiare la natura dell’Unione Europea in modi che annulleranno i confini fra giurisdizioni ci hanno portato a un punto di svolta della nostra storia. Roger Scruton scrive: «Credo pertanto che siamo sull’orlo di alcune decisioni che potrebbero rivelarsi disastrose per l’Europa e per il mondo, e che ci rimangano solo pochi anni per far tesoro della nostra eredità. Oggi più che mai risuonano veri i due versi del Faust di Goethe: “Ciò che avete ereditato dai vostri antenati, guadagnatevelo, in modo da poterlo possedere”. Negli Stati nazionali europei, abbiamo anche noi bisogno di riguadagnare quella sovranità che le generazioni precedenti alla nostra hanno così laboriosamente plasmato dall’eredità della Cristianità, dei governi imperiali e delle leggi romane. Una volta guadagnato questo patrimonio, l’avremo riconquistato, e una volta conquistato saremo in pace all’interno dei nostri confini».

  DAL TESTO – “La nazionalità non è il solo tipo di appartenenza sociale e non è nemmeno un legame esclusivo. Tuttavia, è l'unica forma di appartenenza che finora si è dimostrata capace di sostenere un processo democratico e un sistema di leggi liberale. Per dimostrare la verità di quest'affermazione e il motivo per cui è vera, è bene paragonare le comunità definite come nazione, con quelle definite dalla tribù o dal credo. Le società tribali si definiscono attraverso una rappresentazione del legame di stirpe. Gli individui si vedono come membri di una famiglia estesa e, anche se si tratta di estranei, questo fatto è solo marginale e viene messo da parte di fronte alla scoperta di un antenato comune e di una comune rete di parentele che dipende dall'appartenere a una medesima stirpe. La mentalità tribale è sintetizzabile con questo proverbio arabo: «Io e mio fratello contro mio cugino, io e mio cugino contro il mondo». Questo proverbio coglie l'esperienza storica del mondo arabo musulmano e contiene la spiegazione del perché la democrazia non ha mai attecchito in quei paesi. Le società tribali tendono a essere gerarchiche, con un rapporto di responsabilità che va solo in una direzione: dal suddito verso il capo, ma non dal capo verso il suddito.”

  L’AUTORE – Roger Scruton, scrittore e filosofo britannico, è un instancabile difensore dei valori della civiltà occidentale. Fra i suoi lavori tradotti in italiano: Guida filosofica per tipi intelligenti (1997); L’Occidente e gli altri. La globalizzazione e la minaccia terroristica (2004); Manifesto dei conservatori (2007).

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Francesco Perfetti - Il bisogno di Nazione - Introduzione - 1. Cittadinanza - 2. Appartenenza e nazionalità - 3. Nazioni e nazionalismo - 4. La Gran Bretagna e le nazioni che la compongono - 5. I pregi dello Stato nazionale - 6. Universalismo panglossiano - 7. Oicofobia - 8. Il nuovo ordine mondiale - 9. Minacce alla nazione - 10. Superare le minacce