Guerre della crisi dell'ordine Stampa E-mail

Guido La Barbera

Guerre della crisi dell'ordine

Edizioni Lotta Comunista, pagg.378, € 20,00

 

labarbera guerre  Nel volume "Guerre della crisi dell'ordine", Guido La Barbera presenta un'analisi lucida e penetrante delle dinamiche geopolitiche contemporanee, ponendo al centro la crisi dell'ordine internazionale che caratterizza lo scenario attuale. La riflessione dell'autore si sviluppa attraverso una lettura profonda della guerra in Ucraina e del conflitto a Gaza, interpretati come episodi emblematici di un mondo che sta attraversando una fase di transizione verso un ordine globale sempre più incerto e frammentato. La Barbera non si limita a descrivere i conflitti in atto, ma li inserisce in un contesto strategico di lungo periodo, esplorando le radici delle attuali tensioni e offrendo una prospettiva sui probabili sviluppi futuri delle relazioni internazionali.

  Il punto di partenza dell'analisi di La Barbera è la constatazione di una condizione di instabilità che attraversa il sistema internazionale, la cui architettura, seppur mutata dalla fine della Guerra Fredda, risente ancora delle strutture delineate nel secondo dopoguerra. Tuttavia, l'autore sottolinea un fenomeno dirompente che segna la transizione: l'emergere della Cina come attore strategico in grado di contestare l'egemonia degli Stati Uniti. Questo bilanciamento di potenza, ormai consolidato, è il cuore della "crisi dell'ordine" che caratterizza il periodo attuale. L'analisi di La Barbera non si limita a descrivere l'inasprirsi delle rivalità geopolitiche, ma le contestualizza in un quadro che tiene conto della crescente disuguaglianza globale e della trasformazione economica e tecnologica.

  In particolare, La Barbera esplora la crescente ambizione di Pechino di rivedere le strutture di potere globali, sfidando le istituzioni internazionali che, a partire dalla fine del secondo conflitto mondiale, sono rimaste ancorate a un ordine unipolare dominato dagli Stati Uniti. Questa condizione segna un nuovo equilibrio strategico, che potrebbe sfociare, secondo l'autore, in una serie di conflitti parziali, ma anche, più drammaticamente, in una guerra totale tra le grandi potenze.

  Il titolo del libro e il nucleo della sua argomentazione ruotano attorno all'idea delle "guerre della crisi dell'ordine", che si manifestano come conflitti più limitati, ma ugualmente significativi, di una guerra globale. La Barbera non esita a definire la guerra in Ucraina come un esempio emblematico di questo scenario. La crescente militarizzazione dell'Europa orientale, unita alla rivalità tra NATO e Russia, costituisce uno degli elementi che, seppur non portando alla deflagrazione di un conflitto su scala mondiale, contribuiscono a un clima di tensione che attraversa il continente.

  Il conflitto in Ucraina, nell'analisi di La Barbera, non è solo una manifestazione delle ambizioni imperialistiche russe, ma è anche il risultato di un'inerzia strategica che si è venuta a creare a causa di un ordine mondiale che non riesce più a rispondere in modo adeguato alle sfide poste da attori sempre più eterogenei e indipendenti. La crisi ucraina è, in questo senso, la cartina di tornasole di una trasformazione geopolitica che la comunità internazionale non è in grado di governare con gli strumenti tradizionali della diplomazia.

  A fianco della guerra in Ucraina, La Barbera include anche il conflitto di Gaza come ulteriore esempio delle guerre parziali in corso, segnate da una combinazione di tensioni religiose, etniche e geopolitiche che sfuggono alle categorie tradizionali della guerra statale. Qui, le dinamiche di potere non solo riguardano l'occupazione territoriale, ma anche il controllo delle risorse, le strategie di alleanze e il controllo delle reti di approvvigionamento, con risvolti che coinvolgono non solo gli Stati Uniti e Israele, ma anche potenze emergenti come l'Iran e la Turchia.

  L'analisi non si limita a descrivere gli eventi geopolitici in atto, ma si espande anche in una riflessione più ampia sulle ideologie emergenti della guerra. La Barbera evidenzia come, in un contesto mondiale segnato dalla crescente multipolarità, i conflitti non siano più semplicemente il frutto di un confronto tra Stati, ma si configurano come manifestazioni di nuovi paradigmi ideologici e culturali. Le guerre moderne sono sempre più determinate dalla lotta per la definizione dell'identità, da tensioni religiose e da scontri che mettono in gioco la legittimità dei sistemi di governance.

  In questa cornice, la guerra non è solo uno strumento di potere militare, ma assume una dimensione politica e ideologica molto più complessa. La Barbera riflette su come le nuove forme di conflitto abbiano acquisito tratti sempre più asimmetrici, dove la guerra informatica, l'utilizzo di droni e la guerra economica diventano strumenti prioritari per gli Stati, anche per quelli che non possiedono una potenza militare tradizionale. La crescente diffusione di questi strumenti introduce nuovi attori sulla scena internazionale e nuove modalità di lotta, in cui non è più la forza bruta a dominare, ma la capacità di influenzare, manipolare e destabilizzare i sistemi di potere attraverso tecniche non convenzionali.

  La Barbera offre una lettura coerente e ben argomentata del panorama geopolitico attuale, riuscendo a connettere eventi specifici con tendenze di lungo periodo. Il libro si rivela un contributo importante per comprendere le dinamiche alla base dei conflitti globali e le possibili traiettorie future delle relazioni internazionali.

  Il lavoro dell'autore si distingue per la sua visione lucida e la sua capacità di anticipare le potenziali evoluzioni delle guerre moderne. La Barbera, sebbene tratti di scenari complessi e spesso inquietanti, offre una lettura che stimola alla riflessione, spronando il lettore a considerare le implicazioni strategiche delle guerre in corso e quelle potenziali.