Sozomeno di Gaza
Storia ecclesiastica
Edizioni Città Nuova, pagg.744, € 49,00
La prima traduzione italiana integrale della "Storia ecclesiastica" di Sozomeno di Gaza, curata con rigore filologico e chiarezza espositiva da Salvatore Borzì, costituisce un evento editoriale di rilievo per gli studi tardoantichi e patristici. L'opera si inserisce nel solco della tradizione iniziata da Eusebio di Cesarea, proseguendo la narrazione degli sviluppi del Cristianesimo a partire dall'epoca costantiniana fino alla metà del V secolo, in un arco cronologico che, nelle intenzioni dell'autore, avrebbe dovuto estendersi dal 326 al 439, ma che nella sua redazione effettiva si arresta al 425.
Sozomeno, originario di Bethelia presso Gaza, è espressione di quel Cristianesimo orientale che, pur in dialogo con la cultura ellenistica e giuridica del tempo, mantiene una forte impronta ecclesiocentrica e teologica. Convertito in giovane età nell'ambiente cristiano sorto attorno alla figura di Ilarione, giunse a Costantinopoli non prima del 423, dove esercitò la professione forense e compose la sua opera in nove libri, indirizzandola a Teodosio II. La scelta di dedicare l'opera a un imperatore non è neutra: essa riflette la concezione dell'impero come instrumentum Dei nella difesa dell'ortodossia, concezione che attraversa tutta la narrazione storica di Sozomeno.
L'opera si caratterizza per un impianto storiografico in cui le vicende ecclesiastiche e quelle politiche non sono presentate come ambiti separati, ma come realtà inscindibilmente intrecciate in un unico disegno provvidenziale. La storia, per Sozomeno, è il teatro di una lotta escatologica tra la Verità – identificata con il Credo niceno – e le forze dell'errore, incarnate dalle eresie e dai persecutori. L'esito della contesa non è affidato al caso o alla ragione politica, ma alla volontà divina, che guida infallibilmente il corso degli eventi, premiando i difensori della fede ortodossa e colpendo i suoi avversari.
Dal punto di vista metodologico, Sozomeno si mostra attento alla raccolta di fonti, alcune delle quali condivise con altri storici ecclesiastici (Rufino, Socrate Scolastico), mentre altre sono più autonome e meno note (atti sinodali, tradizioni locali, testi agiografici). Tuttavia, il discernimento critico nell'uso delle fonti è altalenante: accanto a riferimenti di indubbio valore documentario, si trovano episodi leggendari o edificanti, talvolta accolti senza sufficiente valutazione storica. Questo aspetto non inficia il valore dell'opera, ma ne suggerisce una lettura attenta alla compresenza di piani narrativi differenti: quello della cronaca e quello della teologia della storia.
La "Storia ecclesiastica" si distingue anche per la vivacità narrativa e per l'attenzione ai protagonisti della vita religiosa del tempo, tra cui spiccano figure di monaci, vescovi, eremiti e imperatori. La presenza di elementi agiografici, lungi dal ridursi a mero ornamento devozionale, funge da veicolo ideologico per la promozione di modelli esemplari di vita cristiana. In questo senso, l'opera si pone anche come un testo pedagogico, rivolto a rafforzare la memoria collettiva della Chiesa e la legittimità della sua autorità dottrinale.
La presente edizione, oltre al merito di rendere accessibile per la prima volta al pubblico italiano un testo di primaria importanza, si segnala per l'accuratezza della traduzione, la sobrietà del commento e l'ampiezza dell'apparato introduttivo, che inquadra con finezza storica e teologica la figura dell'autore e la sua opera. Se talora si sarebbe auspicata una maggiore ampiezza nelle note esegetiche ai passi più problematici, l'equilibrio complessivo tra rigore accademico e leggibilità rappresenta uno dei punti di forza del volume.
L'opera di Sozomeno, letta oggi con le lenti della critica storica contemporanea, offre non solo una testimonianza preziosa sul Cristianesimo tardoantico, ma anche uno spaccato significativo della cultura politica e religiosa dell'impero d'Oriente nel V secolo. L'edizione italiana colma una lacuna rilevante nella bibliografia patristica nazionale e fornisce uno strumento importante per gli studi di storia ecclesiastica, teologia e letteratura cristiana antica.
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