Annibale Stampa E-mail

Giovanni Brizzi

Annibale

il Mulino, pagg.184, € 14,00

 

brizzi annibale  IL LIBRO – Con stile piano e scorrevole il libro rievoca la vita e le imprese leggendarie di Annibale, il condottiero cartaginese che nel corso della seconda guerra punica (218-201 a.C.) inflisse ai Romani una serie di spaventose disfatte (la più devastante nella battaglia di Canne, 216 a.C.). Annibale venne infine sconfitto a Zama, sul suolo africano, ad opera di Scipione, che della lezione del Barcide aveva sagacemente fatto tesoro, e che, in questo modo, avviò Roma verso il predominio sul Mediterraneo. Ne emerge la figura di un generale tra i più grandi di ogni tempo, genio militare innovativo dalle insuperate doti di condottiero, dotato di sicura padronanza delle concezioni tattiche più raffinate.

  DAL TESTO – "Alessandro era stato un modello per suo padre, che perseguiva uno scopo politico preciso, anche se grandioso; era stato un modello per suo cognato, i cui piani erano invece concreti e circoscritti nello spazio alla sola Spagna. L'impressione è che l'educazione greca di Annibale fosse più raffinata e profonda di quella dei suoi due parenti, anche se incompleta; e che proprio per questo di Alessandro egli sia stato l'unico autentico erede, non solo perché è l'unico che lo abbia eguagliato come maestria tattica, ma anche perché è forse il solo che ne abbia inseguito in un certo qual senso l'immagine, che abbia tentato di inserirsi nel solco di una tradizione greca ricca di figure, le quali, quasi avessero un'origine divina, proclamavano se stesse superiori per valore e capacità al resto degli uomini.
  "Quello di Alessandro Magno non è il solo modello che Annibale abbia ricavato dalla storia passata e dal mito. Altri ne ebbe; e uno di questi fu forse Lisandro. Sosilo, il precettore che suo padre gli aveva affiancato in Spagna, da buon Greco non mancò probabilmente di fargli leggere Omero; ma, in particolare, egli era uno Spartano, e come Lacedemone dovette proporgli gli eventi e i personaggi più gloriosi nella storia della sua città, una città che, va ricordato, era stata egemone in Grecia. Forse, in particolare, gli parlò proprio della figura di questo comandante. Di Lisandro era proverbiale l'astuzia, che gli aveva permesso di ottenere un'interminabile serie di successi e che, circa due secoli prima del momento in cui visse Annibale, gli aveva consentito di raggiungere la vittoria definitiva su Atene, distruggendone l'invincibile flotta nella battaglia di Egospotami."

  L'AUTORE – Giovanni Brizzi è professore ordinario di Storia romana nell'Università di Bologna. Tra i suoi libri: «Scipione e Annibale. La guerra per salvare Roma» (Laterza, 2007), «Roma. Potere e identità dalle origini alla nascita dell'impero cristiano» (Pàtron, 2012). Con il Mulino ha pubblicato «Il guerriero, l'oplita, il legionario. L'esercito nel mondo antico» (nuova ed. 2013).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione - La figura di Annibale - La famiglia barcide - La fanciullezza di Annibale - Cartagine e la sua storia - Amilcare giunge in Spagna - Uno strumento di guerra - Annibale, il condottiero - Annibale decide di portare la guerra a Roma - Piani strategici - L'inizio della guerra - Più vicino a Roma - Dal Trasimeno a Canne - Immagini di guerra - All'indomani di Canne - La svolta - Scende in campo Publio Scipione - La sconfitta di Cartagine - La morte di Annibale - Roma: bilancio della guerra - Un bilancio su Annibale - Bibliografia essenziale