Storia economica d'Italia Stampa E-mail

Valerio Castronovo

Storia economica d'Italia
Dall'Ottocento ai giorni nostri

Einaudi, pagg.VII-533, € 29,00

 

castronovo_storiaeconomica  IL LIBRO – Sullo sfondo delle vicende della finanza e del mercato internazionale, Valerio Castronovo ha ricostruito il complesso itinerario dell'economia italiana, sulla base di un profilo d'insieme, in connessione sia con gli eventi politici e gli orientamenti culturali sia con le trasformazioni di natura sociale. Vengono cosí rievocate, insieme all'opera dei principali attori della vita economica e delle diverse componenti del mondo del lavoro, le fasi piú significative di un processo di sviluppo e di modernizzazione che non è stato né univoco né lineare, ma anzi territorialmente molto difforme ed estremamente accidentato.
  Dopo aver compiuto rilevanti progressi economici, anche per il dinamismo di una miriade di piccole-medie imprese, ma non al punto di colmare il divario fra il Centro-Nord e il Mezzogiorno, l'Italia è oggi alle prese tanto col problema di risanare un ingente debito pubblico nell'ambito dell'Unione monetaria europea che con quello di far fronte alla crescente competitività di grandi paesi emergenti. Nell'epoca della globalizzazione il nostro Paese si trova perciò in un tornante cruciale per il suo futuro.

  DAL TESTO – “L'istituzione dell'Imi e dell'Iri conferì allo Stato il controllo diretto di una parte considerevole dd sistema bancario e consolidò la presenza della mano pubblica nell'industria di base e in alcuni servizi di primaria importanza (miniere, petrolio, elettricità, siderurgia, assicurazioni, telefoni). In nessun altro paese l'intervento dello Stato ebbe le stesse dimensioni: neppure nella Germania nazista, in quanto le attività industriali e terziarie più redditizie o rilevanti vennero restituite quasi integralmente ai privati entro il 1937; alla stessa data lo Stato, che era diventato nel 1933 il principale azionista delle grandi banche, liquidò la quota più cospicua delle sue partecipazioni.
  “D'altronde, l'Iri assunse connotati ben diversi da quelli di un semplice convalescenziario. Con la conclusione degli smobilizzi e con la trasformazione nel 1937 dell'Iri in ente permanente per la gestione diretta delle imprese che non erano state rimesse sul mercato, si venne formando, in definitiva, un robusto apparato di aziende e di istituti bancari a partecipazione statale. Non si tratta a ancora di un sistema industrial-finanziario di Stato, ma non più di un «sanatorio». Stando a un documento dell'Iri del maggio 1937 le spese del salvataggio bancario erano state riassorbite e la situazione era ben diversa da quella di altri periodi, «quando lo Stato salvava una banca, ma prendeva da essa solo le partite cattive e lasciava le buone». Si era anzi recuperato qualcosa come un miliardo di lire a esclusivo beneficio dell’erario e lo «Stato - si legge nella stessa relazione - era ormai divenuto padrone delle tre maggiori banche», sì da paterne «disporre a piacimento».”

  L’AUTORE – Valerio Castronovo (Vercelli 1935), ha insegnato Storia contemporanea all'Università di Torino. È direttore della rivista di scienze e storia «Prometeo» e collabora con il «Sole 24 Ore». Per Einaudi ha curato, fra l'altro, l'edizione italiana della Storia Economica Cambridge e ha pubblicato L'eredità del Novecento. Che cosa ci attende in un mondo che cambia («Gli struzzi», 2001), L'avventura dell'unità europea. Una sfida con la storia e il futuro («Gli struzzi», 2004) e Storia economica d'Italia (PBE 2006; PBE 2013: nuova edizione rivista e aggiornata).

   INDICE DELL’OPERA – I. Alla periferia dell'Europa (Un Paese in bilico fra arretratezza e sviluppo - Il dualismo originario fra Nord e Sud - Un percorso impervio senza alternative - I nodi della finanza pubblica e della politica liberista - Una lunga depressione e la conversione al protezionismo - Un'industria per la nazione - Il risanamento del sistema bancario - La guerra commerciale con la Francia e le mire coloniali) - II. Il decollo industriale (Una nuova congiuntura mondiale - I fattori dell'industrializzazione italiana - Il ruolo dello Stato e l'opera di Giolitti - Il capitalismo delle grandi famiglie - Luci e ombre - Il salvataggio della siderurgia - I conti pubblici e quelli economici - La formazione del «triangolo industriale» - Le prime leggi speciali per il Mezzogiorno - L'evoluzione dei redditi e dei consumi - Le tensioni sociali e i conflitti d'interesse) - III. Gli effetti della guerra (L'organizzazione della macchina bellica - Le fortune dell'industria pesante - Tra mire di potenza e frustrazioni - Le difficoltà della riconversione postbellica - La scalata alle banche - Le suggestioni del nazionalismo - Dall'occupazione delle terre a quella delle fabbriche - La crisi economica e quella politica) - IV. Il ventennio fascista (Dalla recessione alla ripresa - La stabilizzazione monetaria - La battaglia del grano e la bonifica integrale - I processi di concentrazione oligopolistica - Il grande crollo - L'eclisse della banca mista - Lo Stato imprenditore - Fra interventismo pubblico e dirigismo - Il binomio autarchia e imperialismo - Tra l'orbita tedesca e quella inglese - Trasformazioni strutturali e squilibri di fondo - Classe operaia e ceti medi - I poteri forti e le maglie della burocrazia - Lo sfacelo dell'economia di guerra) - V. Una società industriale (Lo scenario internazionale del dopoguerra - Il dibattito sulle alternative della ricostruzione - I dilemmi dei governi di unità nazionale - La strategia vincente di Einaudi - Gli aiuti americani - Le riforme dei governi centristi - La liberalizzazione degli scambi - L'adesione al Mercato comune europeo - Il miracolo economico - Mano pubblica e mano privata - Un modello di sviluppo a due facce - Le «cattedrali nel deserto» - I nuovi indirizzi del centro-sinistra - La controversa esperienza della programmazione) - VI. Una difficile modernizzazione (L'ascesa della borghesia di stato - L'autunno caldo - Fra ristagno e inflazione - Le cifre in rosso della grande industria - I successi delle piccole imprese - Le tre Italie - La «marcia dei quarantamila» - Quinta potenza industriale - Una ripresa con tanti interrogativi - I dilemmi del sistema finanziario - L'Italia e l'integrazione europea - Il Sud fra sviluppo e degrado - La spirale del debito pubblico - La sclerosi del regime partitocratico - Con i conti pubblici sotto le lenti di Bruxelles) - VII. Le sfide e le ipoteche del sistema Paese (L'ingresso nell'euro - Un cumulo di problemi strutturali - Un incerto itinerario politico ed economico - Fra incognite e opportunità - Una perenne controversia sul fronte sindacale - In mezzo al guado - Troppe anomalie e diseguaglianze - Questioni aperte e ormai croniche - Una politica industriale a fari spenti - Le ripercussioni del crac di Wall Street - Un frangente cruciale - Le malattie dell'Italia e la terapia unilaterale della Germania - Nelle strette di una situazione d'emergenza - La partita fra Roma e Berlino sullo «scudo antispread» - L'Italia e i nodi politici dell'Europa) – Conclusioni - Indice analitico