La tradizione e il sacro Stampa E-mail

Roger Scruton

La tradizione e il sacro

Vita e Pensiero, pagg.97, € 10,00

 

scruton tradizione  IL LIBRO – Molto del pensiero europeo contemporaneo sembra incapace di accettare la propria eredità culturale, ripudiando come superati o ormai irrilevanti valori un tempo condivisi e sposando un atteggiamento ignavo per cui, nel nuovo ordine globale, ogni valore è uguale all'altro. Contro questo spirito di appiattimento e di negazione si batte Roger Scruton, pensatore inglese che volentieri si esprime anche al di fuori del mondo accademico, con interventi e articoli su giornali che uniscono alla lucidità dell'argomentare uno stile vivace e personale. I saggi raccolti in questo libro ne sono un riuscito esempio. Smascherando le polemiche antireligiose dei 'nuovi atei', infilati nel vicolo cieco dell'idolatria della scienza, Scruton ci riporta alla consapevolezza che la ragione non basta, che ci appartiene anche l'esperienza di un mistero che ci dà senso là dove si fermano le risposte scientifiche. Questa esperienza, che si manifesta più chiaramente nell'incontro con la bellezza e il sacro, si incarna, per noi, anche nella cultura europea, nei valori che sono la nostra eredità: il concetto di cittadinanza e di laicità della legge; la nazionalità come condivisione; la capacità di autocritica che permette la tolleranza; e infine il cristianesimo che tutto questo fonda.

  DAL TESTO – "Noi apparteniamo a una cultura, a una civiltà, a una religione e a uno stile di vita. Possiamo, certo, imparare a cambiare queste cose e ad adattarle, ma ripudiarle sarebbe semplicemente negare ciò che siamo. Questo modo di pensare mi rende insolito nel panorama intellettuale odierno. In tutta Europa gli intellettuali sembrano incapaci di accettare la propria eredità, rigettando il cristianesimo e le sue istituzioni come irrilevanti, voltando le spalle alla nazione e allo Stato e raccontandoci che, nel nuovo ordine globale, le tradizioni locali non contano nulla. Di fronte all'estremismo islamico, a tutti viene in mente la questione della nostra identità e dei nostri valori. Ma di fronte alla richiesta di definire che cosa ci costituisce veramente, gli intellettuali sembrano disorientati. Dopo essersi tanto opposti alle istituzioni e alla cultura del loro popolo, non possono ora voltare gabbana ed elogiare queste cose. Perciò cercano rifugio in una blanda 'correttezza' politica, in un atteggiamento che non afferma né nega, ma semplicemente si rifiuta di dare un giudizio. Eppure, le leggi, la fede, le istituzioni e la cultura cui apparteniamo non sono soltanto quanto di meglio abbiamo, ma sono anche incomparabilmente superiori all'ideologia sanguinaria dei fanatici che ci stanno minacciando.
  "È per questo che, a dispetto della futilità della nostra classe intellettuale, si avverte un desiderio crescente di affrontare la situazione in cui ci troviamo e di imparare a conoscere il lascito morale e religioso dell'unica civiltà che possediamo. Quel desiderio mi ha accompagnato per tutta la vita e ha segnato tutti i miei sforzi letterari, dei quali in questo libro sono presenti alcuni esempi. L'Italia, con la sua lingua, la sua cultura e la sua religione, la sua arte e il suo paesaggio, così come il suo positivo stile di vita, è preziosa per tutti noi. Ma per me lo è stata in modo speciale, e spero che questi saggi non siano un tributo troppo indegno a un Paese che è stato la mia ispirazione per mezzo secolo."

  L'AUTORE – Roger Scruton è uno dei più famosi filosofi contemporanei. Si occupa di temi politici e culturali, con particolare interesse per l'estetica, la musica, l'architettura. Professore al Dipartimento di Filosofia dell'Università di St Andrews, è Visiting Scholar all'American Enterprise Institute e Senior Research Fellow a Blackfriars Hall (Università di Oxford). Tra i suoi molti libri, Vita e Pensiero ha pubblicato in italiano, oltre a questo: "L'Occidente e gli altri. La globalizzazione e la minaccia terroristica" (2004), "La cultura conta. Fede e sentimento in un mondo sotto assedio" (2008), "La bellezza. Ragione ed esperienza estetica" (2011), "Il volto di Dio" (2012).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione all'edizione italiana - Apologia del sacro contro i 'nuovi atei' - Il vicolo cieco degli 'scienziati atei' - La bellezza e il sacro - Islam e Occidente divisi da ironia e autocritica - Idee circa il mondo in cui vogliamo vivere - Thomas Stearns Eliot, elogio della tradizione