Geopolitica del caos. Attualità e prospettive Stampa E-mail

Carlo Jean

Geopolitica del caos. Attualità e prospettive

Franco Angeli Edizioni, pagg.320, Euro 30,00

 

geopolitica_del_caos.jpg  IL LIBRO - La geopolitica mondiale presenta dalla fine della guerra fredda un accentuato dinamismo. Gli attentati dell'11 settembre 2001 e la "guerra al terrore" l'hanno accelerato. Non hanno però modificato le tendenze di fondo dell'evoluzione del mondo precedenti.

  Si è accelerata la globalizzazione e la crescita economica dei BRICS: Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa. Il mondo islamico ne è ancora escluso - o meglio, continua ad escludersi dalla modernizzazione - e rimane chiuso nelle sue strutture sociali e politiche pre-moderne. Pur essendo un fenomeno complessivamente positivo, che ha sottratto alla povertà milioni di persone, la globalizzazione crea vincitori e vinti e profondi squilibri sia fra gli Stati che al loro interno.

  Il volume, che raccoglie una serie di saggi e di relazioni scritti negli ultimi anni, si compone di due parti. La prima, di carattere più generale, riguarda le "tendenze forti" che condizionano l'evoluzione geopolitica attuale: dalle radici culturali della politica estera degli Stati Uniti, alla riscoperta dello Stato-nazione e al ritorno nelle relazioni internazionali - sia conflittuali che cooperative - di Dio, della guerra e della storia. La sezione si conclude con la trattazione di due problemi critici dei nostri tempi: il declino delle Nazioni Unite e il tentativo di democratizzazione dell'Islam.

  La seconda parte contiene analisi geopolitiche dei principali attori internazionali e previsioni sulle future evoluzioni.

 

  DAL TESTO - “Le attuali condizioni del contesto internazionale registrano una diminuzione della cooperazione, un aumento della competizione e una minore efficacia delle regole e delle istituzioni internazionali. Il tentativo di riforma del Consiglio di Sicurezza nel summit ONU del settembre 2005 si è concluso con un fallimento. Il collasso del Doha Round ha accresciuto le tensioni fra il Sud e il Nord del mondo. Le istituzioni finanziarie internazionali sono sempre più contestate. Al Washington consensus si contrappone con sempre maggiore forza il Beijing Consensus. Esso è molto più attraenete per le classi dirgenti delle autocrazie dei paesi emergenti – specie di quelli produttori di petrolio – poiché non si prefigge di imporre il rispetto dei diritti umani né la democratizzazione – cambiando anche i regimi politici – ma di accettarli per quello che sono e concludere affari con essi”.

 

  L’AUTORE - Carlo Jean è Presidente del CSGE (Centro Studi di Geopolitica Economica) e Docente di Studi Strategici presso la LUISS-Guido Carli. È membro del Comitato scientifico dell'Enciclopedia Treccani, di "Liberal Risk" e di "Limes".

 

  INDICE DELL’OPERA – Presentazione - Parte I - Nuovo ordine mondiale fra equilibrio di potenza e "impero non-impero" americano - La globalizzazione e la nuova geopolitica - La riscoperta del ruolo dello Stato-nazione - Commento al saggio di Robert Cooper The Post-Modern State and the World Order - Nazioni Unite e nuovo ordine mondiale - Dalla democrazia difensiva a quella attiva: il caso dell'Islam - Parte II - Visioni strategiche e prospettive geopolitiche degli Stati Uniti - L'Europa come attore geopolitico globale - La PESC e la PESD nell'Unione allargata - Prospettive geopolitiche della Russia - Geopolitica della Cina. L'impero di mezzo guarda più alla terra che al cielo - Geopolitica dell'India: realtà e prospettive - Geopolitica dei Balcani: realtà e prospettive - Geopolitica e prospettive della regione "Mediterraneo" - "Grande Medio Oriente". Il ruolo dell'Italia - Prospettive geopolitiche della Turchia - Arabia Saudita: la polveriera del Medio Oriente - Geopolitica e strategia della guerra contro il terrorismo - La nuova geopolitica dell'Iran e scenari delle possibili azioni occidentali - Geopolitica dell'America Latina - Geopolitica dell'Africa - Bibliografia