Friedrich Nietzsche. Dal radicalismo aristocratico alla rivoluzione conservatrice Stampa E-mail

Stefano G. Azzarà

Friedrich Nietzsche
Dal radicalismo aristocratico alla rivoluzione conservatrice
Quattro saggi di Arthur Moeller van den Bruck


Castelvecchi Editore, pagg.225, € 22,00

 

azzarà nietzsche  IL LIBRO – È la stessa cosa leggere Nietzsche quando è ancora vivo il ricordo della Comune di Parigi e leggerlo quando la lotta di classe cede il passo al conflitto tra la Germania e le altre potenze europee? Ed è la stessa cosa leggerlo dopo la guerra, quando una sconfitta disastrosa ha mostrato la fragilità del Reich? Questo libro ricostruisce le interpretazioni nietzscheane di Arthur Moeller van den Bruck, padre della Rivoluzione conservatrice e precursore di Spengler, Heidegger e Junger. Moeller ridefinisce la filosofia di Nietzsche adattandola ai salti della storia europea tra gli ultimi decenni del XIX secolo e la fine della Prima guerra mondiale. Il Nietzsche artista e profeta che tramonta assieme all'Ottocento rinasce così nel passaggio di secolo come il filosofo-guerriero di una nuova Germania darwinista; per poi diventare, nella Repubblica di Weimar, l'improbabile teorico di un socialismo mistico e spirituale. Tre diverse letture emergono perciò da tre diversi momenti della storia europea e stimolano il passaggio dal pensiero liberalconservatore alla Rivoluzione conservatrice. In appendice, la prima traduzione italiana dei quattro saggi di van den Bruck su Nietzsche.

  DAL TESTO – "La volontà di potenza è «nuova volontà di vita», volontà di creazione storica, come sarebbe stato detto ancora molto tempo dopo, quando dionisiaco e volontà di potenza verranno interpretati proprio in questa chiave. Si capisce allora che nella stagnazione del tempo presente «se qualcuno ci può salvare» [...], ovvero può aprire un nuovo orizzonte di senso, «ci salverà questa volontà». Tanto più che essa «è già presente in maniera inconsapevole in milioni di uomini che non hanno mai sentito nulla di Nietzsche», mentre agisce già in maniera sotterranea fornendo «ai leader consapevoli della nostra civilizzazione la legittimazione spirituale di questa loro creazione».
  "La volontà di potenza è il mezzo etico-pratico per raggiungere la forma del superuomo, la cui possibilità immanente è stata scoperta grazie alla nuova conoscenza della natura. E stabilendo questo nesso Nietzsche ha compiuto qualcosa di grandioso: «ha messo di nuovo in movimento una vita che nell'epoca in cui lui era cresciuto ristagnava e languiva peggio che mai e che mostrava già da tante parti le prime chiazze di decomposizione», consentendo una nuova ripartenza alla storia tedesca e presto all'intera storia europea. In tal modo, «il Nietzsche profeta, quello che ha trasvalutato tutti i valori... ha rivoltato il terreno sul quale è collocata la nostra vita». Egli «ha aperto un passaggio facendo saltare gli ostacoli e infine ci ha rinviati come genere umano al di là di noi stessi e a una realtà ulteriore». Con ciò, «ci ha dato... un nuovo futuro, affidando interamente e con fermezza l'uomo all'uomo stesso».
  "Al di là dei suoi singoli aspetti, l'obiettivo complessivo di questa massiccia ridefinizione del campo della morale è però quello che abbiamo già conosciuto ed è tutto di natura politica. Nietzsche ha messo in discussione, dirà Simmel, «l'eticità apparente del bene». Egli, ha già detto con altre parole Moeller, «sollevando l'istinto egoistico contro quello altruistico, ha contrapposto all'ideale dello Stato l'ideale dell'io e a tutto l'utilitarismo inglese tutto il proprio innato esteticismo e vitalismo tedesco»."

