Rapporti di forza Stampa E-mail

Giancarlo Elia Valori

Rapporti di forza
Le questioni aperte del sistema internazionale


Rubbettino Editore, pagg.952, € 48,00

 

valori rapporti  Questo libro raccogli gli scritti che Giancarlo Elia Valori ha dedicato alla geopolitica negli ultimi dieci anni. Oliviero Diliberto, nella Prefazione, lo definisce il "libro di una vita", "una vita assolutamente unica, irripetibile, spettacolare".

  "Leggendo questi contributi", spiega Diliberto, "si impara moltissimo, si disvelano aspetti dell'attualità e degli accadimenti in corso nel pianeta inediti o del tutto sconosciuti. Si palesano punti di vista quasi sempre diversi dall'opinione corrente, dalle vulgatae o dai luoghi comuni (si pensi alla troppa retorica europeista che invade i nostri media: che giustamente Valori contrasta in nome del principio dell'interesse nazionale, da decenni trascurato o gerarchicamente subordinato a quello "unionista", a trazione tedesca)".

  Una parte del libro è proprio dedicata all'interesse nazionale italiana. L'Italia del dopo-Guerra fredda, secondo Valori, "è diventata un piccolo Paese", "senza strategia, senza idee di lungo periodo, senza una politica estera e senza una vera e propria "linea" economica". "Mai come oggi la classe politica italiana si è dimostrata così inetta, ignorante, dilettantesca". "Mani Pulite" è stata "un'operazione esterna" che ha distrutto il nostro sistema politica e ci ha privati di una classe dirigente "capace di dirimere l'essenziale dal propagandistico".

  L'Autore invita a riscoprire il messaggio alle Camere inviato da Cossiga nel giugno 1991, una miniera d'oro per chi voglia studiare non solo la crisi che portò alla fine della cosiddetta "Prima Repubblica", ma anche per tutti coloro che vogliano davvero ricostruire un sistema politico che, ancora oggi, è ben lontano da un suo corretto funzionamento".

  La rinascita dell'Italia, inoltre, non può prescindere dalla riscoperta del Codice di Camaldoli (di cui Valori si occupa nell'Appendice), che "non rappresentò solo la nascita della Democrazia Cristiana, ma la rinascita di tutta la democrazia italiana".

  Molto interessanti sono le pagine dedicate alla "de-dollarizzazione", un processo in crescita: "Gli Usa stanno quindi per essere spodestati come moneta-mondo a causa della loro continua serie di guerre e insuccessi militari e dovranno pagare, come tutti gli altri, il loro debito pubblico, che è immenso e, sempre di più, sarà un problema loro, non nostro". Gli Usa hanno fatto la guerra contro l'Iraq nel 2003 anche per il fatto che Saddam Hussein "voleva iniziare a vendere i suoi barili in Euro". Con l'arrivo al potere di Putin in Russia, "la de-dollarizzazione russa inizia subito". Anche la Cina intende creare "una moneta internazionale basata sui Diritti Speciali di Prelievo del FMI e liberamente spendibile sui mercati mondiali, al posto del Dollaro Usa". In tutto questo, osserva Valori, "l'Unione Europea tace e dorme".

  Dalla dine dell'Urss, "Washington pensa sempre all'egemonia mondiale e, soprattutto, immagina di contrastare la già attiva unione eurasiatica tra Cina, Iran e Russia, il peggiori incubo per i decisori Usa, sia sul piano militare che su quello finanziario". Seguendo Brzezinski, gli analisti statunitensi mettono in guardia "sull'unificazione dell'Eurasia, da impedire assolutamente, e sulla successiva riunificazione dell'Eurasia con la penisola eurasiatica, da bloccare anche con una guerra".

  Nella parte del volume dedicata alla Corea del Nord, l'Autore definisce Kim Jong-Un "un ottimo analista strategico" che "sta portando avanti due linee politiche originali e interessanti": "l'arrivo di una nuova generazione al potere e l'evidente e stabile espansione economica". La "nuova strategia globale della Corea del Nord", inoltre, "è molto più innovativa di quanto non si possa immaginare".