Portnoy Stampa E-mail

Philip Roth

Portnoy
A cura di Matteo Codignola

Adelphi, pagg.283, € 20,00

 

roth portnoy  La pubblicazione di "Portnoy" nel 1969 ha rappresentato un punto di svolta nella carriera di Philip Roth e nella letteratura contemporanea. Il libro, che si impone immediatamente per la sua struttura narrativa audace e per il tono irriverente, ha suscitato un'eco senza precedenti, non solo nel panorama letterario ma anche nel dibattito pubblico. Il monologo di Alexander Portnoy, protagonista e voce unica del romanzo, è l'elemento centrale di un'opera che scardina e sovverte convenzioni, non solo nella scrittura ma anche nelle tematiche trattate. Con la cura editoriale di Matteo Codignola, "Portnoy" ritorna oggi sotto nuova luce, rendendo giustizia a un testo che, all'epoca della sua pubblicazione, segnò una vera e propria rivoluzione.

  Sin dal suo esordio, il libro è stato interpretato come un'indagine spietata e esagerata dell'animo umano, in particolare della psiche di un giovane ebreo americano, afflitto dalla colpa e dalla repressione, che si confronta con le proprie pulsioni sessuali e il senso di inadeguatezza verso la società e la propria famiglia. Il narratore, Alexander Portnoy, si rivolge a un analista, il dottor Spielvogel, ma il suo flusso di coscienza, interrotto da divagazioni comiche e provocatorie, non si limita certo a una semplice seduta psicoanalitica. Roth gioca con la struttura del monologo per confondere i confini tra confessione, autocritica, umorismo nero e analisi sociale. Più che un racconto psicologico, Portnoy è una riflessione sulla condizione umana attraverso il prisma della cultura ebraica, dell'identità americana e della liberazione sessuale, temi che all'epoca risultavano ancora tabù.

  Gershom Scholem, paventando la possibilità di un "secondo Olocausto" a causa della forza dirompente del libro, coglie l'elemento di novità più evidente dell'opera: l'abilità di Roth di affrontare temi complessi e dolorosi con un'ironia caustica, senza mai cedere al sentimentalismo o alla moralizzazione. Sebbene il linguaggio di "Portnoy" sia talvolta esplicitamente crudo, l'autore riesce a mantenere un equilibrio raro tra la critica sociale e il divertimento puro, tra la riflessione filosofica e la comicità grottesca. Il risultato è un'opera che non solo interroga la psiche del protagonista, ma costringe anche il lettore a confrontarsi con le proprie convenzioni e pregiudizi. La natura di "Portnoy" non è quindi solo quella di una riflessione individuale, ma si fa emblema di una critica alla società americana degli anni Sessanta, segnata da tensioni politiche, culturali e morali.

  Il romanzo di Roth ha un doppio strato: da un lato il dramma dell'individuo, dall'altro la parodia della condizione sociale e storica dell'epoca. Non si può non notare come, attraverso il personaggio di "Portnoy", l'autore metta in scena una critica alla società borghese, puritana e ipocrita, che reprime le inclinazioni naturali dell'individuo, creando mostri interiori. In questo contesto, la figura della madre, sovrappeso e opprimente, diventa il simbolo di un'influenza che non solo condiziona il protagonista, ma che è anche una critica alla visione patriarcale della famiglia ebraica tradizionale. Allo stesso tempo, "Portnoy" è anche un prodotto di una generazione che cerca di emanciparsi dal passato, dalla colpa ereditata e dalla morale imposta, ma che non sa come farlo senza perdersi nel caos delle proprie pulsioni.

  L'approccio alla sessualità, poi, è uno degli aspetti più controversi e discussi del romanzo. Se da un lato la pornografia e il desiderio sono elementi che arricchiscono la dimensione comica e grottesca del testo, dall'altro Roth li utilizza come strumenti di analisi critica e di esplorazione dell'alienazione individuale. La lotta di Portnoy con il suo corpo e con il suo desiderio non è solo una riflessione personale, ma anche una critica più ampia al modo in cui la società, in particolare quella americana degli anni Sessanta, trattava la sessualità. Il racconto delle esperienze sessuali di Portnoy, pur essendo presentato con linguaggio esplicito, non è mai fine a sé stesso, ma costituisce un'analisi più profonda della repressione, dell'imbarazzo e delle ossessioni.

  L'esistenza di Portnoy è percorsa da domande esistenziali e da un'incapacità di trovare risposte definitive. La sua relazione conflittuale con la figura del padre, il rimorso per la morte di quest'ultimo, l'impossibilità di distaccarsi dal peso della tradizione religiosa e familiare e l'ansia di una libertà che però non riesce a concretizzarsi, costituiscono il nucleo della sua frustrazione. Questi temi si intrecciano con quelli dell'identità ebraica, della cultura americana e della religione, creando una tessitura complessa di significati che travalicano la superficie del romanzo.

  Roth riesce a restituire una visione non semplicistica e non dogmatica delle sue tematiche. La sua prosa, spigolosa e irriverente, è costantemente attraversata dalla consapevolezza di essere parte di un contesto più ampio. L'opera di Roth non è solo un'opera di critica sociale, ma un tentativo di scrivere l'umanità, con le sue contraddizioni, le sue frustrazioni, le sue paure e le sue speranze. La dimensione psicoanalitica che, come suggerito dalla stessa struttura del libro, domina la narrazione, è solo uno degli strumenti con cui Roth cerca di comprendere la condizione dell'individuo.

  In questa nuova edizione curata da Matteo Codignola, "Portnoy" appare più che mai un testo di riferimento, non solo per la sua singolarità e innovazione stilistica, ma anche per la sua capacità di anticipare le istanze della postmodernità. Il libro, pur nell'apparente leggerezza del suo tono, è un'indagine sull'identità, sulla colpa e sulla ricerca di libertà, temi che sono sempre attuali e che continuano a suscitare interrogativi profondi. Se da un lato "Portnoy" ha suscitato scandalo, dall'altro ha contribuito ad aprire una nuova frontiera nella letteratura del Novecento, in grado di affrontare senza paura le zone più oscure della mente umana.

  Infine, "Portnoy" è un romanzo che ha contribuito alla definizione di Roth come uno degli autori più significativi del panorama letterario internazionale. La sua forza sta non solo nella capacità di trattare temi scomodi con disinvoltura e ironia, ma anche nella profondità con cui sa sondare la psiche del suo protagonista e, con essa, quella di una società intera. A distanza di oltre cinquant'anni dalla sua pubblicazione, l'opera mantiene una straordinaria attualità, sia per la sua forza provocatoria che per la sua capacità di stimolare una riflessione che non smette di essere vivace e avvincente.

La Redazione

15 settembre 2025