Tucidide e il colpo di Stato Stampa E-mail

Luciano Canfora

Tucidide e il colpo di Stato

il Mulino, pagg.320, € 16,00

 

canfora tucidide  IL LIBRO – Accade di rado che uno storico si trovi immerso nel cuore di una rivoluzione e ne esca vivo. È quanto capitò a Tucidide, nell'anno 411 a.C. Mentre era impegnato nella scrittura, in tempo reale, della interminabile guerra che condusse al tracollo l'impero ateniese, lo storico si trovò coinvolto nel fuoco della effimera e sanguinosa rivoluzione oligarchico‐radicale che mirava a stroncare lo strapotere popolare e a chiudere il conflitto abbracciando il nemico, assunto come modello e come alleato. Nel bel mezzo della crisi, Tucidide poté dar vita a questo caso unico della storiografia antica, e non solo: la rivoluzione raccontata dall'interno e dall'osservatorio privilegiato delle più riservate posizioni di comando. I misteri e i retroscena di quella vicenda sono qui disvelati nelle pagine di Luciano Canfora.

  DAL TESTO – "Il vero «rivoluzionario» è «manicheo» fa dire André Malraux al comunista Manuel nel romanzo-verità sulla guerra civile spagnola L'espoir (1937). È raro che uno storico si trovi immerso nel fuoco di una rivoluzione e ne esca vivo. Questa esperienza, unica, è capitata all'ateniese Tucidide, nell'anno 411 a.C., mentre era impegnato nella scrittura, in tempo reale, della interminabile guerra, incominciata vent'anni prima, che condusse al tracollo l'impero ateniese. Tucidide si trovò nel fuoco della effimera e sanguinosa rivoluzione oligarchico- radicale che mirava a stroncare lo strapotere popolare e a chiudere la guerra abbracciando il nemico, assunto come modello e come alleato.
  "Questo è l'episodio che mi spinse, oltre cinquant'anni fa, a dubitare della fable convenue, pilastro della biografia tucididea tradizionalmente consolidata: cioè di quell'inspiegabile esilio ventennale (423-403 a.C.) che, ove fosse vero, farebbe di Tucidide un finto testimone oculare della più grave - e da lui minuziosamente narrata - crisi politica della sua città. È chiaro invece che, solo nel bel mezzo della crisi e implicato in essa, Tucidide poté dar vita a questo unicum della storiografia antica (e non solo): la rivoluzione raccontata dall'interno e dall' osservatorio privilegiato delle più riservate posizioni di comando. Non è arbitrario accostare queste pagine alla Storia della rivoluzione russa di Trockij; ma, diversamente da Trockij, Tucidide non fu «manicheo»."
  "Il modo in cui Tucidide si esprime è ammirativo nei confronti degli artefici della sovversione costituzionale, e quasi trionfalistico nel tono. L'impresa, che è da lui definita "grande", è tale da apparirgli impervia e comunque realizzabile solo da persone di grande capacità e intelligenza. Non vi è dubbio che in questo modo di esprimersi è racchiusa una valutazione positiva dell'avere quegli uomini saputo colpire lo «strapotere» popolare, considerato nel suo duplice aspetto di politica interna e di dominio imperiale. È dunque un linguaggio "schierato" quello di Tucidide in questo caso; ed è uno dei rari casi in cui il giudizio politico è espresso da lui con mal trattenuta passionalità. Nel linguaggio dei disistimatori del potere popolare - tra i quali Tucidide si colloca - la «libertà del popolo ateniese» è l'oppressivo esercizio del potere [...]"

  L'AUTORE – Luciano Canfora è professore emerito dell'Università di Bari. Dirige la rivista «Quaderni di storia» e collabora al «Corriere della Sera». Fra i suoi libri più recenti, usciti da Laterza: «Il sovversivo. Concetto Marchesi e il comunismo italiano» (2019) e «Il tesoro degli Ebrei» (2021); per il Mulino: «Gli antichi ci riguardano» (2014) e «La schiavitù del capitale» (2017).

  INDICE DELL'OPERA - Un doveroso chiarimento - I. Gli aspetti materiali - II. Antifonte e il suo doppio - III. Tucidide di fronte al colpo di Stato - IV. Sul pensiero politico di Tucidide - V. L'ambigua critica oligarchica della «democrazia realizzata» ateniese: un caso di «sovversivismo delle classi dirigenti» - VI. Un'impresa «grande»: abbattere la democrazia - VII. Una cronaca in presa diretta - VIII. Il paradosso di Frinico: Tucidide tra Samo e Taso - IX. Il punto di osservazione di Tucidide - X. Chi uccise Frinico? - XI. Cronaca dall'interno della sala del Consiglio: lo scontro finale - XII. È incauto screditare il racconto tucidideo - XIII. Restaurazione e resa dei conti giudiziaria - XIV. La condanna di Antifonte - XV. Lo storico nella rivoluzione – Appendici - Tucidide, La guerra del Peloponneso (VIII, 45-98) – Abbreviazioni - Indice dei nomi e dei personaggi