D'Annunzio e i suoi legionari Stampa E-mail

Leonardo Malatesta

D'Annunzio e i suoi legionari
Il tenente Eugenio Maria Poletti e i rapporti fra Legionari e militari regolari durante l'impresa di Fiume

Reverdito Editore, pagg.399, € 17,00

 

malatesta_dannunzio  IL LIBRO – Il venti settembre ci fu una solenne cerimonia; sfilarono in piazza d'armi, presenziata da d'Annunzio, tutte le truppe armate. Fu una festa indimenticabile, tutta Fiume era imbandierata dal tricolore, la popolazione e specialmente le donne erano impazzite d'entusiasmo ed acclamavano d'Annunzio.
  "Si vuole ora proclamare la repubblica, per me dannoso antipatriottico e condannabile gesto. Non posso quindi, dopo quanto è accaduto in Novembre e in Dicembre e sta accadendo ora, far parte dei legionari, poiché non ho più alcuna fiducia nella tua persona."
  Fu così che potè verificarsi la spedizione del dodici settembre. Spedizione che si effettuò quasi completamente con quegli elementi che avevano vissuta la tormentosa vita di Fiume dal novembre del '18 al settembre del '19. Spedizione che senza dubbio, è da annoverarsi tra le più belle tra le spedizioni volontarie per le sue origini per la schiettezza, per la spontaneità, per la durezza dei sentimenti patriottici che la provocarono e la decisero.

  DAL TESTO – “Badoglio quando ricevette delle richieste d'aiuto dal poeta per finanziamenti e mezzi non rispose negativamente, anzi fu molto solerte nell'assolvere le richieste, anche quando ricevette dei rifiuti di intavolare delle trattative per la firma del modus vivendi.
  “All'intero della compagine dannunziana questo provocò la prima spaccatura fra i legionari: i legalisti e gli scalmanati. I primi capeggiati dal maggiore Reina volevano trovare un accordo con lo stato italiano perché il loro fine era che Fiume fosse territorio italiano. Gli altri che ebbero vari esponenti, come la medaglia d'oro Igliori, il tenente Balisti, Keller, Colseschi non volevano andare a patti con chi rappresentava l'ordine e la legalità perché vedevano nell'avventura fiumana un movimento di novità e rivoluzionario che sarebbe stato un esempio da trasportare in Italia perché lo stato come era concepito a loro era vecchio, inutile.
  “La differenza stava anche in questo: da una parte i militari professionisti, educati fin dai tempi dell'Accademia militare al giuramento di fedeltà alla monarchia e all'ordine precostituito e dall'altra degli ufficiali di complemento che si erano formati sul campo di battaglia e che in quel periodo non avevano delle certezze e desideri e si trovavano in una situazione di stand by. Loro vedevano solamente nella figura di D'Annunzio il leader e non in Nitti o in un generale come Badoglio.”

  L’AUTORE – Leonardo Malatesta, nato a Malo (Vicenza) il 23 marzo 1978, si è laureato nel 2001 in Storia. È il Presidente dell'Associazione Sperre Valsugana e Direttore della Fondazione Museo Storico del Nastro Azzurro. Studia la storia militare italiana ed europea dal 1848 ai giorni nostri. Collabora ed è socio con istituzioni culturali come l'Associazione Archivio Biblioteca Dall'Ovo - Onlus, la Casa Militare Umberto I, il Centro Internazionale di Studi Risorgimentali-Garibaldini di Marsala, l'Istituto Italiano dei Castelli, l'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano. È autore di molti saggi e monografie di storia sulla I Guerra Mondiale, che riguardano, in particolare, le fortificazioni.

   INDICE DELL’OPERA – Presentazione – Prefazione – Introduzione - Capitolo 1. La storiografia e gli archivi (1. La storiografia italiana sull'impresa di Fiume: lo stato attuale degli studi - 2. Gli archivi utilizzati nella ricerca) - Capitolo 2. L'esercito italiano dalla fine della grande guerra all'inizio dell'impresa di Fiume (1. L'esercito italiano alla fine della 1a guerra mondiale e il problema adriatico - 2. Il ruolo della forza armata nell'Occupazione Interalleata - 3. La preparazione della marcia di Ronchi) - Capitolo 3. L'impresa di Fiume e i militari (1. La marcia di Ronchi - 2. La nascita dell'esercito fiumano e i legionari - 3. Il caso Reina e i dissidi fra ufficiali legalitari e gli scalmanati - 4. La Reggenza Italiana del Carnaro e il Disegno di un nuovo ordinamento dell'esercito liberatore - 5. Il tenente Eugenio Paletti un legionario fiumana) - Capitolo 4. L'ultimo periodo della vicenda fiumana: il Natale di Sangue (1. L'esercito in Italia e l'impresa di Fiume - 2. Il ruolo dei Carabinieri nella vicenda dannunziana - 3. La Regia Guardia di Finanza a Fiume - 4. Il Trattato di Rapallo - 5. L'esercito italiano e il Natale di Sangue) - Conclusioni (1. Quali furono i rapporti fra i Legionari e l'esercito e D'Annunzio) – Ringraziamenti - Bibliografia (Bibliografie ed opere varie - Biografie e memorialistica - La fine della grande guerra: la questione delle "Terre Liberate e Redente" - L'impresa di Fiume: gli aspetti generali - L'impresa di Fiume: gli aspetti militari)