  L'AUTORE – Stefano G. Azzarà, professore di Storia della filosofia politica all'Università di Urbino, è segretario alla Presidenza della Internationale Gesellschaft Hegel-Marx für dialektisches Denken e membro del comitato di redazione di «Marxismo Oggi». Studioso delle principali tradizioni filosofico-politiche dell'età contemporanea, oltre a numerosi saggi e articoli su riviste italiane e straniere ha pubblicato i libri "Pensare la rivoluzione conservatrice", "L'imperialismo dei diritti universali", "Un Nietzsche italiano", "L'humanité commune", "Democrazia cercasi". Gestisce il blog www.materialismostorico.it

  INDICE DELL'OPERA – Parte prima. «Il profeta di un uovo anarchismo culturale» o il maestro di una «forma spirituale di socialismo»? Arthur Moeller van den Bruck e l'immagine di Nietzsche dal Secondo Reich alle origini della Rivoluzione conservatrice – Premessa. Pareto, Moeller e i possibili usi di Nietzsche - Capitolo primo. Nietzsche come maestro fallito di anarchismo culturale e come «ciandala» aristocratico (1.1. Sensibilità artistica e produzione di nuova storia - 1.2. Genio estetico-pedagogico, "individualismo" e rottura della tradizione - 1.3. Anarchismo aristocratico e nuovo tipo umano come sintesi tra individualità e popolo - 1.4. L'esigenza di una cultura nazionale tedesca e l'Europa: un nuovo mito contro la morale della compassione - 1.5. Dalla decadenza moderna alla volontà eli potenza come comune volontà di futuro - 1.6. Nietzsche decadente e degenerato - 1.7. I limiti dell'"individualismo" di fronte alla società di massa: il fallimento della reazione aristocratica) - Capitolo secondo. Missione nazionale di Nietzsche e prosecuzione socialdarwinista della filosofia classica (2.1. Da una Kultur letteraria immaginaria alla pretesa di un'egemonia tedesco-mondiale: Nietzsche nazionale e "rivoluzionario" - 2.2. Una svolta filosofica epocale e il nuovo primato filosofico (e politico) della Germania - 2.3. Nietzsche, il materialismo e la cultura positivistica del suo tempo - 2.4. Darwinismo e metafisica del darwinismo - 2.5. I rischi del darwinismo e la risposta di Nietzsche - 2.6. Trasvalutazione filosofica del darwinismo, immanenza della vita e questione antropologica - 2.7. Superuomo e volontà di potenza come etica e politica post-darwinistica - 2.8. Distruzione dell'etica o indebolimento e demetafisicizzazione? - 2.9. Vitalismo darwinistico e purificazione del cristianesimo dalla compassione morale - 2.10. Contro lo Stato delle masse - 2.11. Moeller oltre Nietzsche e oltre il tempo di Nietzsche: limiti del darwinismo trasvalutato e concezione razziale del legame sociale nell'epoca del conflitto inter-imperialistico - 2.12. Populismo e imperialismo) - Capitolo terzo. Nietzsche "socialista" e la questione delle masse (3.1. Nietzsche e l'impotenza della tradizione idealistica tedesca - 3.2. Guerra e rivoluzione - 3.3. Nietzsche e la questione del socialismo - 3.4. Lotta per l'egemonia, socialismo proletario, socialismo nazionale - 3.5. «La massa ha già molto di più da perdere che le sue catene»: democrazia e socialismo come rigenerazione delle élite - 3.6. «Il possesso del potere è oggi passato in parte al lavoratore»: "socialismo spirituale" come nazionalizzazione subalterna - 3.7. "Socialismo spirituale" come fronte di mobilitazione) - Riferimenti bibliografici - Parte seconda. Testi di Arthur Moeller van den Bruck - Nietzsche il ciandala - Friedrich Nietzsche (1844-1900) - Il ritorno di Nietzsche - Nietzsche e il socialismo - Note