L'Occidente e i suoi nemici Stampa E-mail

Luciano Pellicani

L'Occidente e i suoi nemici

Rubbettino Editore, pagg.444, € 24,00

 

pellicani occidente  IL LIBRO – L'assalto terroristico al Bataclan di Parigi ha brutalmente riproposto all'attenzione dell'opinione pubblica mondiale un fenomeno che a molti studiosi era sembrato definitivamente estinto: l'odio contro l'Occidente.
  Le radici di questo odio risalgono all'epoca durante la quale l'Occidente estese i suoi tentacoli sull'intero Pianeta, sottoponendo alla sua smisurata volontà di dominio e di sfruttamento le società orientali. Tutto ciò, naturalmente, ha suscitato il risentimento e la collera del "proletariato esterno", tanto più che il dominio coloniale fu caratterizzato dal disprezzo razzista nei confronti dei popoli assoggettati, descritti come biologicamente incapaci di autogovernarsi e, quindi, bisognosi di una "paternalistica tutela".
  Ma quest'odio contro l'Occidente non è nato solo dal "proletariato esterno" bensì anche in seno all'Occidente, infatti le prime significative manifestazioni della rivolta intellettuale e morale contro il mondo moderno si registrano proprio in Europa, dal cui grembo sono scaturiti travolgenti movimenti rivoluzionari di massa - comunismo, fascismo, nazismo - animati dall'intenso desiderio di fare tabula rasa della civiltà liberale.
  Questo volume vuole ripercorrere il fenomeno da un punto di vista storico-sociologico per meglio comprendere le radici ideologiche e religiose dell'odio contro la Modernità.

  DAL TESTO – "[...] il «partito di Allah», per proteggere l'Islam dal contagio spirituale, proclama la «guerra santa» contro l'Occidente; e proclama altresì che tutti i mezzi, ivi compreso il terrorismo, sono legittimi per espellere i veleni che l'imperialistica civiltà occidentale, con i suoi formidabili strumenti di comunicazione e di socializzazione, ha iniettato e inietta nella comunità dei veri credenti. Pertanto, il terrorismo scatenato in forme selvagge dal «partito di Allah» non è che la manifestazione più estrema della guerra culturale che da anni è in corso fra il mondo occidentale e il mondo islamico. Una guerra che nasce dal fatto che esiste una irriducibile opposizione di principio fra la civiltà islamica, nella quale l'unica autorità concepita e concepibile è quella religiosa, e la civiltà moderna, basata sulla distinzione tra il potere temporale e il potere spirituale e sulla progressiva laicizzazione delle sue forme di vita."

  L'AUTORE – Luciano Pellicani, professore emerito della Luiss Guido Carli, è fra i sociologi italiani più conosciuti all'estero grazie alla traduzione dei suoi saggi nelle principali lingue europee. Della sua vasta e importante produzione scientifica, Rubbettino ha pubblicato "Dalla società chiusa alla società aperta" (2002), "Le radici pagane dell'Europa" (2007), "Lenin e Hitler: i due volti del totalitarismo" (2009), "Anatomia dell'anticapitalismo" (2010), "Dalla Città sacra alla Città secolare" (2011), "La società dei giusti. Parabola storica dello gnosticismo rivoluzionario" (2012), "La genesi del capitalismo e le origini della Modernità" (2013) e "Jihad: le radici" (2015).

  INDICE DELL'OPERA – Premessa - 1. La civiltà dei diritti e delle libertà - 2. Genesi della società aperta - 3. I nemici della società aperta - 4. Contro la Modernità - 5. Il suicidio dell'Europa - 6. Dall'Apocalisse alla Rivoluzione – 7. Le radici leniniste dello stalinismo - 8. Le origini del totalitarismo - 9. Fascismo, Capitalismo, Modernità - 10. La violenza nella storia - 11. Terrorismi - 12. Dalle guerre ideologiche alle guerre di religioni - 13. Proprietà privata e libertà – 14. Dalla terza ondata alla democrazia elettronica – 15. Miseria del neoliberismo - 16. La guerra culturale fra Atene e Gerusalemme