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Julius Evola
Dal Mediterraneo al Nord Olimpico Articoli e conferenze nella Mitteleuropa (1920-1945) a cura di Emanuele La Rosa Prefazione di Nuccio D'Anna
Edizioni Mediterranee, pagg.336, € 31,50
La pubblicazione del volume "Dal Mediterraneo al Nord Olimpico", a cura di Emanuele La Rosa, segna un'importante operazione editoriale nel panorama degli studi evoliani, mettendo per la prima volta a disposizione del pubblico italiano una selezione di scritti di Julius Evola, datati tra il 1920 e il 1945, che non erano mai stati tradotti in italiano. Questa raccolta, che comprende una serie di articoli e conferenze, offre uno spaccato straordinariamente ricco e articolato del pensiero evoliano, evidenziando le sue risposte plurime, pur nella loro unità di fondo, al problema della modernità, dalla prospettiva dell'individuo e della civiltà.
L'accuratezza e la competenza con cui La Rosa ha curato il testo, tanto nel risalto delle principali tematiche evoliane quanto nella traduzione e nell'apparato critico, conferiscono al volume una rilevanza notevole. La scelta di includere sette conferenze e quarantacinque articoli, provenienti da periodici e contesti intellettuali diversi, non solo amplia la visione che si ha di Evola, ma permette anche di apprezzare la ricchezza e la varietà del suo approccio. Il testo include anche un'appendice critica che raccoglie gli interventi di una cinquantina di autori tedeschi sull'opera dell'autore italiano, arricchendo ulteriormente la prospettiva storica e analitica.
Dalle pagine del volume emerge la capacità di Evola di trattare la crisi della modernità da una posizione tanto radicale quanto intellettualmente raffinata. L'autore non si limita a una diagnosi del malessere contemporaneo, ma propone un'interpretazione complessa che si snoda lungo una critica alla «decadenza» della civiltà occidentale, da lui intesa come progressiva erosione dei valori spirituali e metafisici. La visione evoliana non è però un semplice lamento nostalgico per un passato perduto, bensì un tentativo costante di delineare una via di uscita dalla crisi, basata sul recupero della Tradizione e di un ordine metafisico universale. Tale proposta non si configura come un ritorno a un passato statico, ma come un tentativo di recuperare quelle forme di sapienza che, secondo Evola, costituivano la spina dorsale di una civiltà sana e vitale.
Il volume mette in evidenza l'originalità di Evola nel trattare la modernità non come un oggetto di mera critica sociale o politica, ma come un fenomeno che coinvolge profondamente l'individuo nella sua dimensione esistenziale e spirituale. In tal senso, l'autore si distingue dalla tradizione filosofica del suo tempo per la sua capacità di articolare una risposta alla crisi dell'individuo moderno che non si riduce a una semplice denuncia del materialismo o del progressismo, ma sollecita una riflessione più profonda sulla necessità di un risveglio spirituale. L'individuo, per Evola, non è mai un soggetto passivo, ma un'entità che deve affrontare la sfida di ritrovare la propria dimensione trascendente e, al contempo, di adattarsi alle vicissitudini storiche senza rinunciare alla propria essenza.
L'aspetto di maggiore interesse di questo volume risiede proprio nel suo modo di presentare una pluralità di risposte alla modernità, risposte che si sviluppano nell'arco di venticinque anni e che vedono un'evoluzione continua nel pensiero di Evola. Se, da un lato, alcuni articoli si concentrano sulle critiche alla modernità e ai suoi difetti intrinseci, dall'altro altri testi si spingono a tracciare una strada alternativa, un possibile recupero dei principi che regolano la vita dell'individuo e della collettività. In tal senso, Evola si inserisce nel dibattito filosofico della Mitteleuropa, al fianco di altre figure significative come Oswald Spengler e Martin Heidegger, pur sviluppando una visione più radicale e personalistica rispetto a questi ultimi.
Il volume permette di seguire l'evoluzione del pensiero di Evola nel tempo. La capacità di Evola di navigare tra la critica alla modernità e la ricerca di risposte concrete al disfacimento delle tradizioni è espressa con grande coerenza e lucidità, pur mantenendo una profonda distanza dalla mera reazione conservatrice. La sua riflessione sulla storia della civiltà si traduce in una costante ricerca di un ordine superiore che possa rimettere in gioco il destino dell'individuo e della società, anche nel contesto della decadenza storica.
L'appendice critica rappresenta un altro elemento importante del volume. Essa evidenzia, tra l'altro, l'influenza che Evola esercitò anche al di fuori dei confini italiani, soprattutto nel contesto intellettuale tedesco. Gli autori raccolti nell'appendice offrono letture varie e diversificate dell'opera evoliana, arricchendo il volume di nuove chiavi interpretative che spaziano dalla filosofia alla politica, dalla religione alla psicanalisi, confermando la molteplicità di percorsi che il pensiero di Evola ha intrapreso nel corso degli anni.
La pubblicazione di questi scritti inediti, curata con perizia da Emanuele La Rosa, colma una lacuna significativa nella storiografia evoliana, offrendo una panoramica completa e articolata di uno dei pensatori più complessi e controversi del Novecento.
La Redazione
7 ottobre 2025 |